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Hyundai produrrà elettrico in USA: si parte col SUV GV70 EV

Scelto il marchio premium Genesis per iniziare a produrre veicoli a zero emissioni locali negli Stati Uniti, mercato nel quale la crescita recente dei coreani è stata molto vivace

Negli Stati Uniti il presidente Joe Biden sta spingendo il proprio piano Build Back Better con cui intende aumentare la quota di veicoli elettrici al 50% delle auto di nuova produzione entro il 2030 e al Congresso sta cercando di far passare un disegno di legge che erogherà sussidi soltanto ai veicoli elettrici prodotti negli Stati Uniti a partire dal 2027.

Non solo, ma una parte degli incentivi sarà destinata a mezzi provvisti di batterie prodotte localmente e la parte più controversa è che una quota dovrebbe secondo Washington essere collegata alla provenienza da impianti che hanno una presenza del sindacato auto UAW. Il che favorirebbe le Big3 di Detroit, lasciando fuori gruppi come Volkswagen, Tesla, Toyota, Volvo, e ha suscitato loro reazioni vivaci, così come in Canada e in Messico.

Tra i gruppi auto attivi in America, di recente Hyundai Motor e Kia hanno ottenuto risultati di mercato molto favorevoli. Da gennaio a ottobre 2021 le due marche coreane hanno venduto 1.289.608 unità, con un incremento del 29,3% su base annuale, con un’inerzia che potrebbe portarle a superare le consegne Honda per la prima volta.

A comportarsi particolarmente bene è Genesis: la casa premium coreana finora nota quasi soltanto negli Stati Uniti a ottobre ha venduto 5.300 unità, il massimo da quando ha fatto il suo ingresso in America e cinque volte quanto aveva consegnato rispetto alle 1.054 unità di ottobre 2020. In particolare sono in costante aumento le vendite del GV70, il SUV di medie dimensioni lanciato su quel mercato lo scorso giugno.

Tenendo conto degli aspetti politici sugli incentivi e del gradimento del SUV medio, Hyundai Motor Co. ha deciso di produrre la versione elettrica del Genesis GV70 nel suo stabilimento in Alabama, a Montgomery, a partire dall’inizio del prossimo anno. Pertanto il SUV GV70 EV diventerà il primo modello al 100% elettrico di Hyundai Motor o Kia ad essere prodotto negli USA.

Da notare che il primo modello elettrico a marchio Genesis basato sulla piattaforma coreana E-GMP già sfruttata per Hyundai Ioniq 5 e Kia EV6 non è il GV70 ma invece è il GV60, presentato lo scorso agosto, e che sarà venduto anche in Europa in futuro.

La stampa specializzata coreana ha rivelato che Hyundai Motor ha condiviso il suo piano per la produzione di veicoli elettrici nel suo stabilimento statunitense con il sindacato nazionale durante una riunione del comitato per la sicurezza del lavoro presso lo stabilimento di Asan lo scorso 2 novembre.

A partire dal prossimo anno, si lancerà nel mercato EV degli USA e i principali modelli saranno prodotti nello stabilimento dell’Alabama, a partire dal SUV elettrico GV70. Quindi, altri modelli di veicoli elettrici verranno lanciati uno dopo l’altro nello stabilimento dell’Alabama, prevedibilmente anche il GV60.

Agli analisti la fretta della divisione premium di Hyundai Motor sembra una mossa per penetrare quanto prima nel mercato statunitense dei veicoli elettrici producendo i suoi veicoli localmente. Il mercato statunitense dei veicoli elettrici, che era stato di 360.000 unità nel 2020 con una quota massiccia in mano a Tesla, dovrebbe crescere rapidamente fino a raggiungere i 7,2 milioni di unità nel 2030 e i 12,5 milioni di unità nel 2040.

Ma se passerà il vaglio del Congresso la nuova disciplina per gli incentivi all’acquisto di veicoli elettrici la politica di Hyundai Motor sarebbe comunque a metà dell’opera: i suoi modelli sarebbero sì in accordo con i requisiti quanto a produzione e lo stesso probabilmente per quanto riguarda le batterie, visto che i fornitori coreani hanno già piani per costruire celle negli Stati Uniti.

Ma la produzione sarebbe comunque proveniente da una fabbrica non sindacalizzata, e in passato anche i siti di gruppi auto non ostili ad aprire alla UAW come Volkswagen in Tennessee, hanno dovuto prendere nota della persistente reticenza del personale del Sud a iscriversi al sindacato.

Credito foto di apertura: ufficio stampa Genesis