AUTO

Non basta la scintilla elettrica a Renault: nel primo semestre 2022 -12%

Anche senza contare il mercato russo dove è stato costretto a cessare le attività, grigi i numeri di vendite dei primi sei mesi dell’anno per il gruppo francese: si salvano Dacia ed elettriche

Chi era destinato a soffrire di più gli effetti dell’isolamento della Federazione Russa seguente all’invasione dell’Ucraina? Ovviamente chi aveva in questo marcato una regione più importante per le sue vendite.

Ma anche se si esclude la Russia, dove il gruppo Renault è stato costretto uscire dalla quota di controllo della locale Avtovaz, le vendite hanno frenato: nel primo semestre del 2022 il gruppo ha venduto poco più di un milione di unità, in calo del 12% rispetto allo stesso periodo del 2021, a parità di regioni considerate (escludendo quindi il ritiro dalla Russia).

Il declino svelato dai dati odierni è comune ad altri gruppi, anche gruppi premium, come hanno confermato i recentissimi dati dei tedeschi BMW e quelli di Mercedes-Benz diffusi tra ieri e fine della scorsa settimana, come parte di un contesto sconvolto dalla crisi dei semiconduttori.

Certo nel caso Renault la cessazione delle attività del gruppo in Russia non ha migliorato le cose. Nel complesso le vendite del marchio francese sono diminuite del 16,9%, includendo autovetture e veicoli commerciali, ma escludendo la Russia. Se la si include nel quadro, la caduta sfiora il 30%.

Dacia si conferma al terzo posto nelle vendite di veicoli passeggeri in Europa e mantiene la sua crescita con un aumento del 5,9% delle immatricolazioni rispetto alla prima metà del 2021, caso mai confermando che in un’era di potere di acquisto delle famiglie medie che si contrae sotto la spinta dell’inflazione l’offerta limitata di modelli accessibili la favorisce.

Rispetto alla Sandero, venduta in 112.000 esemplari, e alle 99.000 Duster, la piccola Spring con 20.000 non riesce a primeggiare in casa, ma si comporta molto dignitosamente nel mercato continentale delle elettriche. Le sportive della piccola Alpine, ancora in attesa di elettrificazione, hanno registrato un buon aumento di 1.001 unità vendute nei primi sei mesi dello scorso anno a 1.710, nel 2022 (+70%).

Con il mercato più importante, l’Europa, spazzato dalla tempesta della fornitura di componenti elettronici (ovvero dalla loro cronica penuria), la quota di mercato è stata limata al 6,4% (-0,6 punti su base annua). Le vendite ai privati sono aumentate di 13 punti su base annua per raggiungere il 53% dei volumi.

In questo quadro che resta preoccupante come per quasi l’intero comparto, le auto ibride ed elettrificate hanno rappresentato il 36% delle vendite 2022 di autovetture del marchio in Europa, rispetto al 26% nel primo semestre dell’anno passato. Renault punta come noto ad arrivare a una gamma al 100% elettrica nel 2030.

“I mercati elettrificati sono in pieno sviluppo in Europa e Renault è ben posizionata per rispondere alla nuova domanda dei clienti con prodotti adeguati”, ha dichiarato Fabrice Cambolive, Vice Amministratore Delegato del marchio Renault, che ha sottolineato di contare per il resto dell’anno su Mégane E-Tech (gli ordini hanno raggiunto oltre 20.000 unità), il furgone Kangoo E-Tech e sul nuovo Austral convenzionale. In Europa finora il marchio della losanga realizza 1 vendita su 3 con motorizzazione E-Tech, 1 vendita su 2 a privati, 1 su 3 con modelli del segmento C.

Credito foto di apertura: ufficio stampa Renault Italia