MOBILITA

Col concept InMotion un salvagente per chi è bloccato in coda

L’auto del futuro avrà successo per il tempo produttivo che ci farà passare all’interno, promettono i designer NEVS

Quando la svedese Saab è stata liquidata, nel 2012, la cinese National Electric Vehicle Sweden ne ha acquistato gli asset, ma non il marchio. Sta presentando da qualche tempo un concept di auto elettrica dalle forme legnose (la 9-3) che avevano fatto pensare male i fan del marchio scandinavo. Ora, al CES Asia, i designer svedesi danno invece un segnale di vita nel farci scoprire la loro visione del pendolarismo del futuro. Lo fanno col concept InMotion, nel quale l’interno va guardato come farebbe un radiologo: molto prima della pelle.

Ben consci che con le auto elettriche ed autonome il viaggio non si tradurrà in un teletrasporto, col concept InMotion alla NEVS hanno in mente di sottolineare il tempo per il relax ed il tempo libero che si potrebbe schiudere nella giornata tipo del pendolare urbano. Non che sia un concetto nuovo: anche marchi tradizionali come Audi, in certi momenti hanno sottolineato l’importanza del restituire ai clienti il tempo recuperato nel non guidare.

Anche alla NEVS però si rendono conto che il tempo in cui non si guida può essere sì godibile, ma può anche essere tempo produttivo: tempo di lavoro. Così sembra troppo ottimistica l’interpretazione di Digital Trends del concept InMotion come un soggiorno con le ruote. La parte privata a cui il sito inglese pensa nell’uso urbano, è quasi certamente destinata ad essere sacrificata.

Anche se, a parte la comodità dell’accesso all’interno del concept grazie alle ali di farfalla, la flessibilità degli interni contempla spazi privati, spazi per meeting o per vita sociale. Il veicolo è in grado di adattare gli ambienti in funzione del passeggero, o dei passeggeri. Se ci vogliamo isolare faccia ai vetri ci si può immergere nello smartphone, mentre lo schema tradizionale, più simile a quello di un mezzo pubblico, è pensato per facilitare l’interazione.

interni concept InMotion CES Asia 2017

L’alternativa per i meeting prevede uno schermo per ospitare le immancabili slide, e qui siamo al 100% nella transizione in cui vita privata viene assorbita dal lavoro, sia pure in un contesto sicuro: il sistema di guida autonoma è altro che consultare una slide sullo smartphone nel traffico di una tangenziale o del Grande Raccordo Anulare.

Gli interni sono particolarmente sgombri e minimalisti, anche perché, se si può già ora controllare con la massima facilità dal telefono le temperature della propria abitazione o una GoPro, non si vede perché tra un paio di lustri si debba pensare di tornare a pulsanti e manopole sui mezzi per i pendolari.

NEVS si figura che questi servizi a richiesta con veicoli pilotati da sistemi di guida autonoma di Livello SAE 4 o 5 (in cui l’uomo non interviene mai) siano una alternativa all’auto in proprietà per il grosso dei pendolari globali. E contribuiscano a ridurre traffico ed ingorghi. Anche se, a logica, un clamoroso successo dei servizi di mobilità on demand dovrebbe rendere meno, non più interessanti veicoli con interni attrezzati di tutto punto per accogliere riunioni di lavoro… Mentre riflette sul paradosso, intanto l’anno prossimo, NEVS partirà a Tianjin con un progetto di car e ride sharing che punterà su una piccola flotta di berline 9-3 elettriche, con autonomia di 300 chilometri.


Credito foto di apertura: ufficio stampa internazionale NEVS