AUTOMAZIONE

La produttività dei camion a piena automazione provata in miniera da BHP

Mentre Tesla insegue la guida autonoma completa in ogni situazione di traffico, il colosso minerario in Western Australia aumenta la produttività della miniera di South Flank grazie a 41 grandi Komatsu, in servizio privi di autisti

In questa stessa settimana, durante la presentazione della trimestrale Tesla Elon Musk e i suoi manager hanno continuato a insistere sul ruolo chiave dell’automazione e in particolare del perfezionamento del software Full Self-Driving per assicurare il futuro flusso di utili a lungo termine della casa auto americana, senza convincere troppo analisti ed addetti ai lavori, visto che la loro promessa di arrivare alla piena automazione nella guida risale ormai al 2016.

Ma il CEO Tesla insiste e anzi ha sottolineato che investirà quasi $1 miliardo in ricerca e sviluppo sull’intelligenza artificiale ed in particolare sulla produzione dei suoi superchip Dojo, visti da Musk come essenziali all’addestramento alla visione artificiale per sviluppare nuove funzionalità che diventano parte dei sistemi di guida senza alcun ausilio umano. Un traguardo che lo stesso Musk sottolinea essere arduo.

Ma ci sono traguardi dell’automazione che sono certo meno ardui di quello inseguito da Tesla, ma già tagliati con successo. Questo perché come in robotica è più semplice ed immediato inserire in una fabbrica robot con scopi e funzioni limitate, lo stesso vale per l’automazione di guida caratterizzata da molti paletti e limitazioni, che rendono il compito più semplice per chi deve coordinare sensori, hardware e software con mappe ben chiare e circoscritte e magari su percorsi ripetitivi.

È quello che si evince dal fatto che la produzione di minerale di ferro del colosso estrattivo BHP in Western Australia è cresciuta dell’1% per l’anno conclusosi a giugno a un livello record. Lo ha detto ieri la società accreditando il lancio operativo di colossali camion a totale automazione per avere aumentato l’efficienza e la produttività del gruppo minerario australiano dove sono stati messi alla prova.

Le operazioni in Western Australia hanno prodotto circa 285 milioni di tonnellate di minerale di ferro da luglio 2022 a giugno 2023, include le partecipazioni di altre società, soddisfacendo le previsioni di BHP per l’anno tra 278 milioni e 290 milioni di tonnellate. Il minerale di ferro rappresenta la metà delle vendite di BHP, attualmente la più grande società globale delle materie prime per capitalizzazione di mercato.

Nella nota ufficiale, l’amministratore delegato di BHP Mike Henry ha attribuito la maggiore produzione alla “produttività nella sua catena di approvvigionamento, nella rete ferroviaria e nei dumper autonomi”, che ha contribuito a spostare più minerale di ferro verso i porti. Il dispiegamento di mezzi pesanti autonomi nella miniera di ferro di South Flank è stato completato a maggio, ha aggiunto Henry.

In quello che è il più recente dei siti estrattivi di minerale di ferro in Australia, nella regione di Pilbara, sono ormai operativi già 41 Komatsu 930e che sono stati modificati per la guida senza conducente a bordo. Da giugno 2020 i mezzi erano operativi nella miniera e col tempo tutti sono stati convertiti per viaggiare in piena autonomia, su percorsi prestabiliti e con orari di impiego superiori a quelli nei quali erano guidati da personale in carne ed ossa.

Questi recuperi di produttività attraverso automazione in un settore di nicchia ma essenziale all’economia globale come quello dei camion per il trasporto di minerale, sono di particolare importanza in fasi in cui i volumi sono in calo, nel caso di BHP dell’1% con un totale a consuntivo di anno di circa 280 milioni di tonnellate, in calo dell’1%. Un incidente mortale in un porto australiano a febbraio aveva anche interrotto le operazioni di trasporto per diversi giorni.

E la domanda globale di minerale di ferro è stata lenta, ha sottolineato il NIkkei: la produzione di acciaio grezzo in Cina, il più grande produttore mondiale di acciaio, è scesa del 7,3% rispetto all’anno a maggio, secondo la World Steel Association. Il prezzo medio di vendita di BHP per tonnellata di minerale di ferro per l’anno conclusosi a giugno è stato di $92,54, in calo del 18%.

credito foto di apertura: sito web Komatsu Australia