MATERIE PRIME

Giro di vite sul litio estratto illegalmente a Yichun

La domanda quasi inarrestabile del metallo bianco nel primo mercato globale delle batterie per veicoli elettrici ha attirato anche i furbi: Pechino ne ha bloccato l’attività per esigere il rispetto delle norme su ambiente e sicurezza

Fino allo scorso autunno, con il picco a novembre 2022, l’esplosione del prezzi del litio, che hanno riguardato soprattutto il primo utilizzatore, la Cina che domina la manifattura globale di batterie per i veicoli elettrici, ha creato scompensi epocali nella catena della fornitura e messo fine alla decennale discesa dei prezzi delle celle.

La caccia alla domanda ha fatto perfino sì che siano stati messi in crisi contratti di settori che niente hanno a che fare con l’auto elettrica.

Ma di fronte a produttori di batterie disperati disposti a pagare qualunque prezzo, è successo per alcune settimane che fornitori abbiano preferito dirottare materia prima magari destinata alla ceramica o ad altri settori a raffinatori che dovevano consegnare le quantità prestabilite a industrie chimiche che producono il materiale usato nelle celle, sotto forma di idrossido o carbonato.

Due anni di aumento dei prezzi del litio hanno anche attirato imprenditori con pochi scrupoli desiderosi di un rapido profitto per estrarre, lavorare e commerciare illegalmente il metallo bianco. Ma Pechino da tempo aveva iniziato ad accendere un faro su queste attività per reprimere l’attività mineraria illegale.

E così la settimana scorsa ha inviato un folto team a indagare sull’industria locale a Yichun, una città ricca di litio nella provincia di Jiangxi nella Cina meridionale, che è considerata l’eldorado nazionale per questa materia prima.

Un metallo che peraltro è di qualità molto meno elevata di quanto non si ottenga dalle salamoie nel triangolo del litio in Sudamerica o dallo spodumene estratto nel Far West dell’Australia, poiché nella regione cinese il litio proviene da minerale di lepidolite.

Venerdì scorso il governo di Yichun ha dovuto quindi rilasciare una dichiarazione in cui promette di reprimere l’estrazione e il commercio illegali di quei minerali diventati così interessanti negli ultimi mesi.

Gli impianti di lavorazione del litio nelle miniere della città hanno dovuto sospendere le operazioni a causa dell’indagine, hanno detto le fonti delle testate finanziarie (in particolare Yicai) che hanno svelato il blocco all’attività.

Continuano regolarmente invece le attività di raffinazione, che utilizzano materia prima anche, in molti casi, estera. Come la fabbrica Ma Hong, visibile nella foto di apertura, aperta dal 2012 a Xinyu City, sempre nella provincia dello Jiangxi e che si affida a minerale di provenienza australiana.

La sospensione della produzione non avrà un impatto sostanziale sul mercato del litio a breve termine a causa dell’abbondante inventario di minatori locali, hanno detto alcuni analisti di società finanziarie cinesi. Il rischio potrebbe esserci se questa interruzione delle forniture da Yichun si dovesse trascinare a lungo.

Nel 2021, la città aveva prodotto 120.000 tonnellate di carbonato di litio, pari a circa il 25% della produzione di litio della Cina. A livello globale la produzione di Yichun corrisponde ad una quota compresa tra l’8% e il 135 di tutta l’attuale offerta globale di litio, secondo l’agenzia Bloomberg.

In una fase di raffeddamento dei prezzi, a cui hanno concorso a vario livello da un lato l’espandersi dell’offerta del minerale e dall’altro il rallentamento della crescita delle quote di vendita di auto elettriche (con lo scadere di incentivi in molti mercati una parte di domanda naturale del 2023 è stata anticipata a fine 2022) un caso come la stretta sul mancato rispetto delle normative ambientali e di sicurezza alimenta una possibile incertezza e volatilità su questa materia prima.

Se dovesse protrarsi e limitare l’offerta per la catena della fornitura delle batterie potrebbe quindi riproporsi un’altra fiammata sui prezzi, e non essere mitigata a sufficienza dalla contemporanea e ormai apparentemente stabile discesa di un altro minerale costoso: il cobalto.

I prezzi del carbonato di litio espressi in yuan (credito grafico: Reuters; fonte dati: Fastmarkets)

Come suggerisce il grafico relativo ai prezzi dell’agenzia Reuters, la tendenza recente seppure su un plateau elevato è alla discesa, accelerata anche da recenti mosse di mercato di protagonisti delle batterie come CATL che per stringere contratti a lungo termine con alcuni clienti promettono un livello medio di prezzo del litio ben distante dall’attuale.

Le principali aziende cinesi che fanno parte della lunga catena di approvvigionamento del litio hanno da diverso tempo impianti a Yichun, come è il caso del gruppo estrattivo Ganfeng Lithium Group Co. ad esempio.

Ma investimenti e accordi commerciali da tempo hanno portato alla presenza locale anche gli stessi produttori di celle: come il leader globale Contemporary Amperex Technology Ltd., la sua rivale principale BYD Co. Ltd. e anche rivali in crescita come Gotion High-Tech e Sunwoda.

Credito foto di apertura: ufficio stampa Ganfeng Lithium