Le vendite 2021 di modelli con la presa ripropongono BMW leader premium
Per la prima volta dal 2015 la casa di Monaco torna prima davanti a Mercedes-Benz e Audi, dribblando la crisi della fornitura di chip e tenendosi a distanza dal rischio di risentire della crescita costante della produzione Tesla
BMW ha superato Mercedes-Benz come leader nel segmento premium globale e nel 2021 il gruppo ha registrato anche una crescita delle vendite su base annua dell’8,4%, con un totale di 2.521.525 BMW, Mini e Rolls-Royce consegnate ai clienti in tutto il mondo.
Le vendite della singola marca bavarese hanno inoltre raggiunto il nuovo massimo storico di 2.213.795 unità (+9,1%) lo scorso anno, mentre i concorrenti premium Mercedes-Benz Cars hanno raggiunto un totale di 2.093.476 immatricolazioni (il 5% meno dell’anno precedente) e Audi 1.680.512 veicoli. Ma BMW è stata davanti anche in termini di vendite di modelli elettrificati.
L’ex-Daimler è arrivata, compresi furgoni e la marca Smart, a 99.301 elettriche pure in totale e a 48.936 BEV con la stella a tre punte, o se preferite della gamma EQ. Audi da parte sua ha venduto 81.894 auto e SUV al 100% elettrici nel 2021. Per ciascuna casa un incremento significativo rispetto al passato, ma non abbastanza da superare BMW Group che ha consegnato 103.855 veicoli completamente elettrici nel 2021, una crescita delle vendite del 133,8% rispetto all’anno precedente.
Nel 2021 anche le vendite di BMW ibride plug-in sono aumentate a un totale di 224.461 PHEV, ma la crescita è stata più lenta: a Monaco malgrado crisi sanitaria e crisi della logistica sono stati in grado di sfornare 328.316 tra BEV e PHEV, il che corrisponde a un aumento del 70,4% rispetto al 2020. L’anno precedente BMW aveva immatricolato 192.646 veicoli elettrificati, senza all’epoca distinguere in modo specifico le statistiche dei due tipi di alimentazione.
L’IX3 costruito in Cina lanciato a fine 2020 ha venduto 37.939 unità in tutto il mondo, circa uno ogni dieci nella propria gamma. Un cliente su tre della Mini a 3 porte ha optato per la Cooper SE al 100% elettrica, con 34.851 vendite del modello. E anche l’I3 è stato in grado di crescere nel suo nono anno di vita del 5,4% a 28.216 pezzi, nonostante si tratti ormai di un tutt’altro che una novità. 2.849 invece le primissime immatricolazioni di I4 e IX registrate.
La divisione Mercedes-Benz Passenger Cars ha concluso il 2021 con un totale di 227.458 auto elettriche pure ed ibride plug-in immatricolate: il 69,3% in più rispetto all’anno precedente. La maggior parte dei modelli erano ibridi ricaricabili, mentre del totale di 99.301 elettriche pure vendute, 48.936 erano BEV Mercedes-EQ, con una crescita su base annua del 154,8%. La quota complessiva delle vendite di auto elettrificate di Stoccarda è stata di circa il 9,5%, da confrontare con quella 2020 del 7,4%.
La casa sembra peraltro sottolineare che la quota PHEV non sia destinata a rimanere a lungo prevalente: per l’ammiraglia elettrica EQS ha già ricevuto 16.370 ordini e le consegne nei due maggiori mercati (Stati Uniti e Cina) non si sono ancora fatte sentire sui totali 2021.
Un movimento della gamma che dovrebbe consentire di migliorare ancora gli obiettivi sulle emissioni, che peraltro in Europa Mercedes-Benz ritiene di avere già raggiunto con la flotta attuale. Per il 2022 la società prevede ulteriori tagli ai valori di CO2 grazie alle dinamiche dei lanci previsti, cominciando con EQE.
Restando al terzo posto nella sfida perenne tra marche premium tedesche, Audi ha confermato di aver venduto circa 1,68 milioni di auto nel 2021, lo 0,7% in meno rispetto al 2020: nella sola Cina ne sono state vendute circa 700.000 (il 3,6% in meno): dopo numeri da record nella prima metà dell’anno, le vendite nella seconda metà sono state rallentate specie nell’ultimo trimestre dai colli di bottiglia della supply chain, specie sui semiconduttori, ha spiegato la casa di Ingolstadt. In Europa, Audi è stata appena al di sotto del livello dell’anno precedente con 617.000 vetture, mentre ha venduto 196.000 auto negli Stati Uniti, con un aumento del 5% su base annua.
Positivo il settore che si muove in tutto o in parte grazie alle batterie: la casa degli anelli ha venduto 81.894 veicoli full electric nel 2021 con una crescita del 57,5%, primi effetti di una espansione del portafoglio di modelli a zero emissioni locali che arriverà a 20 entro il 2025 e a lanci solo di BEV a partire dal 2026. Audi nella sua comunicazione istituzionale non affronta più specificamente le vendite di ibridi plug-in.
Peraltro questi dati sono disponibili: ad esempio facendo riferimento a quelli UNRAE per l’Italia nel 2021 ci sono state 541 immatricolazioni di Q4 E-Tron e 399 di E-Tron, rispetto a cifre molto più generose per ibride ricaricabili come la Q3 (2.090 unità), la A3 (1.367) e la Q5 (908). Nei conti finali della flotta Audi relativi alle emissioni di CO2 insomma ci si può aspettare che anche le PHEV abbiano il loro peso.
Anche considerando le vendite di PHEV, Audi dovrà rapidamente superare la crisi dei chip, se nel corso del 2022 non vorrà farsi superare tra le case premium da Tesla, che nell’ultimo trimestre dello scorso anno per numeri si è già molto avvicinata alla casa tedesca. Insomma anche nel segmento premium che appariva fino a poco tempo fa una nicchia sicura e confortevole, l’attivismo delle nuove arrivate è sinonimo di sorprese.
E non ci si limita nemmeno più alla sola Tesla: Polestar, creata da Volvo Cars e Geely, malgrado una gamma ancora limitata e la presenza su pochi mercati ha raggiunto il suo target 2021 di vendite di 29.000 unità, una crescita del 185% su base annua.
E del resto l’ondata si vede anche in marchi super-sportivi, come Porsche: è cresciuta dell’11% al livello record di 301.915 veicoli immatricolati globalmente, ma dopo Macan e Cayenne si alza la quota Taycan a ben 41.296 unità, più del doppio rispetto al 2020. In Europa, dove Porsche è stata in grado di vendere un totale di 86.160 veicoli, quasi il 40% delle scelte della clientela sono state su modelli elettrificatI: ovvero un PHEV o Taycan.