Esplodono le quote di ibride ed elettriche nel primo semestre 2021
Le ibride convenzionali, guidate dalle immatricolazioni di modelli come la Panda, arrivano al 27,4% del mercato del nuovo nei primi sei mesi; 4,3% alle elettriche pure in cui spicca la 500e e 4,7% alle PHEV in cui piacciono le Jeep
I risultati parziali delle vendite di giugno che abbiamo recentemente riepilogato, hanno chiuso il primo semestre sul mercato italiano e indicano che le quote delle elettriche pure a giugno sono state del 4,7%, il che ha spinto la media annuale al 3,4%. Un eccellente risultato che impallidisce però a fronte di un 4,7% delle ibride plug-in che ha dato vento nelle vele al settore per una quota provvisoria 2021 del 4,3%.
Naturalmente l’una e l’altra categoria appaiono solo ancelle rispetto alla regina della crescita del mercato auto: l’ibrida convenzionale. La quota del 27,4 % a giugno, dovuta a 41.200 immatricolazioni, porta la cifra 2021 allo stesso importo ma con un totale di 244.537 veicoli consegnati. Il totale di elettriche pure è giunto a 30.374 pezzi, contro 37.936 PHEV.
La Panda mild hybrid, che ricordiamo lo scorso anno non era ancora commercializzata, ha trovato 46.455 clienti rispetto ai 23.305 che hanno acquistato Lancia Ypsilon e a 19.845 clienti della 500. La prima ibrida tradizionale è Yaris e 19.827 sono gli italiani che si sono portati in garage o sotto casa la piccola Toyota. Giapponese anche la più venduta ibrida media o compatta, C-HR, acquistata da 7.451 clienti tra gennaio e giugno.
È stata una Fiat anche il modello all electric che ha chiuso al comando le graduatorie di vendite del primo semestre ed hanno contribuito a far crescere le quote di elettriche della marca del gruppo Stellantis: ovviamente 500. Al 30 giugno risultavano 5.107 le immatricolazioni a suo credito, con un discreto vantaggio su Smart Fortwo (3.580) e sull’altra emergente, Renault Twingo (3.126).
Da notare che a bussare alle porte del podio c’è Model 3 con 3.115 immatricolazioni, ma la programmazione delle consegne Tesla, sempre spostata verso la seconda parte di un trimestre, lascia immaginare che la vettura americana (ma costruita anche a Shanghai), sia più in lizza per il podio che per il primo posto nella classifica italiana 2021.
Da notare che nella classifica parziale 2021 delle ibride ricaricabili si ripete in fotocopia quella del mese di giugno: con Jeep Compass prima (4.639 unità) davanti a Volvo XC40 (3.491) e Jeep Renegade (3.401). Non è distante Renault Captur (2.976 pezzi venduti nei primi sei mesi).
Considerando che coi PHEV si tratta di una svolta elettrica parziale, vogliamo anche ricordare le rispettive autonomie massime con ciclo WLTP utilizzabili in modalità silenziosa secondo le case: per la Compass fino a 49 chilometri, per la XC40 Recharge fino a 46 chilometri e per la Renegade fino a 50 chilometri (la stessa della quarta classificata Renault).
Come sono in grado di riassumere le cifre di fonte UNRAE di questo grafico, nei primi sei mesi del 2021 i totali di vendite di modelli con la presa in Italia sono già superiori ai dodici mesi del 2020: e come si nota, la colonna color salmone, sono in particolare state le vendite di ibride ricaricabili a segnalarsi per ritmo e intensità, come avvenuto peraltro sui maggior mercati continentali, Germania e Francia in primis.