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Dodge dal 2024 punterà tutto su «muscoli elettrici»

Nel 2022 apparirà un concept Dodge al 100% elettrico che dovrà accontentare il pubblico delle muscle car nostalgico dei V8 Hemi di Charger e Challenger, fuori produzione dal 2024

Lo scorso luglio durante l’evento Stellantis che aveva presentato la strategia sui veicoli elettrici del gruppo diretto da Carlos Tavares, la marca americana Dodge aveva annunciato la propria intenzione di produrre il suo primo veicolo al 100% elettrico nel 2024.

Durante lo Stellantis EV Day l’amministratore delegato di questo marchio, Tim Kuniskis, aveva anche dichiarato che Dodge non avrebbe venduto auto elettriche, ma piuttosto EMuscle; in pratica giocando sul fatto che, SUV a parte, finora le auto di maggior successo Dodge rientrano nella nicchia delle muscle cars.

Ora Kuniskis ha dato un aggiornamento, rivelando che Dodge cesserà la produzione della sua berlina Charger e della coupé Challenger nel 2024 per far posto ai primi veicoli elettrici di questa casa automobilistica, in questa intervista con la testata Motor Trend. Il lancio della prima muscle car elettrica è collocato nella prima parte del 2022, presentata come concept; sarà seguito da notizie fresche su un veicolo ibrido plug-in e da un terzo veicolo sul quale per ora non ci sono dettagli ulteriori.

Se la scorsa estate Kuniskis non aveva dato particolari sul destino dei veicoli con motore a combustione interna quando nella gamma cominceranno ad aggiungersi i modelli elettrici ora il quadro appare più chiaro: verranno gradualmente eliminati man mano che l’azienda trasferirà le risorse alla produzione di veicoli elettrici, usciranno di produzione entro il 2024, ha detto il manager Stellantis a Motor Trend.

Per i futuri veicoli elettrici Dodge, la scorsa estate è stato deciso il ritorno del semi-dimenticato logo Fratzog, che era stato in passato utilizzato dall’azienda tra il 1962 e il 1976. Rappresenta un deltoide, composto da tre punte di freccia che formano insieme una stella a tre punte. La nuova versione sarà progettata per essere tridimensionale e per risaltare grazie all’illuminazione a LED.

Oltre alle versioni elettriche dei veicoli Charger e Challenger, Dodge prevede anche di produrre pickup elettrici, tra cui un Ram 1500 alimentato a batteria che andrebbe in futuro a contrapporsi al prossimo F-150 Lightning di Ford (per non parlare dei modelli Tesla e Rivian).

I fan americani delle muscle car e anche molti membri dei media sono apparsi accusare il colpo alla notizia che i motori V8 Hemi non usciranno dalle linee di produzione Stellantis ancora a lungo. Per attutire la botta sembra certo che verranno realizzate edizioni finali dei modelli dalla cavalleria generosa che diventeranno facilmente oggetto di interesse dei collezionisti.

Quello che sarà più rimpianto dagli automobilisti che non hanno rimorsi riguardo alle emissioni, sarà certamente il motore Hellcat Hemi, un V8 sovralimentato da 6,2 litri in grado di esprimere tra 702 a 840 cavalli a seconda che sia montato su Dodge Challenger, Charger o il SUV Durango SRT Hellcat, oltre che sulla Jeep Grand Cherokee Trackhawk e la Challenger SRT Demon.

La decisione Stellantis di riportare in vita il marchio Fratzog sembra aver tratto una lezione dal lancio della moto elettrica Livewire per il gruppo Harley Davidson: sebbene abbia già trovato un suo mercato, per gli irriducibili della Harley una moto elettrica che si chiama come una 883 è stato un po’ troppo, il che come noto ha portato il management a proporre una divisione alternativa che si chiama Livewire come il primo modello e non porta più lo stesso logo.

Altri marchi che hanno iniziato a produrre modelli al 100% elettrici hanno già iniziato a trasferire in modo tutto sommato abbastanza indolore marchi commerciali sulle elettriche, ad esempio Porsche propone la Taycan come Turbo e Turbo S anche se l’elettrica non ha ovviamente turbocompressori. Ma negli Stati Uniti questo appare, per ora, troppo indigesto a una fetta consistente di clientela.

Credito foto di apertura: ufficio stampa Stellantis North America