BUSINESS

7 giorni di affari e accordi che cambiano la mobilità: 26 febbraio – 4 marzo 2023

I protagonisti della settimana: Aramco, Farasis, Ford, Geely, GEM, Jangling Motors EV, L&F, Li-Cycle, Mercedes-Benz, Renault, Tesla, USPS

28 febbraio: il principale produttore di materiali catodici per batterie della Corea del Sud, L & F Co., firma un contratto da $2,91 miliardi con Tesla. L&F lo dichiara in un documento presso l’autorità di borsa nazionale facendo riferimento a materiali catodici attivi ad alto contenuto di nichel, per un contratto biennale a decorrere dal 1 gennaio 2024 e fino al 31 dicembre 2025. Il valore dell’accordo è stato calcolato sulla base del recente prezzo di vendita del catodo di L&F ed è soggetto a modifiche a seconda della fluttuazione dei prezzi del litio. Secondo un analista della società finanziaria Hana Securities le dimensioni dell’accordo varranno per Tesla abbastanza materiali catodici per 300.000 veicoli l’anno per due anni. Fondata nel 2000, L&F contende ad EcoPro BM e a POSCO Chemical il ruolo di leader nazionale nel settore dei materiali catodici. L&F è tra i pochi produttori di materiali per batterie in grado di produrre su larga scala catodi a base nichel, cobalto, manganese e alluminio (NCMA), oltre al più diffuso catodo NCM ad alto contenuto di nichel. L&F fornisce già i propri prodotti a tutti e tre principali produttori coreani di celle agli ioni di litio: LG Energy Solution, SK On e Samsung SDI.

28 febbraio: una delle società più attive nell’applicare criteri di economia circolare al riciclo delle celle dei veicoli elettrici, Li-Cycle, ha ricevuto un impegno condizionato dal Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti per un prestito di $375 milioni, che confluiranno negli investimenti necessari al primo stabilimento statunitense della società canadese a Rochester, nella terraferma di New York. Lì avviene l’effettivo riciclo dei materiali delle batterie con lavorazione meccanica preliminari delle batterie nei cosiddetti impianti “hub” presso potenziali partner per estrarre la cosiddetta massa nera coi metalli costituenti elettrodi ed elettroliti. La massa nera raccolta deve essere suddivisa nei singoli materiali. Si prevede di fornire fino a 8.500 tonnellate di carbonato di litio, 48.000 tonnellate di solfato di nichel e 7.500 tonnellate di solfato di cobalto all’anno una volta pienamente operativo. Secondo Li-Cycle l’hub di Rochester dovrebbe essere la prima fonte di litio riciclato per batterie in Nord America. Il prestito proverrà dal programma Advanced Technology Vehicles Manufacturing (“ATVM”) del Dipartimento dell’Energia e per ricevere il prestito Li-Cycle deve ancora soddisfare alcune condizioni non meglio specificate, che la società prevede per il secondo trimestre. Il prestito ha una durata massima di dodici anni dalla chiusura e gli interessi sul prestito sono pari ai tassi di interesse decennali del Tesoro degli Stati Uniti dalla data di ciascun pagamento anticipato sul prestito.

28 febbraio: il produttore tedesco di citycar elettriche Next.e.GO Mobile ha concordato una collaborazione col colosso del trading di materie prime Trafigura. La società in passato nota soprattutto per l’attivismo nell’oil & gas, fornirà il 100% del fabbisogno di e.GO per l’alluminio e le materie prime delle batterie come litio, cobalto e rame. Finora, è ancora una lettera di intenti non vincolante, ma il piano prevede un contratto di fornitura quinquennale che dovrebbe iniziare a gennaio 2024 e terminare a gennaio 2029. Inoltre, la lettera di intenti contiene disposizioni per una linea di credito di fornitura. Next.e.GO Mobile non menziona però quantità di consegna specifiche o dettagli finanziari sulla portata dell’accordo nella comunicazione. Il memorandum d’intesa ha inoltre convenuto che le emissioni realtive ai singoli metalli potranno essere monitorate lungo la catena di approvvigionamento, utilizzando la apposita piattaforma della catena di approvvigionamento della società Agora.

