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Perché Hongqi approda nella Motor Valley?

Perché Hongqi approda nella Motor Valley?

La “Bandiera Rossa” ha bisogno di respirare aria di “Bandiera a Scacchi” e l’Emilia Romagna come culla dell’auto sportiva sarà un’ottima incubatrice e levatrice della gamma Hongqi Serie S ad alte prestazioni

Oggi è definitivamente assicurato il futuro della joint-venture sino-americana tra gruppo cinese FAW, il più grande produttore di auto del paese asiatico, e la statunitense Silk EV, che hanno scelto l’Emilia Romagna per realizzare un progetto con investimenti per €1 miliardo che porterà alla nascita di un polo di avanguardia che progetterà e produrrà auto di alta gamma full electric e plug-in.

Con la firma odierna che fa seguito all’accordo di programma della scorsa primavera, c’è la certezza di interessanti sviluppi per la progettazione, ingegnerizzazione e produzione delle nuove vetture della marca Hongqi che appartiene a FAW nel cuore della Motor Valley. Recentemente Xu Liuping, presidente del gruppo asiatico, aveva promesso che 18 dei prossimi 21 nuovi modelli che usciranno per questa marca entro cinque anni sarebbero stati new energy vehicle, il modo con cui loro designano elettriche pure, ibride plug-in e fuel cell.

Tra questi modelli la gamma Series S, la più sportiva del marchio Hongqi. Prime della lista S9 ed S7 che saranno sviluppate in Emilia-Romagna, dove Silk EV ha la sua sede centrale, mentre la produzione su larga scala avverrà sia in terra emiliana che a Changchun, dove ha sede il quartier generale del gruppo FAW.

L’esordio previsto con il Salone Auto di Shanghai nel prossimo aprile riguarda una supersportiva di grandi ambizioni, appunto la S9 presentata come concept all’ultimo Salone di Francoforte. Inizialmente si punterà su una soluzione ibrida per la propulsione, anche vista la scheda tecnica che cercherà performance da supercar, mentre a seguire si passerà a modelli full electric, ma sempre sportivi e di fascia alta a cominciare dalla S7.

L’annuncio è arrivato questa mattina nel corso di un incontro istituzionale in video conferenza a cui hanno partecipato Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna, il presidente di FAW Xu e il presidente di Silk EV Jonathan Krane. Con loro Vincenzo Colla, assessore regionale allo Sviluppo Economico e Lavoro, i dirigenti di Silk EV e FAW, e le autorità cinesi delle istituzioni locali dell’area in cui ha sede FAW, la provincia di Jilin.

Durante l’incontro è stato inoltre annunciato che le due società hanno scelto il designer Walter De Silva (maestro di indimenticati modelli Alfa Romeo ed Audi) come responsabile della nuova linea di vetture, che in Cina si legherà al brand Hongqi, mentre in Italia e nel resto del mondo il nome del marchio è ancora in via di definizione.

FAW in Cina ha apparentemente sfondato sul mercato delle auto premium proprio col marchio Hongqi (Bandiera Rossa in italiano), ma si tratta soprattutto di una produzione per il gusto nazionale, e in particolare non in sintonia con la sportività di qualità che è la cifra delle auto che nascono da decenni nella pianura all’ombra dell’Appennino.

Per questo i cinesi e i loro partner americani hanno capito che una gamma per brand che cercano la sportività ha bisogno di respirare la stessa aria di chi delle auto (e moto) da corsa e ad alte prestazioni dai fratelli Maserati ed Enzo Ferrari in poi ha fatto una religione.

Così andando a cercare non solo la cifra del design italiano nella matita di De Silva, ma anche il know-how di società come la parmense Dallara (che sarà direttamente coinvolta per aspetti come aerodinamica ed ingegnerizzazione) specializzate nell’arrivare prime alla bandiera a scacchi, la joint venture intende bruciare le tappe per inserirsi in un mercato esclusivo di auto sempre più performanti ma anche sempre più sostenibili, in sintonia con quello che i regolatori da Shanghai a Berlino pretendono.

Walter De Silva ha dato le prime indicazioni sulla cifra che avrà la nuova supercar ibrida che sta nascendo nella galleria del vento Dallara, confermando in particolare che sarà molto diversa dallo stile (secondo noi definibile: da auto diplomatica) che oggi caratterizza le berline Hongqi e aggiungendo che per la nuova sportiva riproporrà la sua convinzione che less is more, : “Sono entusiasta di dare vita al design della Serie ‘S’, siamo nella fase finale della realizzazione della S9, i cui elementi fondanti sono rappresentati dalla bellezza e dall’eleganza, incarnando ‘The essence of Beauty’”.

