Hyvia passa velocemente dalla teoria alla pratica col Master H2-Tech
Renault ufficializza l’arrivo del suo primo modello a idrogeno: il Master H2-Tech. Progettato da Hyvia, una joint venture creata da Renault e dal suo partner Plug Power, sarà commercializzato nel 2022 con tre carrozzerie
Renault oggi ha ufficializzato l’arrivo del suo primo modello a idrogeno, il Master H2-Tech. Come la sua rivale Stellantis, Renault lancerà tre furgoni a idrogeno entro il 2022; il piano franco-tedesco prevede piccole serie di furgoni coi marchi Opel, Peugeot e Citroën in cui coesisteranno serbatoio di idrogeno e batteria di trazione, mentre nel caso di Hyvia, la joint venture creata lo scorso giugno, si punta solo su un marchio. Sull’idrogeno Renault ha cambiato piani in corsa e la breve distanza di tempo intercorsa tra alleanza e presentazione del primo prototipo fa pensare che non ci saranno ripensamenti.
Dopo aver inizialmente collaborato con l’azienda lionese Symbio, una divisione Michelin, la marca transalpina ha poi preferito rivolgersi all’americana Plug Power, nata come leader mondiale dei carrelli elevatori spinti da celle a combustibile e che negli ultimi mesi si sta espandendo in modo stabile in altri mercati per le fuel cell.
Analogamente a quanto hanno valutato altri gruppi, l’idrogeno viene quindi ritenuto una soluzione adatta soprattutto ai veicoli di dimensioni maggiori, per evitare di progettare modelli con troppe celle e moduli e penalizzare il peso e il carico.
Facendo cadere la propria scelta sul Master invece che sul Trafic, Renault adotta un obiettivo diverso dalla rivale Stellantis, che ha scelto furgoni di medie dimensioni come l’Opel Vivaro-e Hydrogen già presentato. Tecnicamente i due concorrenti non stanno seguendo lo stesso percorso.
Il Master H2-Tech in effetti si accontenta di una cella a combustibile molto piccola di soli 30 kW (41 cavalli) rispetto ai 45 kW (61 cavalli) del Vivaro, che sarà seguito da versioni Peugeot e Citroën. A quello che manca in cavalleria alla cella a combustibile del Master, i progettisti Renault sopperiscono con una batteria dalla capacità analoga a quella della prima generazione di Kangoo al 100% elettrico: 33 kWh.
Grazie a una piattaforma definita dual power l’autonomia nel mirino è di 500 chilometri, 100 dei quali raggiungibili grazie alla sola energia elettrica, mentre l’autonomia massima di marcia del Vivaro-e Hydrogen viene annunciata in grado di superare la soglia dei 400 chilometri, misurati con standard WLTP. Il valore si presume si riferisca alla più capace delle tre versioni che saranno proposte, con serbatoi che conterranno tra i 3 e i 7 chili della preziosissima molecola.
I prossimi prototipi saranno: il Master Telaio Cabinato H2-Tech, un grande furgone con un volume di carico ancora maggiore (19 m3) e un’autonomia di circa 250 chilometri. E il Master Citybus H2-Tech, minibus urbano in grado di trasportare fino a 15 passeggeri, ideale per le aziende, i comuni e i servizi pubblici locali, con un’autonomia di circa 300 chilometri.
Come le altre versioni questo mezzo utilitario sarà prodotto in Francia, a Batilly, nel dipartimento di Meurthe-et-Moselle e commercializzato alla fine del 2021. Lo stack fuel cell sarà integrato alla Renault Vehicle Innovation di Gretz-Amainvilliers, fabbrica del nord della Francia che già si occupa della variante 100% elettrica. A Flins, l’attuale casa della Zoe fino al fine vita del modello, come parte della trasformazione industriale è previsto che vada la produzione di celle a combustibile e di stazioni di ricarica a idrogeno.