Mercedes-Benz scavalca Tesla sulla guida di Livello SAE 3
Il Drive Pilot approvato dal regolatore tedesco sarà disponibile a inizio 2022: così Mercedes-Benz è la prima casa automobilistica a ricevere l’approvazione per la vendita di veicoli che guidano in autonomia condizionale
Nel futuro prossimo, quello dietro l’angolo, non tra dieci o più anni, chi è seduto al posto di guida di una Classe S o una elettrica EQS potrà guardare Netflix o controllare le proprie mail mentre i software e sensori di bordo avranno in mano il controllo. E, dettaglio non di poco conto, l’azienda di Stoccarda sarà responsabile di quanto dovesse avvenire durante le fasi in cui la gestione della guida sarà autonoma invece che umana.
Mercedes-Benz è il primo produttore al mondo ad aver ricevuto l’approvazione per la guida altamente automatizzata di livello 3. L’approvazione dell’agenzia federale KBA (Kraftfahrt-Bundesamt) è inizialmente valida solo per la Germania, a cui seguiranno altri mercati.
La normativa federale sull’automazione avanzata nella guida ha aperto all’attivazione dei sistemi Mercedes-Benz e delle altre case a inizio 2021, sulla base della legge tedesca Road Traffic Act (StVG) rivolta ai sistemi di guida di Livello SAE 3, noto anche come automazione condizionale, che ha reso la Germania il primo paese a normare le iniziative di settore posando una base legale per l’uso di tali dispositivi e software.
In quello stesso anno la concorrente premium Audi aveva in effetti presentato per la prima volta un modello commerciale (A8) per il quale l’allora amministratore delegato Rupert Stadler vantava la presenza di una dotazione hardware e software di Livello SAE 3, inclusi i sosfisticati LiDAR, i sensori laser che fanno venire l’orticaria a Elon Musk che punta invece a sistemi basati sulla sola computer vision.
Tuttavia, i clienti delle ammiraglie non avevano mai potuto accendere i sistemi perché non erano seguite alla legge normative precise e dettagliate, tanto che per il face-lift della A8 Audi non aveva più accennato alle funzionalità di guida di Livello 3.
Il sistema denominato Drive Pilot potrà essere attivato su idonei tratti autostradali (attualmente 13.191 chilometri in tutta la Germania) premendo un pulsante sul volante. Inizialmente l’uso sarà consentito legalmente solo fino a una velocità di 60 km/h, anche laddove fossero tecnicamente gestibili dal sistema velocità superiori. Con queste premesse l’applicazione più importante sarà rinfrancare il conducente negli ingorghi di circonvallazioni o tangenziali.
Quando il Drive Pilot è inserito il veicolo sterza, frena e accelera da solo e le persone possono distogliere permanentemente la loro attenzione dalla situazione del traffico. Durante questo periodo sono possibili attività come leggere il giornale o mangiare ma non, ad esempio, sonnecchiare.
Questo perché il conducente deve essere in grado di prendere immediatamente il volante quando il sistema si spegne, ad esempio perché la velocità del traffico sta aumentando di nuovo, oppure a seguito di un breve preavviso in caso di pericolo, che è il motivo per cui il Livello SAE 3 viene anche definito automazione condizionale: il computer Mercedes-Benz (o di altre case) e l’uomo si alternano in base allo scenario.
Il gruppo rivale Stellantis poche ore fa nel corso dell’evento Software Day ha dato conferma che avrà disponibili sistemi di guida autonoma di Livello SAE 3 sui propri veicoli, ha rivelato Joachim Langenwalter (responsabile di settore della società euro-americana) ma non sarà pronto fino al 2024. Questi sistemi sono sviluppati insieme a BMW, che porterà invece sul mercato la prossima generazione Serie 7 nel 2022, non abbastanza presto per precedere la rivale premium sveva.
Appare decisamente ironico che la marca della stella a tre punte, di fatto sinonimo di auto dal 19° secolo, abbia superato in velocità di implementazione di un sistema innovativo non solo rivali storiche ma la casa ormai sinonimo di auto elettrica del 21° secolo: ovviamente Tesla.
Ma il celebre Autopilot, inclusa la controversa funzionalità Full Self Driving, non raggiungono il Livello 3 della tassonomia SAE: perché la casa di Elon Musk nei suoi disclaimer non concede di distrarsi a chi è seduto al volante, perché a lui è attribuito il controllo finale nella guida, così come la responsabilità legale.
E almeno in teoria il guidatore Tesla ancora non può staccare entrambe le mani dal volante come invece consente di fare legalmente non solo il Drive Pilot Mercedes-Benz, ma ancora da prima (2017) il Super Cruise già installato in alcuni modelli General Motors e disponibile solo in Nord America.
Rispetto al sistema della casa di Detroit il Drive Pilot darà alla clientela la possibilità di fare altre attività quando sarà è inserito: se lo stesso facesse un automobilista americano al volante di un modello fornito di Super Cruise, il monitoraggio lo rileverebbe e sarebbe immediatamente oggetto di avvisi sonori e sullo schermo che gli intimerebbero di tenere lo sguardo sulla strada cessando di guardare altrove, sullo smartphone o un quotidiano.
Al Livello SAE 4 come noto il veicolo sarà in grado di guidare in modo completamente indipendente e in futuro anche senza occupanti viventi a bordo, come prevede chiunque abbia un business plan che riguarda la commercializzazione di robotaxi, da Waymo a Cruise.
Tuttavia anche il Livello SAE 4 dovrà contare su limiti geografici predefiniti, ad esempio dove le strade o regioni sono mappate capillarmente oppure con condizioni meteorologiche favorevoli. La guida autonoma del tutto indipendente da questi parametri sarà un giorno eventualmente terreno di dispiegamento della tecnologia di Livello SAE 5.