Citroën presenta la versione «XXL» di E-C3: la Aircross elettrica
Con le sue E-C3, sia citycar sia come SUV compatto, Citroën sta iniziando il suo riposizionamento come marchio da grandi volumi e attraente per un largo pubblico; niente lo conferma meglio di un prezzo certamente aggressivo, anche a scapito dell’autonomia
Citroën si attrezza per adempiere sempre meglio al ruolo di breadwinner dentro al gruppo Stellantis, e sembra mese dopo mese più destinato a scontrarsi con Dacia, che nel gruppo rivale Renault ha lo stesso compito di mettere nelle concessionarie modelli in grado di richiamare un gran numero di clienti, ovviamente anche e soprattutto grazie ai prezzi.
Un ruolo che molti altri marchi Stellantis non potrebbero facilmente rivestire, ma che nel caso della marca francese sembra molto meno fuori luogo, visto che parliamo di chi ha messo in auto platee di nuovi automobilisti, dalla Traction prima alla 2CV poi.
Per la sua seconda generazione, la C3 Aircross ha subito una profonda evoluzione ma senza rassegnarsi a ritocchi all’in su in modo inesorabile dei cartellini dei prezzi: la sua nuova versione al 100% elettrica, è apparsa sul configuratore italiano a un prezzo iniziale di €26.790, anche meno di quanto costerà ad esempio ai francesi (che al contrario degli italiani stanno continuando con continuità a comprarle, le elettriche), per cui partirà dal prezzo di €27.400.
La nota ufficiale per il nostro mercato precisa che “è il primo B-SUV sul mercato europeo ad essere offerto a un prezzo inferiore a €30.000 nella versione 100% elettrica e a meno di €20.000 nella versione a combustione interna PureTech turbo 100 MT6”.
La nuova arrivata che prenderà il posto del SUV urbano risalente al 2017 sfida quindi senza timori la concorrenza, magari anche quella interna, visto che tra poco arriverà in Europa anche la produzione polacca del marchio cinese Leapmotor, e sfida anche le insidie del cambio di posizionamento Citroën per diventare sempre più accessibile. Non a caso ormai anche alla stampa specializzata i suoi manager non nascondono di voler competere con un best seller come Duster.
In effetti con la nuova generazione C3 Aircross cresce 23 centimetri di lunghezza, per un totale di 4,39 metri. L’altezza è di 1,66 metri e quindi la casa può parlare di Segmento B che compete ai veicoli urbani, ma siamo nello spazio dei modelli compatti e una C4 è più corta di pochi centimetri. La silhouette del resto è tutta diversa dal modello che l’ha preceduta, con linee tranciate in modo quasi brutale come piace nei SUV di origine asiatica, sia giapponese che coreana.
Citroën del resto non ci coglie di sorpresa al riguardo, perché le nuove linee spigolose erano già state inaugurate due anni fa dal concept Oli. Il muso ricorda quindi la citycar C3, così come fianchi e paraurti, mentre l’architettura del cruscotto ci dice subito che anche negli interni i tratti sono stati ripresi dalla C3, con architettura orizzontale ed elementi che sembrano identici, cosa che sarà piaciuta al responsabile della produzione pensando ai costi, cosa che avviene anche a livello di plastiche che i primi commenti non indicano come… premium.
Se la marca transalpina studia trucchi per risparmiare, come il supporto che consente di agganciare lo smartphone per controllare dai pulsanti sul volante di piccole dimensioni, questo non vale per il tradizionale asset cruciale di Citroën: il comfort. Anzitutto con buona visibilità interna e poi con comodi posti a sedere grazie al passo allungato a 2,67 metri e sospensioni progressive che aiutano a filtrare le irregolarità della strada.
Da notare che una delle grandi novità di questo modello è che sarà offerto con 7 posti, un elemento nuovo per un SUV urbano, ma non disponibile con il modello elettrico. La piattaforma è quindi quella della C3, è la base Smart Car, una versione semplificata dei pianali su cui si appoggiano le Peugeot 208/2008.
Quanto alla scheda tecnica di questa E-C3 Aircross è la stessa della C3. Quindi c’è il motore da 113 cavalli e la sua batteria con celle a base ferrose da 44 kWh. Citroën annuncia un’autonomia di 300 chilometri nel ciclo combinato WLTP ma questo appare lievemente ottimistico pensando alla silhouette squadrata del modello.
Insomma, il SUV compatto Citroën sarà davvero un candidato a compiti quotidiani, inclusi quelli di spostamenti di famiglie numerose tra allenamenti di pallavolo e lezioni di latino, ma adeguato a gite fuori porta più imepgnative solo con una pianificazione attenta dei percorsi, cosa che non a tutti gli automobilisti specie italiani ancora piace dover affrontare.
Per la ricarica è infatti prevista la ricarica in corrente alternata solo fino a 11 kW e la ricarica in corrente continua fino a 100 kW. Citroën annuncia l’arrivo di un modello di SUV compatto con batteria più grande, che avrà un’autonomia di circa 400 chilometri, il che dovrebbe far arricciare meno il naso ai meno convinti della mobilità elettrica, ma che certamente non partirà nel proprio listino da €26.790.
In Italia, nel momento in cui scriviamo, una già popolare MG ZS EV con 320 chilometri di autonomia parte da €33.700, mentre un furgone Citroën Berlingo al 100% elettrico con autonomia massima di 345 chilometri costa da €35.000 in su.
