Grazie a Polestar 2, le immatricolazioni globali aumentano del 95% ma anche la perdita operativa è cresciuta, per investimenti legati all’espansione e costi una tantum in relazione alla quotazione
La “costola elettrica” nata da una divisione specializzata Volvo, Polestar, è riuscita a raddoppiare quasi le proprie immatricolazioni nel periodo compreso tra il primo gennaio e il 31 giugno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I ricavi, ha confermato una nota ufficiale sono stati di un miliardo di dollari, tuttavia, la perdita operativa è aumentata del 143% nella prima metà del 2022.
Il marchio di auto elettriche (solo la Polestar 1 era una ibrida plug-in) dichiara il costo dell’ingresso in borsa $372,3 milioni. A giugno come ben noto era stato perfezionato l’ingresso in borsa a Wall Street, dopo che gli azionisti della società veicolo Gores Guggenheim avevano approvato la fusione di questa SPAC con Polestar, portando per mano Polestar a veder negoziare pubblicamente il proprio capitale sul Nasdaq con le azioni quotate a partire del 24 giugno scorso.
In termini di espansione, Polestar si è espansa in altri sei paesi durante la prima metà dell’anno ed è ora attiva in 25 mercati (e presto anche in Italia). Inoltre, la rete di vendita al dettaglio è stata ampliata da 103 a 125 sedi. Anche la gamma di modelli sarà presto ampliata: la versione di produzione della Polestar 3 sarà presentata ad ottobre e si presume che il portafoglio ordini del SUV sarà aperto contemporaneamente.
Inoltre, il marchio svedese-cinese aveva confermato che il concept cabrio O2 diventerà un modello di produzione. Il lancio sul mercato dell’altro modello Polestar 6 è previsto per il 2026. Nel giro di una settimana, dopo la presenza alla celebre Monterey Car Week, i primi 500 esemplari di produzione del roadster in versione “celebrativa” sono andati esauriti.
Polestar ha consegnato 21.185 veicoli nel primo semestre del 2022. Anche se questo è il 123% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, il marchio di auto elettriche si attiene all’obiettivo inserito nella guidance aziendale ridotto di consegnare 50.000 auto elettriche ai clienti quest’anno.
Questo è il risultato dei lockdown inerenti alla politica zero-COVID perseguita dalla Cina, dove Polestar costruisce e vende in modo sostanziale, nella prima metà del 2022. Ma questo sarebbe anche un aumento significativo rispetto all’anno precedente. Perché l’obiettivo era di 29.000 veicoli in tutto il mondo, che poteva anche essere raggiunto.