AUTO

Volkswagen investirà $5 miliardi nel software di Rivian

Il denaro fresco della casa tedesca è fondamentale per Rivian, che cresce ma continua a registrare perdite trimestrali elevate, mentre Volkswagen prende una scorciatoia sulle piattaforme software-defined

Il più grande produttore auto europeo intende investire fino a cinque miliardi di dollari, con un investimento immediato di $1 miliardo, per avere accesso alla tecnologia per i veicoli del futuro, che gli addetti ai lavori chiamano software-defined, ovvero nei quali il software avrà un ruolo determinante.

Volkswagen e i suoi marchi hanno sofferto importanti ritardi nella crescita di un settore che diventa sempre più dirimente, ma in cui finora Cariad, la divisione creata proprio con focus sulla digitalizzazione, non ha saputo rispondere alle aspettative.

La necessità sempre più pressante di Volkswagen, Audi & C. diventa una iniezione di liquidità quasi vitale per Rivian, l’azienda giovane e ambiziosa ma coi conti profondamente in rosso che attualmente è anche alle prese col relativo calo di interesse per l’auto al 100% elettrica negli Stati Uniti, in pratica il suo unico mercato attuale.

Le azioni di Rivian, deboli ormai da mesi, hanno fatto un balzo di quasi il 50% nelle contrattazioni after-hours a Wall Street dopo la diffusione della notizia dell’investimento dei tedeschi. Il numero uno RJ Scaringe ha sottolineato in teleconferenza che altri settori come le batterie o la tecnologia degli azionamenti non fanno parte del nuovo partenariato.

La cooperazione non sarà a 360 gradi: software, chip di controllo e architettura di rete che troveremo sui modelli del gruppo Volkswagen nella seconda metà del decennio. Questo peraltro potrebbe far risparmiare al gruppo di Wolfsburg una montagna di denaro riguardo allo sviluppo della tecnologia in proprio.

Affinché i produttori possano offrire continuamente nuove funzioni, da anni le automobili accumulano sempre più centraline e cablaggi. Con l’avvento delle auto elettriche è iniziata anche la competizione per le nuove architetture di veicoli. Le tendenze: meno complessità e ruolo centrale del software, una impostazione nella quale sono attualmente in vantaggio aziende giovani, come Tesla o startup cinesi con un piede nella tecnologia.

Fin dall’inizio Rivian ha sviluppato una propria architettura in cui l’elettronica dell’auto è divisa in più zone coi propri chip. Nella prima generazione della piattaforma erano necessarie 17 di queste unità di controllo, ha spiegato Scaringe, ma la seconda generazione ha ridotto quel numero a sette. Il genere di progresso nell’efficienza nel quale molti grandi gruppi tradizionali faticano, e in particolare quelli tedeschi, tranne i bavaresi di BMW, secondo gli addetti ai lavori.

Un aspetto che si deve anche all’integrazione verticale di molte giovani case auto, da BYD a Tesla fino alla stessa Rivian. Ma al contrario il gruppi tradizionali sono abituati da decenni a prendere la tecnologia da diversi fornitori, il che nel caso del software genera un piccolo esercito di chip e micro-controller collegati a funzioni molto specifiche.

Una impostazione che complica lo sviluppare un’architettura basata sul principio delle zone, in cui un’unità di controllo svolge le funzioni in più aree. Rivian ha disposto queste ECU in tutto il veicolo per abbreviare il percorso di trasmissione dei dati.

Rivian è uno dei pochi costruttori che dispone già di una tale architettura a zone nella produzione in serie, quello che Volkswagen e rivali stanno cercando di implementare, ha commentato Pedro Pacheco con la testata finanziaria WirtschaftWoche, analista automobilistico della società di ricerche di mercato Garter.

Se si considera quanti soldi Volkswagen ha già investito nello sviluppo della propria divisione software e delle proprie piattaforme, i miliardi destinati a Rivian sono un vero affare per il gruppo tedesco, oltre che una scorciatoia per abbreviare lo sviluppo.

Il piano di Rivian e Volkswagen prevede lo sviluppo di una joint venture: per prima cosa Volkswagen acquista obbligazioni convertibili per un miliardo di dollari. Se il laboratorio di sviluppo congiunto nascerà come prevede il piano, i tedeschi pagherà un altro miliardo, acquisterà azioni in due tranche da un miliardo ciascuna nel 2025 e nel 2026 e concederà un altro miliardo come prestito.

Rivian ha consegnato quasi 13.600 auto elettriche nell’ultimo trimestre 2024, realizzando ricavi per $1,2 miliardi con una perdita di $1,45 miliardi. La sua gamma tocca due categorie di veicoli popolari negli Stati Uniti come SUV e pickup, ma circa un quarto della produzione è occupata dai furgoni elettrici per Amazon, ormai arrivati anche nelle filiali d’Europa, che dal 2019 è un investitore in Rivian.

Credito foto di apertura: sito web Rivian