AUTO

L’Alleanza ha fretta di arrivare all’auto elettrica low-cost

Motore, inverter e batterie in comune sulla piattaforma della futura Nissan Leaf, adottata anche da Renault e Mitsubishi

Quale sarà il percorso più rapido per portare i veicoli elettrici ad un livello di vera concorrenzialità con quelli convenzionali? Il prezzo sembra una buona risposta. Lo conferma un articolo del quotidano giapponese Nikkei che anticipa che Nissan Motor, Renault e Mitsubishi Motors (i due vecchi membri della vecchia Alleanza più il nuovo) condivideranno le loro future piattaforme elettriche.

In soldoni, le auto elettriche dei tre marchi avranno in comune motore, inverter e batteria, i tre componenti chiave. Questo potrebbe tagliare il prezzo attuale di una Leaf di circa il 20% quando, verso il 2018, la nuova versione elettrica low-cost arriverà nelle concessionarie. Una Leaf da 2 milioni di yen (oggi equivalenti a €16.200) sarebbe concorrenziale con i modelli a motore endotermico presenti nel listino della marca giapponese.

Se questo vi ricorda qualcosa, è perché si tratta più o meno di quanto promesso da Volkswagen nel lanciare la concept car I.D. al salone di Parigi: la vettura a batteria costerà come una Golf alimentata a gasolio. Ma la marca di Wolfsburg accennava ad un modello che arriverà nel 2020. La triplice alleanza invece vuole anticipare col suo piano low-cost le rivali per rafforzare la propria posizione tra i veicoli elettrici.

Nissan Motor e Renault insieme hanno già la maggior quota di vetture a batteria vendute nel mondo, cui si aggiungono buone quote della Mitsubishi nel settore delle ibride ricaricabili. In passato non sono mancate voci di nuovi progetti dell’Alleanza incentrati su modelli dai prezzi straordinariamente bassi: come una vettura low-cost per la sola Cina.

Carlos Ghosn, non più tardi della settimana scorsa ha sottolineato che l’Alleanza continuerà a cercare fornitori esterni di alto livello per le batterie. Non si discute che le batterie siano una componente cruciale dell’auto elettrica. Incidono per circa il 40% nella maggior parte dei cartellini dei prezzi delle attuali auto elettriche.

Ma il numero uno dei marchi franco-giapponesi vuole lasciare alle varie Panasonic, Samsung SDI, LG Chem il lavoro di sviluppo e di produzione, convinto che un gruppo auto non debba investire e sviluppare in ogni singolo settore, per quanto importante, quando può acquistare in modo efficiente da un fornitore.


Credito foto di apertura: Nissan Italia media website