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La riscossa Pininfarina passa dall’idrogeno alla batteria

H2 Speed Pininfarina Mahindra
Il gruppo indiano Mahindra preme sull’acceleratore dell’elettrificazione e chiede al marchio italiano un’anti-Tesla

La rinascita di Pininfarina, dopo le note vicissitudini e l’acquisizione da parte del gruppo indiano Mahindra&Mahindra, è stata simboleggiata da una concept car presentata a Ginevra: la H2 Speed. Come anticipa il nome, è stata realizzata partendo da un telaio da competizione in materiali compositi abbinato alla propulsione fuel cell. Ha destato sufficiente interesse a far pensare a una produzione limitata: una decina di pezzi da collezione e da usare in pista, dato che la H2 Speed nasce attorno alle specifiche della categoria LMP2 di Le Mans.

Ma sembra che per Pininfarina il prossimo obiettivo non avrà a che fare con l’idrogeno ma con un modello a batteria. Il nuovo responsabile dello stile dello storico marchio Carlo Bonzanigo, che dal prossimo 9 gennaio prenderà in mano il reparto, pare certo dovrà misurarsi con gli obiettivi del gruppo indiano che controlla il marchio piemontese.

E il direttore generale di Mahindra&Mahindra Pawan Goenka ha appena fatto sapere che tutti i modelli della gamma saranno elettrificati, e che conta su Pininfarina per un modello in grado di misurarsi con le Tesla di lusso. Pur se è stata fornita una scaletta sui tempi di esecuzione, ad essere interessate secondo gli organi di stampa indiana dovrebbero essere anzitutto i modelli di punta: le XUV500 e Scorpio. Mahindra nel settore dei veicoli elettrici ha esordito con la Reva seguita poi dalla e20, inoltre da tempo produce scooter elettrici con un certo successo.

La marca indiana, particolarmente nota per i suoi crossover di piccole dimensioni, ha spinto sulla riduzione dei consumi dei motori endotermici dei suoi modelli, in particolare tagliando del 7% quelli della Scorpio, ma ancora rincorre quanto a immagine nel mondo delle auto a batteria. Pur se sta muovendosi anche con mosse per imporsi come player, come la presenza nel campionato internazionale di Formula E con una propria squadra.

In India, le cui metropoli sono ormai assediate da problemi di inquinamento non meno assillanti di quelli che angustiano la Cina, nel 2105 sono state vendute solo 10.000 auto verdi, tra pezzi a batteria ed ibridi. Malgrado l’India sia il quinto mercato automobilistico globale, non rientra tra i primi dieci nelle vendite di modelli ibridi.

Le vendite 2016 dello XUV500 prodotto da Mahindra&Mahindra variano tra i 2.000 e 2.800 pezzi al mese (credito foto: Mahindra website)

Credito foto di apertura: press kit Pininfarina
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