AUTO21

Accordo tra nuTonomy e Lyft: a Boston si chiama il robotaxi

accordo nuTonomy Lyft
Non solo ricerche e test ma l’obiettivo di una commercializzazione rapida ha spinto le due società al partenariato

Un altro accordo sulle robo-car, e questo sembra destinato a non essere nota di cronaca ma materiale di spessore, visti i due nomi coinvolti. La società del ride hailing Lyft e la startup nuTonomy hanno iniziato a collaborare a progetti comuni che verranno sviluppati nell’area di Boston, dove l’azienda del software per la guida autonoma è nata come spin-off del celebre MIT (e suo co-fondatore è stato l’italiano Enrico Frazzoli).

Ora durante i test un tecnico di nuTonomy sarà presente su ogni veicolo per concentrarsi anche sugli aspetti del confort del passeggero e della sicurezza. Insomma la startup del New England vuole sapere come i suoi sistemi interagiscono coi passeggeri durante i tragitti in autonomia, e gli ingegneri osserveranno le performance per intervenire ove necessario, non solo per motivi di sicurezza ma di confort.

La società sta già facendo percorrere chilometri ai suoi taxi da alcuni mesi a Singapore. Da poco ha aggiunto a quel progetto iniziato con una piccola flotta un ulteriore accordo col gruppo PSA. Ma nuTonomy ha anche alcuni taxi autonomi sperimentali in attività a Boston: così, un piccolo numero sarà rapidamente integrato nell’app di Lyft con cui si può prenotare un normale viaggio.

Lyft, in cui è presente una quota rilevante di General Motors, ha già stretto collaborazioni con altri protagonisti della guida autonoma, inclusa Google (anzi: Waymo). Ma la società collaborando con nuTonomy non pare pensare solo a ricerche, ma ad una commercializzazione quanto più rapida possibile.

Peraltro tenere rapporti con più aziende che stanno sviluppando la tecnologia può accelerare il momento in cui la tecnologia sarà matura per l’utilizzo senza più supervisione, qualcosa che per una azienda del ride sharing come Lyft (ma ovviamente anche per le concorrenti Uber o Didi) significa pensare di poter offrire ai clienti paganti servizi senza conducente a prezzi molto competitivi.

Nella nota congiunta relativa all’accordo tra nuTonomy e Lyft le due aziende hanno scritto che potrebbero espandere la loro collaborazione per moltiplicare rapidità e massa dei dati raccolti, e quindi mettere da parte informazioni sulle funzioni ideali, le performance, le caratteristiche di un servizio di mobilità on demand di grande successo.


Credito foto di apertura: ufficio stampa internazionale PSA
Exit mobile version