BATTERIE

Pioggia di gigafactory sulle Isole Britanniche

Mancano solo i cinesi nel folto gruppo di società che si stanno candidando ad aprire Oltre Manica: Ford, Nissan, LG Energy Solution, Samsung SDI e le neofite Britishvolt e InoBat

La Gran Bretagna è in trattative con sei società per la costruzione di gigafactory per la produzione di batterie per veicoli elettrici, secondo quanto scrive l’edizione di oggi Financial Times, citando persone informate sulle discussioni.

Secondo il testo dell’articolo le candidate sono identificate in Ford, Nissan, LG Energy Solution, Samsung SDI e nelle startup Britishvolt e InoBat Auto, che sono in trattative con il governo britannico o le autorità locali per l’ubicazione di potenziali fabbriche e in lista per accedere al supporto finanziario e agli eventuali sgravi fiscali previsti.

Il piano del governo britannico di vietare la vendita di nuove auto a benzina e diesel entro il 2030 e ibride entro il 2035 richiederà che gli stabilimenti automobilistici del paese passino alla produzione di modelli elettrici.

Un portavoce del dipartimento degli affari economici del Regno Unito ha detto al FT che il governo è “dedicato a garantire le gigafactory e continua a lavorare a stretto contatto con gli investitori e i produttori di veicoli per portare avanti i piani per la produzione di massa di batterie nel Regno Unito”.

Finora ci sono 38 gigafactory pianificate in tutta Europa, secondo una lista stesa dagli esperti della ONG “verde” Transport & Environment, con solo il progetto di Britishvolt che è stato finor reso pubblico nel Regno Unito, e nel quale era inizialmente coinvolto anche il manager che ora vorrebbe lanciare Italvolt nel Canavese presso l’ex-stabilimento Olivetti di Scarmagno (Lars Carlstrom).

Nei primi colloqui con il governo britannico, Ford ha indicato che stava esplorando la produzione di batterie nel Regno Unito che sarebbero poi state spedite in Turchia per essere utilizzate in una versione elettrica prevista per il Transit, secondo quanto riportato dal Financial Times. Secondo l’articolo, Ford potrebbe produrre parti di moduli batteria in Gran Bretagna prima di spedirli in Turchia per il lavoro finale e l’installazione.

I colloqui di Nissan con il governo sulla costruzione di un impianto di batterie nel suo complesso produttivo di Sunderland dipendono dai costi energetici, ha affermato il Financial Times. A Sunderland la capacità dell’impianto esistente per poter montare sulle Leaf localmente entrambe le taglie di batterie previste dall’attuale gamma.

L’interesse delle coreane LG e Samsung attraverso le relative divisioni concentrate sulle batterie giunge come un anno relative sorpresa considerato che entrambe sono già insediate nell’Europa dell’Est, dove hanno anche piani di ampliamento dei siti attivi.

Purtroppo, su questo che rappresenterebbe un nuovo filone d’indagine investimenti, la testata non è ricca di dettagli. Per Samsung SDI In particolare si può rilevare che è fornitore del gruppo BMW cui appartiene Mini, mentre LG è fornitore Jaguar per la I-Pace (costruita però in Austria).

Sarebbero entrambe in trattative in fase iniziale con il governo del Regno Unito sugli investimenti, e le società potrebbero procedere solo se hanno accordi con le principali case automobilistiche, aggiunge il report del quotidiano finanziario britannico.

credito foto di apertura : Ufficio stampa gruppo BMW