Un compleanno da dieci milioni di candeline
A fine gennaio le vendite globali di veicoli ibridi Toyota hanno superato per la prima volta i dieci milioni di unità
Lo scorso 31 gennaio Toyota Motor Corporation ha registrato che il totale delle vendite delle proprie vetture ibride era giunto a 10,05 milioni di unità, superando il traguardo fatidico dei dieci milioni. La nota diffusa per l’occasione sottolinea come, oltre al mero dato statistico, questi numeri confermino il recepimento della tecnologia ibrida come soluzione concreta verso la de-carbonizzazione.
L’obiettivo di una mobilità completamente sostenibile rappresenta una priorità per Toyota, che continua a promuovere diffusione e democratizzazione del concetto di ibrido nella convinzione che le vetture a basso impatto ambientale possano avere un ruolo fondamentale nella riduzione dell’inquinamento soltanto se utilizzate su larga scala.
È per tale motivo che il gruppo Toyota continuerà a produrre le proprie auto a basso impatto ambientale introducendo sempre nuovi modelli. Dal lancio nel 1997 della Prius e del bus Coaster Hybrid EV, i veicoli ibridi sono stati in grado di soddisfare le esigenze dei clienti di tutto il mondo. Il traguardo di dieci milioni è stato raggiunto a soli nove mesi di distanza dal traguardo precedente di nove milioni, superato alla fine di aprile 2016.
La prima generazione di Prius (nella foto di apertura si vede il suo primo concept) si è imposta come la soluzione Toyota ai problemi ambientali del ventunesimo secolo, gas serra in primis. Gli ingegneri che hanno lavorato al progetto Prius erano convinti che occorresse fare tutto il necessario per ottenere il massimo risultato in termini di basso impatto ambientale. Dopo il lancio la Prius ottenne quindi un consenso tale da diventare sinonimo di vettura eco-friendly. Il Toyota Hybrid System (THS) montato sulla Prius di prima generazione divenne più evoluto nel 2003 con la nascita del THS II, destinato a una gamma più ampia di modelli.
Sono ormai passati venti anni dal lancio del primo modello ibrido di Toyota, e la questione ambientale risulta oggi più attuale che mai. La crescente popolarità della Prius ha completamente trasformato il modo di concepire la tecnologia automobilistica da parte di una larga fetta di clienti e creando un segmento ibrido che vede la presenza di diversi costruttori. Con sempre nuovi clienti decisi a scegliere soluzioni sempre più innovative ed ecologiche, l’intero settore Automotive ha cominciato a contribuire attivamente alla riduzione dell’inquinamento globale. Il raggiungimento del traguardo dei dieci milioni spingerà il gruppo giapponese a produrre e migliorare le proprie auto a bassissimo impatto ambientale.
Takeshi Uchiyamada, presidente del consiglio dei direttori Toyota e ‘padre’ della Prius ha detto nella nota: “Quando lanciammo sul mercato la Prius nessuno aveva idea di che cosa significasse la parola ibrido. Chi la guidava veniva additato come ‘geek’ o con altri nomignoli poco edificanti, ma oggi, grazie a quei pionieri che hanno scelto di dare una chance alla Prius, l’ibrido ha consolidato la sua popolarità ed è uscito dalla nicchia. Siamo grati a tutti i clienti che ci hanno aiutato a raggiungere questo importante traguardo: continueremo a lavorare insiema a loro per risolvere le questioni ambientali che ci attanagliano”.
Per comprendere meglio cosa rappresentino dieci milioni di veicoli ibridi in termini di impatto ambientale, Toyota ha calcolato che fino al 31 gennaio, i propri veicoli ibridi hanno contribuito a produrre approssimativamente 77 milioni di tonnellate di CO2 in meno rispetto a veicoli di dimensioni e performance equivalenti. Per quanto riguarda il consumo di carburante, Toyota stima un risparmio di circa 29 miliardi di litri.
La strategia di ampliare esponenzialmente la propria gamma ibrida risponde all’obiettivo fissato dal Toyota Environmental Challenge 2050, annunciato nell’ottobre del 2015 e volto a minimizzare l’impatto ambientale delle automobili e del loro ciclo di produzione, puntando alla creazione di una società completamente sostenibile. Per farlo Toyota ha collocato la tecnologia dell’ibrido al centro del suo progetto, una tecnologia che abbraccia un ampio ventaglio di componenti (dalle batterie elettriche alle fuel cell) progettati per facilitare la combinazione tra fonti energetiche differenti.