Un camion Volvo per la raccolta rifiuti automatizzata (e in retro)
I sistemi di guida autonoma dei mezzi commerciali svedesi messi alla prova da un ambiente urbano autentico e probante
L’automazione ha ampie opportunità di legarsi più alle attività quotidiane che a quelle ambiziosamente futuristiche. Se non ci credete, pensate a cosa possa esserci di più umilmente quotidiano del portare ogni giorno (o quando la raccolta differenziata lo prevede) i rifiuti prodotti dalle abitazioni al loro bidone. Ma raccogliere il contenuto di quei bidoni si presta ad essere terreno di innovazione e Volvo Trucks, insieme alla azienda svedese Renova, ha da poco avviato un test sulla raccolta rifiuti automatizzata.
I principi base sono quelli già applicati ai mezzi commerciali Volvo al lavoro nella miniera di Kristineberg dal 2016. Del resto anche il camion della raccolta rifiuti, come i mezzi d’opera per attività mineraria, si muove in strade strette e malgrado la bassa velocità, simile a quella di una camminata, sono spesso a contatto con esseri umani quanto mai fragili rispetto alla loro massa.
Perciò, come potete vedere nel video dell’azienda svedese, la prima volta il mezzo viene guidato manualmente per dar modo al sistema di mappare l’ambiente ed il percorso (solitamente ripetitivo il che semplifica certo il lavoro al dispositivo) incluse le fermate ai vari bidoni o stazioni ecologiche.
A quel punto il lavoratore della azienda dei rifiuti è in grado di attivare il sistema e scendere. Da quel momento il camion si muove autonomamente in retromarcia e l’operaio lo precede in modo da andare al primo bidone del percorso e procedere all’inizio della raccolta rifiuti automatizzata.
L’operazione si ripete finché il percorso è terminato, mentre i sensori del camion (ben visibili nella foto qui sotto) tengono costantemente traccia di eventuali ingressi di persone, animali o veicoli nel percorso. Perché far procedere il camion Volvo in retromarcia?
Perché l’area in cui c’è l’intervento manuale umano tra ingresso del compattatore e i bidoni da svuotare è quella posteriore, e quindi far sorvegliare il percorso da dietro è più efficiente e semplice. La presenza dei sensori che monitorano l’area circostante il camion a 360° rende l’avanzamento automatizzato o la retromarcia a passo d’uomo ugualmente sicure.
Si potrebbero quasi considerare questi percorsi-test come un prolungamento dei parcheggi automatizzati, una opzione che sulle auto passeggeri già sta cominciando ad incontrare un certo favore. Volvo Trucks prevede di continuare l’attuale test fino al termine del 2017, e non nasconde che malgrado il buon inizio l’arrivo di camion della nettezza urbana del tutto autonomi sia lontana dal diventare una realtà, salvo più rapidamente in aree con precisi confini quali miniere e aree di porti o terminali di carico/scarico.