Le batterie usate accorrono sul fronte del porto
Presso il porto di Amburgo una nuova iniziativa di BMW, Vattenfall e Bosch per lo stoccaggio di energia
Uno dei punti interrogativi sulla transizione del parco automobilistico dai motori endotermici a quelli elettrici è stata la domanda sul cosa fare a fine ciclo di utilizzo del cuore di un V.E.: la batteria. Vattenfall, BMW e Bosch da tempo hanno dato vita al progetto Battery 2nd Life e ad Amburgo sono passati dalle parole ai fatti dimostrando cosa si possa fare con le batterie usate: un impianto di di stoccaggio, un tipo di infrastruttura che con le reti elettriche sempre meno supportate dai combustibili fossili e sempre più affidate alle energie rinnovabili soggette a picchi di produzione e stalli, diventa sempre più determinante.
La nota congiunta dei tre partner passati all’azione nel nord della Germania sottolinea come mobilità elettrica e stoccaggio siano sempre più pilastri del nuovo panorama dell’energia che si sta delineando a livello globale. Questo vale in particolare in quelle aree come nord Europa o California o sudovest degli Stati Uniti in cui le energie rinnovabili conquistano quote sempre crescenti della rete complessiva. In questo caso batterie usate provenienti da V.E. BMW sono controllate ed aggiornate per essere collocate in una struttura di stoccaggio la cui energia è disponibile per essere messa in rete nel breve volgere di pochi secondi per aggiungere stabilità al sistema, compensando le fluttuazioni naturali di impianti eolici e solari.
Girando l’interruttore della struttura che ha sede nella zona del porto di Amburgo il senatore Frank Horch ha messo in moto 2.600 moduli di batterie recuperati da un centinaio di auto. La struttura ha un rating di due megawatt ed una capacità di stoccaggio di 2.800 kWh. Si tratta di numeri che sarebbero in grado di assicurare per sette mesi l’energia necessaria ad un nucleo familiare medio di due persone. Non è peraltro questo lo scopo, visto che questa energia immagazzinata viene tenuta come scorta acquistata dall’utility Vattenfall per assicurare flessibilità alla propria rete, intervenendo ove necessario, anche per pochi secondi, per assicurare la frequenza della rete sui 50 Hz.