OPINIONI

In questo grande, immenso bisogno di auto belle che c’è

Uscirà nel 2020 la prima Maserati elettrica: sarà una vera gran turismo ispirata alla concept car Alfieri

Alla rivista inglese Autocar Maserati ha confermato l’uscita, nel 2020, di un’auto elettrica a due posti ispirata alla gran turismo Alfieri, la concept car esposta al salone di Ginevra del 2014. Dovrebbe essere nelle concessionarie circa un anno dopo l’esordio della versione a motore endotermico. Si tratterà del primo modello della casa italiana a trovare posto dentro ad un telaio Maserati concepito per essere spinto dall’elettricità.

La scelta del marchio di lusso italiano di partire con una GT è decisamente una sfida. Per due ragioni. La prima è che i marchi prestigiosi hanno appena iniziato a dimostrare che veicolo elettrico e bella auto possono stare nella stessa frase. La regina del salone di Los Angeles, la I-Pace con cui Jaguar esordirà nel settore, ne è la conferma. In California, parlando con gli addetti ai lavori e la stampa Ian Callum ha però sottolineato di essere stato fortunato ad affrontare il compito di progettare la sua prima auto elettrica partendo con un SUV.

Il designer scozzese è probabilmente troppo modesto, perché la I-Pace ha forse aperto una nuova pagina nel libro delle classificazioni delle automobili. Ha forme sinuose e sfuggenti come una GT ma è anche molto spaziosa come ci si aspetta da un SUV grazie alle batterie che lasciano ampio spazio all’abitacolo.

Ma Callum ha anche spiegato che iniziare con una GT sarebbe stato un compito difficile perché è più complesso combinare il progetto di un’auto a batteria con le caratteristiche di una sportiva. Ad esempio, sulla I-Pace ha potuto prevedere una cabina molto avanzata, che non fa a necessariamente a pugni col concetto di SUV ma non sarebbe stato un tratto tipico di una sportiva. Il nuovo progetto Maserati sovra navigare in un mare che ha scogli di questo genere. Con in più alcuni paletti connessi al dover combinare un’auto elettrica con una tradizionale.

E soprattutto con il dovere tassativo di presentare un’auto attraente, un’auto bella. Sarà probabilmente proprio questo il fattore discriminante del successo della prima gran turismo elettrica italiana. Ma non si tratterà della prima gran turismo elettrica uscita: la Mission E la precederà, forse anche di un anno, ed avrà il vantaggio di essere la prima in un mercato in cui non ci sarà niente con cui paragonarla. Salvo sportive convenzionali.

Ma una gran turismo, elettrica o meno, non è una necessità. E’ una scelta. La tecnologia che la muove, o il retaggio connesso al suo marchio, sono una giustificazione di una spinta estetica. In altre parole, quando si parla di una sportiva come la Mission E o la futura Maserati, il fattore bellezza diventa più forte quando si parla di un veicolo elettrico, non più debole.

Ed il fattore bellezza è cosa di cui c’è bisogno in generale, ma in particolare quando si guarda a passi falsi o mezzi passi falsi compiuti da centri stile di marchi importanti nel miscelare gli ingredienti dell’auto elettrica in una concept car. Come la Trèzor di Renault, ad esempio.

I vertici Maserati, nel frattempo. hanno già chiarito almeno cosa non dovremo aspettarci dalla prima vettura elettrica del Tridente. Come ha spiegato in occasione del salone di Parigi alla rivista americana Car and Driver, il capo della tecnica Roberto Fedeli ha chiarito che non pensano a costruire una ennesima “Tesla-killer“, con in mente ovviamente la Model S.

La cosa suggerisce che in Maserati hanno le idee molto chiare. In effetti, la Model S nel conquistare il primato nel settore delle auto di lusso va a competere con rivali che sono le berline e coupé tedesche: le Mercedes Classe S, la serie 7, le Audi A7 ed A8. Maserati sta riconquistandosi un suo spazio invece con modelli gran turismo e col SUV. Né nei primi né nei secondi Tesla è un protagonista dominante.


Credito foto di apertura: Maserati media website