AUTO

Solo ibrida la prossima generazione Honda Civic

Continua l’elettrificazione della gamma Honda, che prevede sei modelli con queste caratteristiche entro il 2022 in Europa: dopo Jazz, HR-V e CR-V tocca all’undicesima generazione dell’hatchback giapponese

Nella gamma Honda la Civic era rimasto l’unico modello a dimostrare, almeno nella motorizzazione, la sua età, considerato che era solo disponibile con propulsori convenzionali. Le cose cambieranno presto perché la casa giapponese, diffondendo le prime immagini, ha precisato che la prossima generazione, l’undicesima in arrivo in Europa nell’autunno 2022, sarà disponibile solo in versione ibrida convenzionale imbarcando il motore 1.5 E:HEV che è già presente sui modelli Jazz (chiamata Fit su alcuni mercati) e HR-V.

La Honda Civic nell’attuale configurazione è arrivata sui mercati globali nel 2016 e propone anche un motore tre cilindri, ma durante il facelift che ha avuto luogo nel 2019 non aveva dato spazio a alternative ibride, nemmeno mild hybrid.

Il modello, che dalla nascita ha superato i 27 milioni di esemplari anche se in Europa è stato superato nel gradimento in particolare dai crossover dello stesso marchio, non cambierà ricetta per la nuova generazione 5 porte. Lo si può arguire dalle immagini, e lo aveva già indicato la presentazione della quattro porte.

Le linee confermano sulla 5 porte il cofano allungato, la calandra verticale nel quale spicca la cifra della trama a nido d’ape. Negli interni la berlina ibrida si avvarrà dei dispositivi di infotainment già dedicati alla Jazz con una strumentazione moderna al 100% digitale. La Civic 11.0 avrà anche una versione break, anche se non è ancora chiaro su quali mercati sarà disponibile, Italia inclusa.

Con il futuro arrivo della Civic ibrida convenzionale si precisa la strategia di ibridazione Honda che riguarda ormai un numero preponderante di modelli della gamma, con la stessa Civic, Jazz ed HR-V equipaggiati dall’E:HEV, mentre la CR-V introdotta nel 2018 dispone dell’I-MMD.

Con la fine della proposta fuel cell collegata alla Clarity, che aveva avuto poco riscontro globalmente, e con la Honda E per la quale al successo di critica non è seguito quello del pubblico, l’ibrido diventa dominante come propulsione nella gamma, che in Europa i giapponesi hanno deciso di elettrificare integralmente entro il 2022, e la nuova Civic è uno dei sei modelli di tali caratteristiche il cui lancio era previsto tra 2019 e 2022.

Peraltro si potrebbe anche fare qualche calcolo al volo e cercare di capire quanto cambino in termini di emissioni le cose passando da una convenzionale all’ibrido per i gas clima-alteranti. Le emissioni della più virtuosa Civic attuale corrispondono a 108 grammi di CO2 per chilometro, mentre se assegnassimo alla futura Civic ibrida gli stessi valori della Jazz avremmo 102 g/km.

Ovvero, un plausibile risparmio di 6 grammi di CO2 a chilometro che, moltiplicati per una flotta di 600.000 unità vendute l’anno, corrisponderebbe a 3,6 tonnellate di CO2 a chilometro risparmiati globalmente con la transizione dal termico classico all’ibrido convenzionale.

Tutto può contribuire a tagliare le emissioni, ma essere in grado di moltiplicare il taglio di quei valori per 100, come avviene nel caso di modelli quali Honda E al 100% elettrica, farebbe una gran differenza, pur se valutando il ciclo di vita completo del veicolo andrebbero compensati nei primi mesi le rilevanti emissioni prodotte dalla manifattura della batteria.

Credito foto di apertura: ufficio stampa Honda Italia