ECONOMIA CIRCOLARE

La Refactory Renault raddoppia: da Flins a Siviglia

Aumentano le fabbriche Renault che vengono coinvolte in strategie all’insegna dell’economia circolare: entro il 2024 sarà completata la trasformazione del sito andaluso; sarà coinvolto dal riciclo alle batterie second life

Il piccolo diluvio di iniziative corporate che hanno accompagnato a Glasgow lo svolgimento del summit Cop26, a più di un osservatore stanno lasciando il dubbio che ci sia una discrepanza tra realtà e greenwashing. Dopo diversi anni trascorsi coprendo l’attualità della mobilità elettrica in particolare e sostenibile in generale, ci siamo fatti la radicata convinzione che si tratti sempre di fatti concreti ogni volta che un gruppo auto o della manifattura mette mano alle sue fabbriche.

Questo per l’indiscutibile motivo che il capex necessario per trasformare o rivoluzionare un sito produttivo impatta in modo molto netto i conti; pertanto ciascuno di questi investimenti è sinonimo di una direzione strategica chiara.

Così è una conferma particolarmente importante alla svolta del gruppo Renault che, proprio in questo periodo, la casa francese abbia scelto di lanciare un nuovo progetto di Refactory che riguarderà lo stabilimento di Siviglia.

Un atto ufficiale che si è svolto lo scorso 5 novembre alla presenza di Juan Manuel Moreno, il presidente della Regione dell’Andalusia. Se questa notizia vi suona come un Déjà Vu, probabilmente è perché avete già preso nota in passato del fatto che questo non è il primo piano improntata in un’ottica di economia circolare già tracciato da Renault.

Quella che è oggi la casa di Zoe, la fabbrica di Flins nel nord della Francia, è stata prescelta per diventare un centro nevralgico dell’economia circolare del gruppo. La seconda Refactory riunirà per la Spagna le attività di economia circolare fondate sul potenziale valore del veicolo in ogni fase del suo ciclo di vita.

José Vicente de los Mozos, il direttore Industria del gruppo Renault, ha dichiarato nella nota stampa diffusa oggi: “un anno dopo il lancio della Refactory di Flins, questo progetto illustra le forti ambizioni del gruppo a livello di qualità e sostenibilità dei suoi prodotti, per rispondere alle sfide della transizione ecologica ed al tema dei consumi più sostenibili. Grazie alla loro competitività, le nostre sedi di Flins e Siviglia dimostrano, oggi, la loro capacità di inventare un nuovo modello industriale redditizio al servizio di una mobilità più sostenibile”.

Sulla falsariga di quanto previsto per Flins dal novembre 2020, e per trasformare il valore derivante dall’economia circolare in leva di crescita (durante EWays, evento dello scorso giugno, per Flins è stato indicato dai manager del gruppo diretto da Luca de Meo l’obiettivo di generare oltre €1 miliardo di fatturato entro il 2030 con queste attività), anche la Refactory Renault di Siviglia si articolerà in quattro centri di attività, dalla manutenzione al riciclo, per affiancarsi all’intera durata di vita del veicolo.

Il Centro Re-Trofit si occuperà del ricondizionamento dei veicoli usati. Il Centro Re-Energy della riparazione e sviluppo di applicazioni per le batterie di seconda vita nello stoccaggio dell’energia. Al Centro Re-Cycle spetta il riciclo, la gestione delle risorse, la produzione di trasmissioni E-Tech. Infine il Centro Re-Start sarà un centro di formazione e ricerca e sviluppo dedicato all’economia circolare.

La Refactory di Siviglia la cui conversione e sviluppo occuperà il periodo compreso tra il 2022 e il 2024 coprirà una superficie edificata di 5.000 m2 al completamento del progetto. Il Centro Re-Trofit sarà attivo alla fine del prossimo anno, con la capacità di ricondizionare oltre 10.000 veicoli e di riparare fino a 1.000 batterie all’anno entro il 2025.

Questo annuncio rientra nel piano industriale per gli stabilimenti iberici del gruppo francese, presentato lo scorso marzo per il periodo 2021-2024. Il piano comprende l’assegnazione di cinque nuovi modelli e di una nuova famiglia di motori allo stabilimento di Castilla y León. Alla sede di Siviglia sarà affidata la produzione di due nuovi modelli di trasmissioni elettrificate per i veicoli ibridi del gruppo Renault.

Credito foto di apertura: Victor Rodriguez, via ufficio stampa Renault Italia