AUTOMAZIONE

La prima auto di Apple debutterà nel 2025 (il suo prototipo, per lo meno)

Il nuovo leader della segretissima divisione dedicata all’Apple Car, Kevin Lynch, starebbe spronando il suo staff a tutta forza verso il traguardo di presentazione del concept di un veicolo esclusivamente a guida autonoma

Oggi Mark Gurman ha firmato un articolo per Bloomberg che indica come “dopo sette anni di false partenze, ritardi e cambi di gestione, Apple Inc. sta andando a tutto gas nello sviluppo di un’auto elettrica. Sotto il suo nuovo leader, il capo del software di Apple Watch Kevin Lynch , il progetto automobilistico non solo sta spingendo forte per annunciare un veicolo entro il 2025, ma punta anche più in alto. L’azienda sta cercando di costruire un veicolo che, senza volante e pedali, non richieda alcun intervento umano.

Una indiscrezione arrivata a una delle testate finanziarie più importanti in assoluto e proposta nel suo titolo originale con un punto interrogativo. Quello che probabilmente si può prendere per buono da questo ennesimo scoop di stagione sull’auto Apple è che dopo l’uscita dal programma di Doug Field che lo guidava dal 2018, quello che era il progetto Titan (e chissà come si chiama ora) è ancora vivo e vegeto.

Ma sembra anche una indiscrezione che non appare troppo casuale, visto che accentua l’aspetto della corsa all’automazione proprio ora: ovvero mentre la più capitalizzata casa auto del globo, Tesla Inc., si dibatte in indagini con agenzie federali competenti sulla sicurezza dalle sigle difficili come NTSB o NHTSA per i problemi ad Autopilot e soprattutto al discusso aggiornamento FSB, il sistema full self driving che anche la casa americana dichiara non essere tale.

Il traguardo della piena automazione per Tesla sembra quindi non essere dietro l’angolo e finora solo Waymo, divisione del colosso Alphabet, pare essersi avvicinata a fare di promesse tecnologiche una minima realtà, mettendo in strada in Arizona robotaxi privi di supervisore umano. Proprio come altri vogliono fare in futuro, ad esempio Motional e Lyft a Las Vegas, oltre a un pugno di agguerrite startup cinesi, in un contesto però in cui sarà difficile per tutti capire quanto davvero avanti siano arrivate.

Secondo Gurman nonostante le risorse e le ambizioni di Tim Cook & C. l’obiettivo di un’auto completamente senza conducente difficilmente sarà raggiunto da Apple entro il 2025. Ma quella cronologia è un fattore e una motivazione per un team come sempre avvolto nel mistero, quando c’è di mezzo la casa di Cupertino.

La scadenza sembra essere in particolare, per Bloomberg, un obiettivo per il momento in cui svelare un prototipo e, sostiene Gurman, rappresenta “l’obiettivo di lancio più fermo che Apple ha posto per la sua auto dal suo primo tentativo di veicolo a metà degli anni 2010.

Tutto questo si adatterebbe bene alla strategia Apple: portare sui mercati globali un cavallo di battaglia che sbaraglia la concorrenza una volta ogni decade o giù di lì: dopo l’iPhone e gli iPad, Apple Watch e AirPods lo stesso sarebbe un veicolo che elimina la fatica di guidare; o forse, dovremmo dire, lo mette in condizioni di fare altre cose mentre è nell’abitacolo che Apple può controllare e vendere.

Se questo appare attraente come prospettiva per Cook e il suo staff molto meno chiaro appare come Apple potrebbe stendere un modello di business: se la rivale Alphabet sembra passare dal ride hailing in confronto o associata alle varie Uber o Didi, e molte startup si stanno concentrando sui servizi di trasporto merci, secondo l’autore dell’articolo la soluzione su cui scommetere nel caso di Apple potrebbe essere il veicolo di proprietà individuale, se non altro perché Apple dai suoi albori punta a vendere i prodotti direttamente ai consumatori e a caro prezzo.

L’auto di Apple potrebbe come nel caso di iPhone o dell’Apple Watch un nuovo caso in cui hardware, software e servizi si incontrano a metà strada: con un mix pericoloso (per la concorrenza) di design del veicolo Apple, software Apple all’interno dell’auto e servizi avanzati come il suo motore di guida autonoma basato sull’intelligenza artificiale e le funzionalità multimediali in auto.

E l’autore ricorda che durante la conference call con investitori ed analisti per la presentazione degli utili avvenuta lo scorso gennaio, alla domanda sulle valutazioni di Apple di nuove categorie di prodotti, l’amministratore delegato Cook ha espresso un parere che appare un indizio sull’ipotetica auto: “il tipo di cose su cui amiamo lavorare sono quelle in cui è necessario che hardware, software e servizi si uniscano. La magia accade a quell’incrocio”.

Credito foto di apertura: Laurenz Heymann on Unsplash