SUV, pick-up e batterie mettono d’accordo startup Rivian e centenaria Ford
Ford investe $500 milioni in Rivian e potrà sviluppare SUV e pickup partendo dai pianali elettrici della startup americana per sbarrare la strada all’ingresso di Tesla nel suo settore prediletto
Non è una dote comune a qualsiasi startup, in particolare della mobilità elettrica, essere in grado di attirare l’interesse (ed i capitali che l’accompagnano) sia di colossi della new economy come Amazon sia di gruppi che sono l’emblema stesso del capitalismo familiare, come è il caso Ford.
Eppure è quello che è riuscito quest’anno a Rivian, la società diretta da RJ Scaringe che dopo l’investimento di Jeff Bezos a febbraio ($700 milioni) oggi si ripete e può posare insieme a Bill Ford. Il gruppo del Michigan verserà $500 milioni nelle casse della startup dei SUV e pick-up elettrici che ha debuttato facendo molto rumore coi suoi R1T e R1S al Salone Auto di Los Angeles 2018.
Ford, oltre a mettere una quota di capitale, avrà ora il suo top manager Joe Hinrichs nel board dell’azienda fondata da Scaringe e soprattutto potrà ricorrere alla piattaforma elettrica (che il suo CEO ama chiamare skateboard) per un utilizzarla in un nuovo veicolo elettrico con l’Ovale Blu sul muso.
Come è da tempo noto gli $11 miliardi di investimenti voluti dall’amministratore delegato Ford Jim Hackett nell’innovazione e nell’elettrificazione finora hanno generato solo la certezza di due modelli al 100% elettrici: un SUV sportivo ispirato alla Mustang e una versione a zero emissioni del pick-up che rappresenta il best seller delle vendite per la casa di Dearborn, l’F-150.
La mossa di Ford, Hackett & C. non solo consente di battere sul tempo la rivale di casa General Motors, della quale ugualmente si rumoreggiava l’interesse per Rivian. Il partenariato con l’azienda di Scaringe mette Ford in posizione più favorevole per mettersi al riparo dall’offensiva Tesla nel redditizio settore dei SUV e light truck, finora il maggior generatore di ricavi nel Nord America per i tre tradizionali gruppi auto di Detroit.
Ma offre anche più argomenti di trattativa nei colloqui in corso con Volkswagen, di cui Ford è diventata alleata da gennaio per mettere insieme sui mercati furgoni e pick-up a partire dal 2022. Nelle trattative per altri settori in ballo ci sono l’uso della piattaforma elettrica MEB da parte di Ford specie sui mercati europeo e asiatico.
Con l’accordo fresco di inchiostro, adesso Ford e Rivian possono (forse) proporre al gruppo tedesco uno scambio più alla pari quando si parla di settore di veicoli di dimensioni più consistenti e ora anche con una piattaforma elettrica pronta all’uso, e non più come ora solo mettere sul tavolo delle trattative l’accesso al know-how della società della guida autonoma Argo AI.
Inoltre la caccia al buon affare da parte dei cacciatori di startup in servizio a Dearborn recentemente ha portato all’investimento in una società molto interessante per i traguardi che insegue nel settore delle batterie con elettroliti allo stato solido: Solid Power.
Comunque vadano a finire gli incontri con Volkswagen per arrivare ad allargare l’alleanza oltre gli attuali accordi, avere nuove tecnologie per disporre di batterie con densità di energia più alta sarà un beneficio indubbio per una azienda come Rivian che progetta veicoli elettrici con ambizioni di grandi autonomie e flessibilità d’uso: per Rivian e Ford sarà un matrimonio in cui nessuno si presenta senza la dote.