Silk EV e FAW realizzeranno in Emilia-Romagna un futuristico centro di innovazione, completamente interconnesso, nonché impianti di produzione: si tratterà di un vero e proprio experience center all’interno della Motor Valley. In aggiunta, verrà realizzato anche un secondo centro di innovazione a Changchun che si concentrerà sulla produzione dei modelli S5 e S3.

Non appena possibile, FAW e Silk EV sceglieranno insieme al presidente Bonaccini il luogo migliore dove realizzare il nuovo polo motoristico all’interno del territorio della Motor Valley, un distretto industriale unico al mondo forte di 16.500 aziende e oltre 90.000 addetti, con €16 miliardi di fatturato annuo e un export di €7 miliardi. Qui hanno radici e sede marchi come Automobili Lamborghini, Dallara, Ducati, Ferrari, Haas, Magneti Marelli, Maserati, Pagani e Toro Rosso.

“Siamo di fronte a un progetto di straordinaria portata”, ha commentato il presidente Bonaccini. “Un progetto che si inserisce perfettamente nel Green New Deal cui guarda l’Europa, che ha nella motorizzazione ibrida, elettrica e in prospettiva all’idrogeno, una delle proprie priorità. Uno sviluppo sostenibile verso il quale anche la nostra filiera dell’automotive ha deciso di andare”.

A commento della partnership siglata oggi Xu a nome di FAW ha tra l’altro dichiarato nella nota ufficiale:“Per FAW è un’occasione unica per posizionare con ancora maggior forza il marchio quale eccellenza automobilistica nella provincia di Jilin, culla dell’industria automobilistica cinese, e per avvicinarci alla Motor Valley italiana, ecosistema integrato e ingegnerizzato a livello globale, rinomato per il suo patrimonio automobilistico di auto di lusso e da corsa, nonché un’opportunità per diventare il nuovo punto di riferimento nel segmento delle auto sportive elettriche”.

“Silk EV”, ha spiegato Jonathan Krane, presidente di Silk EV “è entusiasta e onorata di portare in questa partnership il proprio know-how, il design e la sua esperienza nel settore delle auto sportive. La serie ‘S’ costituirà un connubio unico tra i segmenti dell’ultra-lusso, delle vetture sportive e delle vetture elettrificate, quelle in più rapida crescita nel mercato italiano e mondiale e italiano. I nostri veicoli saranno in grado di combinare un’esperienza di guida emozionante, sostenibile ed esclusiva con l’uso di tecnologie all’avanguardia, facendo leva su un ecosistema globale di partner e fornitori di alto livello. I nostri modelli saranno precursori di una nuova era del lusso e della mobilità sostenibile”.

Krane in particolare ha sottolineato che il prodotto di questa nuova iniziativa industriale è del tutto separato da altre joint venture che il gruppo FAW ha in corso con partner globali in Cina, come la nuova società con sede a Changchun avviata insieme ad Audi e di cui il 40% appartiene allo storico gruppo che risale all’epoca del fondatore della Repubblica Popolare Mao Zedong.

Questa joint venture a Changchun dal 2024 si dedicherà alla produzione per il primo mercato globale di modelli al 100% elettrici studiati specificamente per il mercato cinese dalla marca dei quattro anelli. Questi nuovi modelli di fascia alta saranno basati sui pianali PPE (Premium Platform Electric), sviluppati inizialmente da Porsche e sui quali si è instaurata una collaborazione tecnica con Audi, ma a quanto sembra non vedremo travasi tecnologici tra le due joint venture sulle piattaforme.

Al contrario questo sembrerebbe segnalare che a lungo termine FAW per il marchio della Bandiera Rossa intenda iniziare una crescita simile a quella recente di Lenovo nel settore dell’elettronica, che da partner IBM ha sostituito il gruppo americano quando questo si è disamorato del settore dei laptop. Dire che FAW con Hongqi intenda soppiantare Porsche e Audi (o magari Ferrari e Lamborghini) sarebbe correre un po’ troppo.

Ma la roadmap FAW e Silk EV sembra quella di cercare di puntare su modelli non solo sostenibili, e quindi elettrici o elettrificati, ma anche prestigiosi, e non c’è prestigio in alcun marchio sportivo senza le competenze di ingegneri e operai locali che eccellono nelle auto ad alte prestazioni fino a farne un vanto del territorio.

Credito foto di apertura: sito web Hongqi
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