28 febbraio: grande interesse in borsa attorno alle azioni di GEM dopo che il più grande gruppo attivo nel riciclo di batterie della Cina dichiara di aver firmato un accordo con la casa automobilistica Mercedes-Benz China e il gigante globale delle batterie CATL per creare un progetto di riciclo a ciclo completo per batterie elettriche a fine vita. In base all’accordo, GEM riceverà batterie a fine vita da Mercedes-Benz China e rimuoverà i loro materiali chiave, tra cui i metalli nichel, cobalto, manganese e litio, che andranno poi a finire nella catena di fornitura CATL, pronti per l’uso in nuove celle destinate a veicoli elettrici passeggeri e commerciali. La nuova partnership includerà anche un esame approfondito della tecnologia di riciclo delle batterie e del modello di business, ha commentato una nota diffusa da GEM e se il progetto procederà positivamente dovrebbe avere un impatto sostanziale sullo sviluppo del business dell’azienda. GEM ha sede a Shenzhen, area cinese ad alta densità di aziende della tecnologia, e ha anche legami di riciclo simili con altri gruppi , incluso con EVE Energy, che rientra nella Top10 globale dei produttori di celle per veicoli elettrici. Negli ultimi anni GEM ha ampliato la sua capacità di riciclo delle batterie. ha elaborato oltre 12.000 tonnellate di batterie, pari a circa 1,5 GWh, nei primi tre trimestri dello scorso anno, con un balzo del 130% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

28 febbraio: Rivian piace ai suoi clienti, ma il suo problema non è quello di fidelizzarli. Il problema della società di RJ Scaringe è costruire e consegnare più esemplari per aumentare il numero di clienti contenti. Invece per il 2023 prevede la costruzione di circa 17.000 auto in meno rispetto a quanto previsto dagli analisti perché si aspetta che le sfide della catena di approvvigionamento persistano. La società ha detto che mira a produrre 50.000 auto quest’anno, rispetto alla stima degli analisti di 67.170 unità. L’anno scorso Rivian aveva sfornato 24.337 veicoli contro 25.000 previsti dando la colpa alla sua catena di approvvigionamento. Di questi, 20.332 sono stati consegnati ai clienti. Nel 2021 solo 1.015 veicoli erano usciti dalla fabbrica dell’azienda a Normal, Illinois. Azionisti e investitori non apprezzano, considerato che Rivian ha registrato una perdita lorda di $1 miliardo nel quarto trimestre del 2022, un anno in cui i ricavi totali sono stati di $1,66 miliardi. Rivian ha un portafoglio ordini che richiederà fino al 2024 per essere evaso, ma altri casi come quello di Lucid suggeriscono che la pazienza dei clienti non sia infinita e i 114.000 pre-ordini negli Stati Uniti e in Canada del novembre 2022 non necessariamente saranno tutti confermati per pickup R1T e SUV R1S, anche perché Rivian ha un ordine a lungo termine per 100.000 furgoni del suo principale azionista Amazon.

1 marzo: si tratta di uno dei contratti più appetibili per i veicoli commerciali elettrici aggiudicati negli ultimi mesi, nel caso di quello appena firmato dal servizio postale degli Stati Uniti che acquisterà da Ford Motor Co. 9.250 veicoli al 100% elettrici, a quanto risulta tutti Ford E-Transit costruiti nel sito industriale di Kansas City. USPS prevede di spendere complessivamente circa $9,6 miliardi di dollari in veicoli sostenibili, sebbene dalle informazioni già rese pubbliche non sia chiaro in quanto questo investimento sarà dispiegato. Le prime consegne di E-Transit inizieranno il prossimo dicembre. L’agenzia postale prevede anche di acquistare 9.250 veicoli alimentati a gas naturale da Stellantis insieme ai veicoli elettrici per soddisfare l’urgente necessità di veicoli, secondo la nota stampa USPS. Tre quarti delle acquisizioni dell’agenzia nei prossimi cinque anni saranno veicoli elettrici e il 100% delle acquisizioni dopo il 2026 saranno veicoli elettrici. In totale gli acquisti presso Ford e Stellantis ammonteranno a $ 1 miliardo. USPS ha anche assegnato contratti competitivi a tre fornitori per oltre 14.000 stazioni di ricarica EV che ricaricheranno i veicoli di consegna presso le strutture postali. L’annuncio del ricco contratto rilancia le prospettive commerciali di Ford sui veicoli al 100% elettrici in America, che avevano subito una battuta di arresto con la sospensione della produzione della linea del pickup elettrico F-150 Lighting dopo un incendio a un veicolo parcheggiato fuori dalla fabbrica di Rouge, Michigan. L’Ovale Blu non solo riprenderà la produzione il prossimo 13 marzo, ma la aumenterà per l’F-150 a zero emissioni locali, quella della Mustang Mach-E e anche quella dei furgoni E-Transit, così come quella di modelli termici. A Dearborn contano di vendere quest’anno 150.000 F-150 Lightining rispetto ai 16.617 del 2022.

