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Tutti d’accordo sulle garanzie minime di durata delle batterie

I produttori di auto elettriche e ibride già dal 2023 potrebbero essere tenuti a fornire garanzie sulla durata delle batterie ai consumatori dei mercati principali

L’Unione Europea, gli Stati Uniti, la Cina ed altri paesi hanno in mente di obbligare i produttori di auto elettriche e ibride ad avere una durata minima di conservazione per le batterie installate sui loro veicoli. Si tratta del risultato concordato in linea di principio al forum mondiale per l’armonizzazione dei regolamenti sui veicoli dell’UNECE, la Commissione Economica per l’Europa delle Nazioni Unite. La bozza di testo per una norma vincolante deve ancora essere formalmente votata dalla sessione che si terrà a marzo 2022.

Dopo l’approvazione, i paesi che sono d’accordo dovranno recepire questo requisito nelle rispettive legislazioni, nazionali o sovra-nazionali nel caso dell’Unione Europea. La norma potrebbe quindi entrare in vigore già nel 2023, ha confermato l’UNECE venerdì scorso a Ginevra in una nota ufficiale.

Per il presidente del gruppo di lavoro su Inquinamento ed Energia André Rijnders, che ha elaborato il documento: “secondo il regolamento proposto, informazioni accurate sullo stato di salute e sulla capacità residua della batteria saranno rese disponibili gratuitamente al proprietario del veicolo. Ciò fornirà informazioni preziose per le transazioni di veicoli elettrici usati/di seconda mano e altri cambiamenti di proprietario del veicolo”.

In base al contenuto della bozza, le case automobilistiche dovrebbero quindi dimostrare che le batterie dei loro veicoli elettrici e ibridi non perdono troppa capacità in periodi di tempo prefissati o dopo percorrenze prestabilite, ovvero meno del 20% di capacità in cinque anni o 100.000 chilometri o meno del 30% in otto anni o 160.000 chilometri.

La garanzia che sta diventando normale per il pacco batterie è ormai relativa ad otto anni o a 160.000 chilometri, ma nel 2020 è avvenuto il lancio di Lexus UX300e, modello che la casa giapponese ha presentato con un milione di chilometri di garanzia sulla batteria.

Se modelli premium come quello non avrebbero bisogno di paletti normativi, questo genere di limitazioni proposto impedirebbe l’uso di batterie di scarsa qualità specialmente in modelli di citycar a basso prezzo, nelle aspettative di chi l’ha proposta.

UNECE è responsabile di numerosi regolamenti che hanno a che fare con la sicurezza e l’automobile: uno degli ultimi campi in cui ha legiferato è stato sul consentire in Europa l’impiego di aggiornamenti software via etere sulle auto (OTA), in precedenza esclusi sul Vecchio Continente.

Si tratterà della prima normativa internazionale di questo tipo che fissa standard minimi alle batterie. In passato vi sono stati esempi di requisiti minimi, ad esempio in Cina, sulla densità delle celle delle batterie, per evitare che sussidi venissero erogati a veicoli con celle a scarsa densità di energia e quindi coprissero un’autonomia eccessivamente ridotta.

Oltre all’Unione Europea, dietro la proposta di garanzie minime sulle batterie ci sono anche USA e Cina, Giappone, Canada, Corea del Sud e Gran Bretagna. Secondo l’ultimo European Electric Car Report, compilato mensilmente dall’esperto dell’automotive Matthias Schmidt, un’auto ogni dieci entrate sul mercato continentale era elettrica pura, come media degli ultimi 12 mesi.

Credito immagine di apertura: ufficio stampa Renault Italia