AUTOMAZIONE

Dopo aver messo a dieta l’Autopilot Elon Musk promette…

…una indigestione hardware: tutte le nuove Tesla usciranno con sensori e sistemi pronti per la guida autonoma totale

Per essere più precisi: quello che la casa automobilistica di Palo Alto afferma è, che sulle Model S e Model X in uscita dalla linea di montaggio di Fremont, da ora in poi sarà disponibile la gamma completa di apparati in grado di raggiungere il Livello 5 della classificazione SAE della guida autonoma, quello che non ha in alcun modo bisogno di presenza umana. Questo aggiornamento è variamente noto come Tesla Vision o come hardware 2.

Cosa si troverà dunque sulle nuove Tesla? Otto telecamere in grado di coprire la visuale a 360° attorno all’auto e fino a 250 metri di distanza. Ci sarà un radar in grado di vedere nelle condizioni peggiori e grazie ai miglioramenti ai programmi anche oltre la vettura che precede; a questo apparato (costruito da Bosch e sviluppato da Tesla) è ora demandato il ruolo di protagonista primario nel sistema. Sulle auto di Elon Musk ci saranno anche dodici sensori ultrasonici e super-computer Nvidia Titan, ovviamente con architettura GPU (40 volte più rapidi dei vecchi). Probabilmente sono destinati anche a dialogare in permanenza coi nuovi server DGX-1 per digerire la mole di dati assorbiti su strada. A chi ha versioni Tesla più vecchie, aggiornare l’hardware costerà $8.000.

Un notevole passo avanti che suggerisce che i passi falsi dell’estate, come il primo incidente mortale ed il divorzio da Mobileye, hanno fatto accelerare la corsa dei tecnici di Tesla verso la guida autonoma completa, piuttosto che mandarla ai box, a sistemare i danni. Col passare del tempo i clienti Tesla cominciano anche a vedersi restituite le funzionalità che avevano già avuto a disposizione con le prime versioni di Autopilot, nome che però sembra destinato a svanire.

Quando, lo scorso settembre, il sistema di gestione della guida è stato resettato, come noto ai proprietari di Model S e Model X è stata imposta una sorta di dieta, di astinenza da alcune funzionalità della guida autonoma. Spariti, oltre come si poteva immaginare all’Autosteer (che poteva sostituire il guidatore in autostrada), anche funzioni come la frenata di emergenza, il parcheggio assistito o la gestione dell’angolo morto.

Con la versione Autopilot 8.1, che Musk ha anticipato sarà pronta e consegnata via wireless ai clienti in dicembre, i clienti ritroveranno in attività funzioni come l’adeguamento della velocità in base ai flussi di traffico, il parcheggio automatico, la capacità di gestire svincoli autostradali in ingresso ed uscita, ed anche la guida automatica pur in assenza di segnaletica orizzontale.

Il salto di qualità dovrebbe essere notevole, soprattutto grazie al rapido perfezionamento del sistema che procede mediante l’analisi dei dati raccolti dall’intera flotta Tesla. Una raccolta di dati che avviene anche quando la guida è pienamente manuale. Dieta ed esercizio: cosa c’è di meglio per rimettere in forma chiunque, Tesla inclusa?


Credito foto di apertura: Tesla Motors media website