BATTERIE

La «joint venture» di Stellantis ed LG Energy Solution è nata Pacifica

Dal 2024 una nuova fabbrica americana fornirà fino a 40 GWh di celle l’anno alla prossima generazione di modelli elettrici Stellantis, che coi coreani investirà almeno $2,5 miliardi

Questa mattina Stellantis e il produttore di batterie LG Energy Solution hanno svelato il progetto comune di formare una joint venture negli Stati Uniti con cui puntare ad un mercato nordamericano dei veicoli elettrici in rapida crescita, sulla spinta delle concorrenti storiche come General Motors e Ford, e delle nuove arrivate come Tesla e più recentemente Rivian e Lucid. Stellantis si è posta nel proprio business plan l’obiettivo di realizzare oltre il 40% delle sue vendite negli Stati Uniti con modelli elettrici entro il 2030.

Il partenariato aprirà la strada a un nuovo impianto di produzione di batterie da avviare nel secondo trimestre del 2022 e la cui operatività commerciale è collocata dai soci entro il primo trimestre del 2024. La capacità annua del nuovo sito sarà di 40 GWh, superiore a quella attuale della Gigafactory di Sparks, Nevada gestita paritariamente da Tesla e Panasonic.

Alla stampa finanziaria coreana il portavoce di LG Energy Solution non ha rivelato né il nome né la sede della nuova fabbrica, né ha fornito dettagli sulle quote azionarie che deterranno i due nuovi soci. Le testate specializzate del paese del Pacifico hanno stimato che realizzare la nuova fabbrica a Stellantis ed LG Energy Solution possa costare circa 3 trilioni di won, ovvero circa $2,5 miliardi, da inquadrare in €30 miliardi (o se preferite $34,7 miliardi) che Stellantis intende investire nell’elettrificazione e digitalizzazione della manifattura entro il 2025.

“L’annuncio odierno è un’ulteriore dimostrazione del fatto che stiamo mettendo in atto la nostra inarrestabile tabella di marcia verso l’elettrificazione e stiamo dando seguito agli impegni presi in occasione dell’evento EV Day di luglio”, ha commentato nella nota ufficiale diffusa dal gruppo auto l’amministratore delegato Carlos Tavares.

“Con questa iniziativa abbiamo definito la prossima Gigafactory del portfolio Stellantis che ci aiuterà a raggiungere, come minimo, un totale di 260 GWh di capacità entro il 2030. Desidero ringraziare calorosamente tutti coloro che hanno preso parte a questo progetto strategico. Insieme, guideremo l’industria con livelli di efficienza che saranno benchmark di riferimento per il settore, e offriremo veicoli elettrificati che emozioneranno”, ha concluso il manager portoghese.

Le batterie per veicoli elettrici prodotte nel nuovo stabilimento verranno fornite alle fabbriche Stellantis negli Stati Uniti, in Canada e in Messico per essere montate sulle linee di veicoli elettrici di prossima generazione del quarto gruppo automobilistico globale nato all’inizio di quest’anno dalla fusione PSA/FCA.

La partnership consentirà a LG Energy Solution di mantenere il suo attuale ranking di primo fornitore di batterie per veicoli elettrici negli Stati Uniti, mercato per il quale il produttore di celle coreano mira a garantire una capacità produttiva totale di circa 150 GWh entro il 2025, con ampio spazio per investire.

L’obiettivo di 150 GWh prefissatosi dal partner del gruppo di Auburn Hills è quasi identico a quello della rivale connazionale SK On per lo stesso periodo, nel caso del gruppo scontratosi in tribunale con LG Energy Solution si tratta però di una stretta collaborazione con Ford.

Il mese scorso Ford ed SK On hanno confermato per la joint venture BlueOvalSK un investimento da $11,4 miliardi per costruire tre nuove fabbriche di batterie: una nello stato del Tennessee e due in quello del Kentucky, ciascuna con una capacità di 43 GWh.

Finora in ambito automotive dall’altro lato dell’Atlantico di LG Energy Solution erano noti e altrettanto chiacchierati i rapporti con General Motors: in bene per la joint venture Ultium Cells, che sta costruendo due impianti di batterie da 35 GWh, uno in Ohio e l’altro in Tennessee.

E anche nel male per il rilevante esborso che il richiamo dell’intera produzione Chevrolet Bolt richiederà, con la sostituzione di un massiccio numero di celle e moduli, mentre la nuova produzione di celle comincia ad arrivare nelle officine per prendere il posto di quelle a rischio di thermal runaway.

Ma LG Chem, da cui attraverso uno spin-off è nata LG Energy Solution, dal 2014 è un partner di Fiat Chrysler Automobiles: per fornire il sistema di batterie agli ioni di litio e i sistemi di gestione del pacco della Chrysler Pacifica Hybrid, il primo minivan elettrificato prodotto dalla casa del Michigan.

A questo punto resta da vedere se Stellantis negli Stati Uniti continuerà a servirsi dei prodotti di Samsung SDI, l’altra grande casa coreana delle batterie, che forniva le celle alla primissima 500 elettrica prodotta solo per la California e che continua oggi a essere partner in Europa per la citycar che esce dalla linea di montaggio di Mirafiori, ormai sicuramente polo destinato all’elettrico con l’arrivo anche di nuove Maserati nella declinazione Folgore.

Samsung SDI in Europa come produttore è da tempo presente e vorrebbe adesso esserlo anche in America aprendo la sua prima fabbrica di celle. Per il momento fornisce quelle necessarie alle nuove Jeep ibride plug-in Wrangler e Grand Cherokee 4xe, e sembra ancora presto per capire se la joint venture avviata con LG Energy Solution possa significare in futuro che il rapporto commerciale di Stellantis con Samsung SDI si limiterà alla sola Europa.

Credito foto di apertura: ufficio stampa Cavauto/Kerb Group