1 marzo: pochi giorni dopo che Hina Battery ha presentato le prime batterie agli ioni di sodio installate su una prima auto elettrica Sihao ( marchio del gruppo JAC Motors) spunta un altro accordo per l’uso di questa tecnologia. La società Jiangling Motors Electric Vehicle (JMEV) ha ricevuto le sue prime batterie agli ioni di sodio da Farasis Energy e inizierà la produzione in serie di un’auto elettrica, il piccolo modello EV3 che appartiene al segmento cinese delle “cittadine” A0, che utilizzerà le nuove celle entro il primo semestre del 2023. Nell’agosto dello scorso anno Farasis aveva annunciato l’intenzione di costruire un nuovo impianto a Ganzhou con un obiettivo di capacità annuale di 30 GWh, circa 7 GWh meno di quante celle agli ioni di litio producono attualmente l’anno in Nevada Tesla e Panasonic; i cinesi hanno già convertito alcune linee di produzione di celle agli ioni di litio con chimica NCM nel suo impianto per costruire celle agli ioni di sodio, consentendo quindi di soddisfare la domanda di JMEV. A differenza di quanto avvenuto con la Sihao EX10 con celle agli ioni di sodio di Hina, non sono ancora noti i dati tecnici per JMEV nel caso della batteria Farasis. L’aspetto interessante della nuova collaborazione commerciale è che JMEV è una società nella quale il capitale di controllo appartiene dall’estate 2019 al gruppo francese Renault, che all’epoca aveva investito l’equivalente di $144,9 milioni per una quota del 50%.

2 marzo: Ford Motor Co. annuncia la creazione di una divisione che svilupperà la tecnologia di guida automatizzata per i veicoli della casa automobilistica, solo pochi mesi dopo aver chiuso la nota società Argo AI, di cui deteneva il controllo insieme a Volkswagen; con l’estinta Argo AI la nuova unità chiamata Latitude AI condividerà la sede (Pittsburgh). La consociata Ford inizialmente si concentrerà sullo sviluppo di un sistema hand-free per i modelli Ford di futura generazione, sulla scia degli attuali sistemi già disponibili Blue Cruise. Quando Argo AI è stata chiusa i manager avevano detto che continuare sulla strada della piena automazione di Livello SAE 4-5 avrebbe richiesto almeno altri cinque anni e miliardi di dollari in più di investimenti. Invece la casa di Dearborn si concentrerà sui sistemi ADAS L2+ ed L3. Ford ha assunto circa 550 dei vecchi dipendenti Argo AI per continuare a lavorare sulla tecnologia ADAS per la casa auto, in aree quali l’apprendimento automatico e la robotica, la mappatura e le piattaforme cloud. Nell’annunciare la creazione di Latitude, Ford ha affermato che l’iniziativa ha sostenuto il suo “cambiamento strategico” per concentrarsi sull’autonomia di Livello SAE 2 e Livello 3 per i modelli passeggeri. Latitude sarà guidata da Sammy Omari, direttore esecutivo delle tecnologie ADAS di Ford.

2 marzo : la prevista collaborazione tra i gruppi Renault e Geely per razionalizzare ricerca e sviluppo sui motori termici acquisisce un partner di rilievo con il colosso petrolifero Saudi Aramco che firma una lettera d’intenti per acquisire una quota nella nuova joint venture, ancora priva di un nome definitivo. L’agenzia Reuters aveva già riferito a gennaio che i sauditi fossero coinvolti in discussioni per una partecipazione fino al 20% sulla società; la nota ufficiale non ha chiarito le quote esatte dei partner auto, salvo dire che saranno paritarie. L’aspetto già noto della collaborazione è che costituisce un buon investimento per i partecipanti, tagliando i costi di sviluppo su motori a benzina e sistemi ibridi più efficienti in un momento in cui l’industria automobilistica deve attrezzarsi, Renault e Geely incluse, per la transizione ad alta intensità di capitale verso veicoli puramente elettrici, obiettivo per cui Renault creerà una società ad hoc. La nuova società avrebbe una capacità produttiva annua di oltre 5 milioni di motori a combustione interna, ibridi e ibridi plug-in e trasmissioni l’anno, afferma la nota ufficiale. Questa partnership con Aramco consentirà di portare al livello superiore l’attività dei gruppi motopropulsori che sviluppiamo con Geely Group. Le darà un grande vantaggio nella corsa alla tecnologia termica a bassissime emissioni, ha dichiarato Luca de Meo, CEO di Renault. E come ha confermato il manager italiano, l’ingresso di Aramco porta sul tavolo anche un know-how nei campi dei combustibili sintetici, o e-fuel, e dell’idrogeno. L’anno scorso Aramco aveva confermato una partnership simile col gruppo coreano Hyundai per studiare carburanti innoativi utilizzabili nei motori per ridurre le emissioni di CO2. Per Geely l’accordo con Renault estende il suo modello di costruzione di partnership per espandersi oltre la Cina. Geely aveva precedentemente annunciato un accordo di sviluppo di motori a benzina ibridi con Mercedes-Benz, gruppo in cui il fondatore Li Fushu detiene una rilevante partecipazione.

Credito foto di apertura: ufficio stampa Ford Motor Co.