ECONOMIA CIRCOLARE

Monitoraggio a 360° sul litio di Rock Tech con Fraunhofer e Circulor

Rock Tech Lithium punta a diventare il primo fornitore “a circuito chiuso” del sempre più prezioso metallo: i partner sono indispensabili alla trasparenza della catena della fornitura, dall’estrazione dello spodumene in Canada al riciclo

L’azienda canadese Rock Tech Lithium, che entra in Europa con due poli produttivi in Germania e in Romania che forniranno il sempre più ambito idrossido di litio, ha annunciato che collaborerà con il Fraunhofer UMSICHT, una delle divisioni del grande consorzio tedesco di ricerca applicata, e con la società specializzata nel monitoraggio della catena di approvvigionamento Circulor.

Rock Tech Lithium ha rivelato recentemente che della fabbrica europea di idrossido di litio in via di realizzazione a Guben, in quel Brandeburgo in cui ha trovato posto anche Tesla, punta a farne la prima attiva nel settore a raggiungere la neutralità delle emissioni clima-alternati considerata nel ciclo di vita completo del materiale, sia per quanto riguarda lo stesso litio che i preziosi sottoprodotti.

A partire dal 2024, la società finanziata tra l’altro la società finanziata dai miliardari Peter Thiel, Christian Angermayer e Alan Howard, intende puntare per la fabbrica tedesca a una capacità di produzione di 24.000 tonnellate l’anno. Ciò, secondo la società, equivale al volume necessario per equipaggiare in media circa 500.000 auto elettriche.

Insieme a Fraunhofer e Circulor, accumunati entrambi una consolidata attenzione alla sostenibilità e alla catena della fornitura responsabile, la collaborazione consentirà a Rock Tech di dare un contributo significativo a una visione complessiva dell’impronta ecologica delle auto elettriche dallo spodumene estratto dalla roccia canadese nel proprio progetto minerario a Georgia Lake fino alle celle che finiranno negli impianti di riciclo.

In prospettiva futura l’azienda diretta da Markus Brügmann mira anche a riciclare il litio contenuto nelle celle che saranno arrivate a fine vita utile, chiudendo il loop relativo a lavorazioni a monte e a valle della fase di utilizzo e garantendo un accesso sostenibile alla materia prima. Un tipo di interesse che non è solo sostenibilità ambientale ma anche sostenibilità economica, aggiungiamo, visto il super-ciclo dei prezzi dei mercati globali delle materie prime che hanno a che fare con le batterie e non.

Basandosi sul lavoro e il know-how affinato da Fraunhofer e da Circulor, Rock Tech creerà anche un passaporto per il suo prodotto, in tal modo anticipando l’imminente Direttiva sulle batterie recentemente approvata dal Parlamento dell’Unione Europea, che mira a garantire che le batterie siano sostenibili durante tutto il loro ciclo di vita e che la provenienza di materie prime appartenga a attività estrattive che non mettano a repentaglio sicurezza, salute e dignità di chi vi prende parte.

Fraunhofer supporterà Rock Tech tenendo rigorosa traccia di tutti i flussi di materiali ed energia e calcolando la valutazione del ciclo di vita dei processi lungo l’intera catena del valore. Questo inizia con la materia prima stessa e termina con la consegna dell’idrossido di litio ad elevata purezza necessario alle batterie, di una qualità molto superiore al litio che occorre invece ad altri settori che lo utilizzano, quale l’industria della ceramica. Sulla base dei dati ottenuti, Rock Tech intende ottimizzare ulteriormente il processo produttivo già in fase di progettazione, in modo da ridurre il più possibile il fabbisogno energetico.

La dottoressa Ilka Gehrke, a capo del dipartimento Ambiente e utilizzo delle Risorse dell’Istituto Fraunhofer ha precisato nella nota diffusa dall’istituto tedesco: “l’ampia raccolta e analisi dei dati non solo consente a Rock Tech di progettare la produzione di idrossido di litio in modo più sostenibile, ma li supporta anche nell’attuazione delle successive ottimizzazioni di processo nel modo più energetico ed ecologico possibile”.

Il Fraunhofer e il suo organico che supera 30.000 persone, è specializzato tra l’altro nei settori dei sistemi energetici climaticamente neutri, dei processi efficienti sotto il profilo delle risorse e dei prodotti circolari, fornendo un contributo concreto al raggiungimento dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Presso l’istituto di ricerca di Oberhausen vengono sviluppate tecnologie, prodotti e servizi innovativi per l’economia circolare implementabili su scala industriale.

Circulor, che ha nel proprio portafoglio clienti società come Boeing, Jaguar Land Rover, Polestar e Volvo Cars, fornisce a Rock Tech la tracciabilità del litio dalla fonte della materia prima all’impianto tedesco di idrossido di litio. L’azienda traccia in modo permanente le materie prime in tempo reale utilizzando una soluzione software anche quando cambiano stato fisico, come nel caso del litio. Circulor offre inoltre la tracciabilità delle emissioni di CO₂ generate nella filiera, consentendo a Rock Tech di analizzarle e gestirle in ogni fase del processo di consegna.

Douglas Johnson-Poensgen, CEO e fondatore di Circulor, ha detto riguardo agli effetti della collaborazione: “consentirà a Rock Tech di immettere sul mercato il litio con un’origine chiaramente tracciabile e informazioni chiare sulle emissioni di CO₂ generate. Con l’industria automobilistica che si sta già preparando per la Direttiva sulle batterie dell’UE e le normative sui passaporti delle batterie, coloro che possono dimostrare tali pratiche sostenibili hanno un chiaro vantaggio”.

La fornitura digitalizzata e trasparente dei flussi di materiale ed energia è un prerequisito per il ritrattamento economico delle batterie. L’obiettivo di Rock Tech Lithium è diventare il primo fornitore a circuito chiuso di idrossido di litio. Attualmente, solo l’1% del litio viene riciclato dalle batterie. L’azienda tedesco-canadese mira a utilizzare il 50% di materiali riciclati dalle batterie esaurite nella produzione di idrossido di litio per batterie entro il 2030 al più tardi.

Credito foto di apertura: ufficio stampa Fraunhofer