AUTOMAZIONE

Trump liberalizza le norme sui test per le auto a guida autonoma

La Segretaria ai Trasporti Chao conferma la fama pro-liberalizzazioni: norme di autovalutazione sulla sicurezza più morbide e via libera ai test

La presidenza di Barack Obama è stata celebre per il tappeto rosso che ha steso alle imprese che volevano investire in tutto quello che era energia rinnovabile o elettrificato, e non è un caso che Tesla sia nata e decollata in quell’epoca. Ora il suo successore Donald Trump sembra invece voler restare famoso per il tappeto rosso steso verso tutti i progetti che hanno a che fare coi sistemi di autonomia nei trasporti.

Alla fine dell’era Obama erano state messe in campo linee guida che aziende del software e gruppi dell’auto avrebbero dovuto rispettare per garantire la sicurezza dapprima nei test e poi nell’uso più diffuso e generalizzato dei sistemi su strade ed autostrade aperte al pubblico. Le case avrebbero dovuto perciò stendere report sui loro metodi di test per le auto a guida autonoma, sul modo in cui i loro sistemi operano e su quello che sarebbe successo in caso di malfunzionamenti.

Invece la nuova amministrazione sarà di manica assai più larga e la Segretaria ai Trasporti Elaine Chao ha approfittato di una visita al centro di ricerche sulla guida autonoma MCity nel Michigan per annunciare che le case auto potranno (e non invece dovranno) sottoporre auto-valutazioni dei requisiti di sicurezza cui il loro lavoro si conforma.

I critici della amministrazione Trump temevano un cedimento alle pressioni dei grandi gruppi dell’auto e della Silicon Valley da tempo. Ma le linee guida guidano e non obbligano, ha invece fatto sapere oggi la signora Chao, nota anche prima di occupare l’attuale carica per la posizione di falco pro-business e pro-liberalizzazioni. La decisione aiuterà l’innovazione, ha sottolineato.

Come immaginerete la lobby delle case auto ha gradito, e la Alliance of Automobile Manufacturers che le rappresenta a Washington ha scritto in una nota: “La guida assicura il giusto equilibrio, consentendo ad innovazioni emergenti di prosperare mentre il governo mantiene comunque un occhio vigile sui nuovi sviluppi”.

L’approccio dell’amministrazione Trump comporta che il governo federale non abbia meccanismi obbligatori per sottoporre valutazioni sulla sicurezza dei loro sistemi prima che quei sistemi automatizzati o semi-automatizzati si mettano in azione sulle strade. Chi non si fida dei veicoli a guida autonoma, e secondo un pubblicizzato sondaggio della compagnia di assicurazione AAA in America sarebbero la maggioranza, non gradirà questa maggiore tolleranza.

Curiosamente l’annuncio della signora Chao coincide con l’annuncio da parte dell’agenzia federale NTSB che mette in luce la progettazione Tesla quale concausa dell’incidente che a maggio dell’anno scorso in Florida determinò il decesso del guidatore di una Model S, con il computer di navigazione e guida semi-autonoma Autopilot inserito.

L’agenzia non ha trovato difetti nel sistema, ma ha ritenuto che invece da parte della casa ci sia stata sottovalutazione nel non prevedere possibili eccessi di utilizzo del dispositivo. Non era quindi stato previsto di realizzare una soluzione per escludere l’Autopilot in caso di volontaria disattenzione prolungata del guidatore.

La NTSB ha quindi raccomandato alle case auto di limitare l’uso di sistemi semi-autonomi e di assicurarsi che l’attenzione dei guidatori non cessi mai di essere viva in ogni momento, una raccomandazione che Tesla, Cadillac, Audi hanno ad esempio già recepito quando montano i loro sistemi semi-autonomi più recenti.

In America, la settimana scorsa la Camera ha approvato normative che danno alle autorità federali l’ultima parola sugli standard per veicoli a guida autonoma, in contrapposizione a possibili interventi dei singoli legislatori statali. Inoltre fino a 100.000 veicoli ogni anno potrebbero essere esentati dagli standard di sicurezza abituali cui sono sottoposti i veicoli convenzionali, inclusa la deroga sulla presenza di guidatori a bordo, fino a quando la tecnologia è in corso di sviluppo.

Visto il nuovo, più morbido atteggiamento del Dipartimento dei Trasporti se le norme passeranno anche al Senato per Detroit e Silicon Valley i test per le auto a guida autonoma in America avranno presto un percorso tutto in discesa dal punto di vista normativo.


Credito foto di apertura: ufficio stampa internazionale Ford Motor Co.