1. Tesla Model 3 (501.000); 2. Wuling Hongguang Mini EV (424.000); 3. Tesla Model Y (411.000)
Leonardo Paoli e Timur Gül nel loro recente articolo pubblicato dall’agenzia IEA commentando il consuntivo globale del mercato dell’auto elettrica dell’anno scorso hanno scritto: “nel 2021, le vendite di auto elettriche sono più che raddoppiate a 6,6 milioni, rappresentando quasi il 9% del mercato automobilistico globale e più che triplicando la loro quota di mercato rispetto a due anni prima. Tutta la crescita netta delle vendite globali di auto nel 2021 è arrivata dalle auto elettriche”.
La società di consulenza svedese EV-volumes.com ha preso nota di una quota globale di veicoli elettrici (BEV e PHEV) dell’8,3 % rispetto al 4,2 % dell’anno precedente. Le elettriche pure hanno costituito il 71% delle vendite totali di veicoli elettrici secondo i dati raccolti, contro il 29% delle ibride ricaricabili. La crescita complessiva rispetto all’anno precedente è stata del 108%, la più alta dal 2012, con un tasso che deve però anche considerare il basso volume che rappresentava il riferimento per il 2020, colpito più duramente dalla crisi sanitaria, ma non ancora afflitto dalla carenza di semiconduttori.
Quanto alle quote dei mercati specifici, come sappiamo dopo un breve sorpasso europeo nel 2020 la figura di battistrada è nuovamente tornata nelle mani della Cina, sebbene l’Europa sia rimasta come sappiamo su ritmi di crescita sostanziosi, che le hanno permesso di occupare al 31 dicembre scorso una fetta del mercato del nuovo del 19,1%, considerando entrambe le alternative di modelli con la presa. Da rilevare anche il risveglio di alcuni mercati in precedenza marginali: come la Corea del Sud, salita a 114.500 immatricolazioni di veicoli elettrici, con segnali positivi anche in Israele e in Australia. Negli Stati Uniti la quota sul mercato del nuovo è salita lo scorso anno al 4,4% dal 2,3% del 2020.
Tesla Model 3 è stato il veicolo elettrico puro più venduto al mondo dal 2018 e le cose non sono cambiate nel 2021. Se nel 2020 erano state 365.240 quelle immatricolate sui vari mercati globali secondo EV-volumes.com e nel 2019 le consegne erano state invece 300.075, quest’anno tra esemplari prodotti in California e in Cina ne sono stati immatricolati oltre 501.000. Un totale che colloca Model 3 al secondo posto tra le sedan globali medie di ogni alimentazione, alle spalle della eterna leader Toyota Camry.
Delle consegne effettuate nel 2021, 270.000 risultano rimaste sul mercato cinese e circa 120.000 esportate dalla Cina, soprattutto ma non solo in Europa. Al secondo posto c’è il fenomeno Wuling Hongguang Mini EV, inarrestabile in patria e capace di dare vita a un vero filone di elettriche cinesi con molte imitazioni in arrivo, analogamente a quanto avvenuto in Giappone anni fa con le kei-car. Al terzo posto c’era la candidata a leader 2022 Tesla Model Y, che dopo consegne vivaci in America e in Cina ha cominciato ad arrivare anche in Europa da agosto 2021.
Fuori dal podio ma a distanza abissale c’era la prima elettrica pura europea: Volkswagen ID4 con 122.000 vendite globali. La vettura tedesca ha beneficiato anche di quasi 50.000 immatricolazioni dei partner cinesi FAW e SAIC. Il podio dei modelli globali PHEV è invece stato tutto cinese: al primo posto la BYD Qin Plus DM-i con 112.000 esemplari, davanti alla Lixiang One (90.000 unità) e alla BYD Song Pro (79.000). La più venduta delle elettriche pure di BYD, protagonista di un grande riscatto lo scorso anno, è stata la Han arrivata a 87.000 consegne, con le prime anche fuori dal mercato di casa.
Se si passa alla classifica cumulata per gruppi, il primato Tesla si consolida: circa 936.000 immatricolazioni globali, divise tra 352.000 negli Stati Uniti, 321.000 in Cina e 170.000 in Europa. Per il 2022, considerato che il Cybertruck non esordirà fino all’anno prossimo, sembra verosimile che il primo mercato della casa di Elon Musk per la prima volta non sarà più l’America ma la Cina.
Alle spalle di Tesla figura Volkswagen con 763.000 auto con la presa consegnate: il mercato del gruppo di Wolfsburg si differenzia da quello Tesla sia per essere stato sbilanciato verso l’Europa (549.000 consegne) sia per avere avuto quasi una metà di vendite da ascrivere a modelli ibridi ricaricabili, che hanno dato un gran contributo anche al raggiungimento degli obiettivi di emissioni di CO2 europei.
Situazione capovolta per i dati di BYD, che con vendite marginali in Asia ed Europa deve quasi tutte le 598.000 consegne (autobus elettrici esclusi) al mercato nazionale, con una quota ancora rilevante di immatricolazioni di PHEV, quasi della metà.
Se General Motors è stato il quarto gruppo globale col totale di 517.000 unità lo si deve essenzialmente alla presenza nella joint venture che produce nella micro-car elettrica di Wuling, visto che i riflessi del debutto di GMC Hummer e Chevrolet Silverado si vedranno solo tra qualche mese. Stellantis è stato il quinto gruppo globale con 385.000 esemplari venduti, 324.000 dei quali in Europa e con una proporzione tra BEV/PHEV analoga a quella di Volkswagen e BYD.