Renault conferma la profonda revisione della sua alleanza con Nissan
Oggi il gruppo francese dichiara ufficialmente che le trattative col maggior partner giapponese hanno trovato un riequilibrio dei poteri; un riassetto rivoluzionato che sarà sottoposto ora ai due Consigli di Amministrazione
Mesi di complesse trattative all’interno dell’Alleanza franco-giapponese sembravano destinati a sbocciare ai primi di febbraio, ma Renault ha anticipato a oggi la definizione di una bozza di progetto che dovrebbe rivedere la collaborazione col costruttore giapponese che è stata il fiore all’occhiello della ormai distante era su cui si stagliava la figura di Carlos Ghosn.
Nella propria nota stampa il gruppo della losanga ha confermato di puntare a una attuazione di “governance equilibrata e partecipazioni incrociate per favorire l’accelerazione degli incrementi di efficienza operativa”.
Adesso sappiamo anche i primi dettagli che dovrebbero dare concretezza a questo riequilibrio. Renault conferma che ridurrà la sua partecipazione nel capitale di Nissan al 15% scendendo dal 43,4% attuale.
I due gruppi manterrebbero al termine del processo una partecipazione incrociata del 15%, con un impegno di lock-up e un obbligo di massimale delle partecipazioni. “Sarebbero entrambe in grado di esercitare liberamente i diritti di voto connessi alla partecipazione diretta del 15%, con un tetto massimo del 15%”, ha spiegato la nota.
Come primo passo, Renault concederà il diritto di voto al suo partner giapponese trasferendo il 28,4% delle restanti azioni Nissan a un trust francese, “in cui i diritti di voto sarebbero “neutralizzati” per la maggior parte delle decisioni, ma in cui i diritti economici (dividendi e proventi dalla vendita delle azioni) andrebbero sempre interamente a vantaggio del gruppo Renault fino alla vendita delle azioni stesse”.
In una seconda fase, la vendita di queste azioni avverrebbe solo se “le condizioni economiche sono ragionevoli per Renault, nel quadro di un processo organizzato e ordinato”: si tratta quindi di non vendere quelle azioni con uno sconto.
Senza specificare l’importo dell’impegno, Renault ha anche confermato oggi che il suo maggior partner giapponese (oltre a Mitsubishi) investirà in Ampere, la futura azienda tutta concentrata elettrico e software che sarà lanciata quest’anno da Renault, “con l’obiettivo di diventare un azionista strategico“. Da definire le collaborazioni dettagliate attorno a quei settore decisivi per le future sorti dei partner, ma il nuovo progetto appare mettere la parola fine a ogni idea di fusione.
Senza esporre ulteriori dettagli, il produttore transalpino evoca l’imminente lancio di progetti operativi che riguarderanno l’America Latina, l’India e l’Europa e si svilupperanno lungo tre dimensioni: “mercati, veicoli e tecnologie”.
Massimizzare la creazione di valore, pertanto sulla scia di quella bussola che fin dai suoi esordi al timone Luca de Meo aveva indicato come alternativa decisiva per la sopravvivenza a quella dei grandi volumi inseguita dal suo predecessore.
Gli accordi sono in fase di finalizzazione e la transazione rimane soggetta all’approvazione dei consigli di amministrazione di Renault e Nissan. “I membri dell’alleanza intendono fare un annuncio subito dopo l’approvazione da parte dei consigli di amministrazione”, ha aggiunto la dichiarazione. Secondo diverse fonti, la formalizzazione di questo progetto è prevista per lunedì 6 febbraio.
Questa revisione è importante per l’Alleanza: dagli albori della loro unione nel 1999, Renault e Nissan hanno vissuto momenti positivi ma anche gravi crisi di fiducia. Le tensioni tra i due gruppi, legate all’originario squilibrio delle loro partecipazioni incrociate, avevano raggiunto il culmine dopo la spettacolare caduta del comune leader Carlos Ghosn, arrestato a fine 2018 in Giappone con l’accusa di appropriazione indebita finanziaria e rifugiatosi nel natio Libano un anno dopo.