Nel 2023 entreranno in scena le prime Range Rover con la presa
In attesa della full electric nel 2024, tra due anni usciranno le ibride plug-in da 510 e da 440 cavalli, con grande batteria da 38,2 kWh e autonomia solo elettrica fino a 100 chilometri
La Range Rover, sinonimo dal 1970 del fuoristrada di lusso, si rinnova con la quinta generazione, un progetto chiamato in azienda L460 e la cui commercializzazione è prevista per la primavera del 2022. Prenderà il posto di quella attuale, basata sul progetto L405 lanciato nel 2012. Non si vedranno stravolgimenti estetici, anche se sarà difficile non notare l’aspetto di fari e luci perfezionati attraverso una firma luminosa più high-tech.
In effetti le luci, armate da un milione di micro-specchi, sono in grado di identificare fino a sedici oggetti contemporaneamente. Più sorprendente la novità nella vista posteriore, dove luci verticali e sottili allargano visivamente la poppa della prossima Range Rover. Le maniglie delle porte ora sono a filo, come nella versione Velar e poi adottate dalla seconda generazione Evoque.
Sui parafanghi, sottili creste ricordano in qualche modo quelle del nuovo Defender, e il lunotto posteriore è in un unico pezzo, dalla sagoma della portiera a quella del portellone. Il design non mira solo all’eleganza ma anche a un concreto vantaggio aerodinamico: la Range Rover edizione 2022 avrà un Cx di 0,30, valore rispettabile per un modello così imponente.
Ma la Range Rover appena svelata ci interessa soprattutto perché la generazione progettata sulla nuova piattaforma nota come MLA (Modular Longitudinal Architecture)-Flex si avvicina all’elettrificazione totale: come già annunciato dall’amministratore delegato Jaguar Land Rover Vincent Bolloré a febbraio.
Il nuovo pianale MLA-Flex offrirà passo standard e lungo e, per la prima volta in una Range Rover, sette posti grazie a una terza fila di sedili, vere e proprie poltrone che si richiudono elettricamente in 8 secondi nel pianale del bagagliaio.
La struttura MLA-Flex può accogliere motori termici, ibridi plug-in e al 100% elettrici. Rappresenta il prossimo passo nella strategia di architettura semplificata Land Rover, per offrire una maggiore flessibilità in termini di motorizzazioni e stabilire nuovi standard di qualità.
La prima Range Rover all-electric, in accordo con la strategia Reimagine, si unirà alla gamma nel 2024 e sarà la prima di una serie di Land Rover completamente elettriche. Ogni modello sarà disponibile con propulsione esclusivamente elettrica entro la fine del decennio.
Nel frattempo i propulsori per veicoli elettrificati Plug-in Extended Range dichiarano nelle stime della casa produttrice emissioni di CO2 inferiori a 30 g/km, con un’autonomia di guida in modalità elettrica che potrà arrivare fino a 100 chilometri misurati con ciclo europe WLTP, si tratta evidentemente di un valore tra i più elevati nell’offerta di veicoli a propulsione mista termica ed elettrica.
Ordinabili già a inizio 2022, nel 2023 saranno due le proposte ibride plug-in ad entrare in scena: chiamate P440e e P510e, beneficeranno di un motore elettrico da 105 kW e di una batteria con capacità di 38,2 kWh. Secondo il costruttore questa dotazione sarà sufficiente per consentire ai tipici clienti Range Rover di completare fino al 75% dei loro spostamenti utilizzando la sola propulsione elettrica.
Nella prossima Range Rover, che in Italia avrà prezzi a partire da €124.300, saranno generose le soluzioni innovative per contribuire al comfort, a partire dalla nuova tecnologia di cancellazione attiva del rumore di terza generazione che offrirà una delle cabine più silenziose mai realizzate.
Si basa su una architettura di carrozzeria silenziosa e sigillata, e utilizza microfoni all’esterno del veicolo e altoparlanti nei poggiatesta all’interno per offrire ai passeggeri zone silenziose, proprio come fanno le cuffie audio più esclusive per qualità e prezzi, con cancellazione attiva del rumore.
In un abitacolo dove gli assistenti alla guida ADAS saranno particolarmente numerosi il guidatore sarà ben aiutato anche durante le manovre, dalle quattro ruote sterzanti che riducono notevolmente il diametro di sterzata a 10,95 metri e da una batteria di telecamere che offrono una visione a 360 gradi, in grado persino di cancellare telaio e la carrozzeria per sapere con precisione dove si mettono le ruote.
Nessuna proliferazione di schermi a bordo della nuova Range Rover. È anche il contrario. Il nuovo ne ha due sul cruscotto, quello attuale ne ha totalizzati tre. A bordo, la Range Rover rimane un’impostazione di scelta per gli schermi. Tuttavia, questi ultimi non si sono moltiplicati per tutto questo. Al contrario. Di generazione in generazione, uno schermo si è perso: ne restano solo due. Il primo, con diagonale di 13,7 pollici, è rivolto verso il guidatore. Il secondo, da 13,4 pollici tattile, è elegantemente posizionato sulla plancia. La sua vasta superficie copre infine quella dei due schermi sovrapposti della vecchia versione. L’ergonomia ne dovrebbe guadagnare.
Appena sotto, è stata mantenuta un’interfaccia fisica per l’aria condizionata, che ha accesso diretto, mentre sulle porte sono presenti i comandi touch utilizzati per azionare l’illuminazione ambientale e le tendine laterali nella parte posteriore.