MOBILITA

La ricarica veloce sulle autostrade fa un passo avanti

ENEL ed associazione dei concessionari autostradali AISCAT hanno firmato un accordo: vedremo le prime nel 2017

Da ieri è online sul sito della associazione dei concessionari autostradali la nota che ufficializza l’accordo tra la stessa AISCAT ed ENEL. Prevede che società dell’energia e singole concessionarie definiscano insieme le modalità di sviluppo del supporto alla mobilità elettrica sulla rete autostradale per fornire alla clientela un nuovo tipo di servizio (finora di fatto assente).

Il programma punta in particolare all’installazione di infrastrutture di ricarica veloce lungo la rete autostradale nazionale a pedaggio, a iniziare dal 2017. Attualmente sulle autostrade italiane le aree di servizio sono mediamente una ogni 25 km, secondo dati della stessa associazione. Le aree di servizio prescelte verranno individuate partendo da una lista di stazioni di servizio presenti nei corridoi autostradali come definiti dall’Unione Europea.

In Germania, dove ci sono in totale poco meno di 5.000 punti di ricarica, tra autostrade e non, sono oggi solo 150 le stazioni di ricarica veloce. Sono entrambi ritenuti livelli insufficienti per spingere il pubblico ad una adozione massiccia dell’auto elettrica. Il gruppo Enel, che ha partecipato al bando europeo Connecting Europe Facility, Transport Multi-Annual Call, se lo è aggiudicato proponendo il progetto pilota EVA+ (Electric Vehicle Arteries) che prevede 180 stazioni di ricarica veloce su autostrade del territorio italiano e 20 sul territorio austriaco.

In Italia finora ENEL ha circa 2.000 colonnine di ricarica totali. Ma se ci si collega al sito dedicato, si trova finora una sola installazione ENEL Fast Recharge Plus, posta come punto pilota dal 2015 in una stazione di servizio ENI nei pressi di Pomezia, in una strada ad alto scorrimento di traffico. Le postazioni veloci colmeranno quindi un gap ancora oggi notevole.

Se nella nota le colonnine di ricarica ENEL previste dall’accordo con AISCAT non sono ancora quantificate, viene chiarito che saranno proprio del tipo Fast Recharge Plus. Questa soluzione nell’installazione pilota prevede quattro tipi di prese per coprire diverse tipologie di modelli auto: Type 2 da 43kW e 22kW, Combo 2 e CHAdeMO. La scelta multi-opzione sembra quindi confermata anche per la rete autostradale.

A firmare il protocollo d’intesa sono stati Livio Gallo, responsabile infrastrutture e reti di Enel, e Massimo Schintu, il direttore generale di AISCAT. La sperimentazione durerà circa 3 anni e comprenderà sia una fase di studi ed analisi, sia una fase realizzativa pilota sul campo. Inoltre AISCAT insieme ad ENEL approfondirà la possibilità di sviluppare estensivamente le energie rinnovabili nella propria rete autostradale, con particolare riferimento alle aree di servizio.


Credito foto di apertura: Nissan Italia media website