AUTOMAZIONE

Per salire sull’auto autonoma PSA non occorre essere Sebastien Loeb

I parigini, come il campionissimo Loeb, stanno scoprendo che effetto fa avere un co-pilota di silicio invece che in carne ed ossa

Oggi e domani nell’area parigina il Gruppo PSA offre ad alcuni automobilisti già selezionati tra quelli classificabili come non esperti l’occasione di testare le proprie vetture autonome: al posto di guida oppure in uno di quelli destinati ai passeggeri. Le due giornate rientrano nel quadro del programma AVA (autonomous vehicle for all) presentato al salone dell’auto di Ginevra che si prefigge di rendere a tutti familiare il concetto di un veicolo che semplifichi la vita quotidiana restituendo tempo a chi ne trascorre molto in automobile ed in piena sicurezza.

Come primo automobilista non abituato ad affidarsi ai computer ed ai software, PSA ha scelto uno abituato ad avere tutto sotto controllo alla vecchia maniera, anche alla massima velocità: il campionissimo dei rally Sébastien Loeb. Proprio come gli automobilisti coinvolti oggi e domani è stato messo a confronto con funzionalità autonome di Livello SAE 3 (eyes off, che non richiedono che il guidatore umano abbia costantemente lo sguardo sul percorso) e Livello 4 (mind off, che consente di dedicarsi del tutto ad altre attività, incluso lo smartphone, in tutta sicurezza). I sistemi di quei livelli saranno sulle auto PSA a partire dal 2020.

Qui sopra potete vedere l’espressione di Loeb seduto al posto di guida mentre il volante gira da solo: il nove volte iridato forse deve ancora abituarsi… PSA nel progetto AVA non ha coinvolto solo il suo grande campione alsaziano (ovvero il suo più noto ambasciatore), ma tutti i propri marchi attuali, pur se non si fa ancora menzione del neo-acquisto Opel.

Oltre alle funzionalità ADAS già attive in molti modelli dell’attuale gamma, la nota del gruppo francese ricorda che dal 2018 alcune funzioni di livello 2 SAE saranno presenti sulla prossima DS 7 Crossback. Il Connected Pilot sarà in grado di gestire velocità e traiettoria del veicolo. Il Park Pilot sarà totalmente in grado di occuparsi dei parcheggi senza intervento umano alcuno. Il dispositivo per la visibilità aumentata Night Vision migliorerà la percezione di ostacoli e sorprese nel traffico notturno. Infine il Driver Attention Monitor verificherà che il guidatore sia presente non solo fisicamente ma anche mentalmente, prevenendo gli errori dovuti alla stanchezza.


Credito foto di apertura: ufficio stampa internazionale Groupe PSA