Volvo Cars e Northvolt scelgono Göteborg per la seconda «Gigafactory»
Il gruppo auto e il produttore di celle per veicoli elettrici puntano senza esitazioni sulla soluzione svedese, che offre maggiori garanzie di accorciare la filiera e minimizzare l’impatto complessivo della produzione di batterie
Dopo una pietra miliare nella storia industriale di Northvolt dello scorso fine dicembre con l’avvio della produzione di serie nella fabbrica di Skellefteå ai confini del Circolo Polare Artico, per la società scandinava lanciata dagli ex-Tesla Peter Carlsson e Paolo Cerruti anche il 2022 si presenta denso di momenti da ricordare.
A giugno 2021 l’azienda, che ormai cresce talmente in fretta da apparire fuori luogo chiamarla ancora startup, aveva ufficializzato l’avvio di un partenariato con Volvo Cars, destinato a fare molta strada in comune, così come quelli con altre case di veicoli passeggeri e veicoli commerciali, a iniziare da Volkswagen e Traton.
Stamattina Volvo Cars e Northvolt hanno reso pubblico che è stata scelta la città svedese di Göteborg per realizzare un nuovo impianto di produzione di batterie che entrerà in funzione nel 2025, creando un organico di 3.000 persone.
La joint venture ha chiamato Adrian Clarke alla guida: si tratta di un altro manager ex-Tesla che, insieme alla sua azienda, andrà a fare compagnia in questa zona al centro di ricerca e sviluppo annunciato a dicembre da entrambe le aziende nell’ambito di un investimento di circa 30 miliardi di corone svedesi (circa $3,3 miliardi) e che aprirà i battenti già nel corso di quest’anno.
La posizione dell’impianto, che sarà costruito a Torslanda, vicino a Göteborg, offre vantaggi in termini di accesso diretto alla più grande fabbrica di Volvo Cars, accesso alle infrastrutture, nonché un buon approvvigionamento di energia rinnovabile (oggi di origine prevalentemente idroelettrica, ma con un crescente contributo dell’eolico) e a competenze professionali specifiche, oltre alla vicinanza ai centri di ricerca e sviluppo dei singoli partner.
La costruzione dell’impianto inizierà nel 2023 e a regime produrrà celle per batterie di ultima generazione, sviluppate specificamente per spingere la futura gamma alimentata solo dall’elettricità dei marchi Volvo e Polestar. L’impianto avrà una potenziale capacità produttiva annua di celle fino a 50 GWh, grazie alla quale secondo i partner si potranno equipaggiare in media circa mezzo milione di veicoli passeggeri l’anno.
Questo obiettivo quasi raddoppierà la capacità di produzione di celle svedese, considerato che Skellefteå è destinata ad arrivare a 60 GWh: dovrebbe essere un totale adeguato a mantenere il primato scandinavo rispetto alla nascente industria norvegese delle batterie, con Freyr, Morrow ed altre startup in arrivo che per ora non prevedono di superare nel cumulato i 100 GWh di capacità.
La nuova Gigafactory di Torslanda e lo stretto legame con Northvolt rafforzeranno in modo significativo la strategia di elettrificazione di Volvo Cars, che come noto ha deciso di voler produrre e vendere solo auto al 100% elettriche entro il 2030.
“La collaborazione con Northvolt per le celle delle batterie è fondamentale per realizzare il nostro obiettivo strategico di elettrificazione”, ha confermato il CEO uscente Håkan Samuelsson, l’uomo che per primo ha spinto Volvo Cars in questa direzione. “Siamo intenzionati a diventare leader nel segmento delle automobili elettriche di fascia alta e a vendere solo vetture al 100% elettriche entro il 2030”.
“La realizzazione di questa Gigafactory a Göteborg è una mossa decisiva, sia per continuare la trasformazione di uno dei distretti automobilistici più dinamici al mondo, sia per affermarci come il principale fornitore globale di batterie sostenibili”, ha replicato al collega Volvo il co-fondatore e CEO Northvolt Carlsson.
La produzione di batterie per i modelli a trazione al 100% elettrica di Volvo Cars e Polestar costituisce oggi la parte più rilevante delle emissioni di carbonio nel ciclo di vita complessivo (per gli addetti ai lavori: LCA) di ogni vettura.
Operando insieme a Northvolt e accorciando la filiera producendole come nel caso di Göteborg in prossimità degli stabilimenti auto in Europa, Volvo Cars e Polestar potranno ridurre significativamente gli impatti ambientali attribuibili alla catena della fornitura e alla produzione delle batterie per i loro prossimi modelli.
Come dire che in futuro ci si potrà aspettare che sempre più fornitori, ad esempio di materie prime, di precursori dei catodi, di separatori, tenderanno a spostarsi più vicino alle Gigafactory per contribuire a ridurre l’impatto nella filiera.
“Il nostro nuovo stabilimento per la produzione di batterie favorirà il raggiungimento del nostro obiettivo di avere una filiera completamente neutrale dal punto di vista climatico e garantirà un approvvigionamento di batterie di alta qualità per gli anni a venire”, ha dichiarato nella nota stampa Javier Varela, responsabile della divisione engineering e delle attività operative Volvo Cars.
“Grazie alla nostra partnership con Northvolt, potremo anche beneficiare di una catena del valore delle batterie completa, dalla materia prima all’auto finita, assicurando un’integrazione ottimale nelle nostre vetture”.