BUSINESS

7 giorni di business che cambiano la mobilità: 31 maggio – 6 giugno 2021

Il briefing della settimana: i nuovi accordi, investimenti e operazioni con protagonisti Hyvia, InoBat, Johnson Matthey, Lunaz, Nano One, Nuvve, Romeo Power, Tier

1 giugno: la startup tedesca della mobilità elettrica Fox E-Mobility AG si è rivolta al produttore slovacco di batterie InoBat per fornire la citycar che ha in programma di realizzare, la Mia 2.0. Grazie ad un fresco accordo di programma appena siglato dai due partner europei, sarà sviluppata una collaborazione riguardo alla progettazione di pacco batteria e gestione delle celle. La fornitura iniziale è prevista a partire dal prossimo anno e andrà a raggiungere volumi più elevati nel 2023, in sintonia con l’apertura e operatività dell’impianto slovacco di Bratislava da 10 GWh di capacità. Fox E-Mobility aveva acquisito i diritti di progettazione e produzione della Mia a fine 2020 e prevede di metterne in produzione la versione aggiornata a inizio 2023.

2 giugno: un altro passo nella corsa al successo di Tier, azienda europea della micro-mobilità, che annuncia di aver ricevuto un supporto da $60 milioni da Goldman Sachs, la prima di questa entità tra i vari round di finanziamento che ne stanno finanziando la crescita. In quello che sembra un superamento della stretta all’espansione collegata alla crisi sanitaria, l’apertura del canale con Goldman Sachs segue un round Serie C da $250 milioni con il fondo della giapponese SoftBank a fare da capofila a un gruppo di investitori. Dopo l’ingresso a Parigi e Dubai col proprio servizio di micro-mobilità Tier era riuscita recentemente a confermare di essere tra le società che avranno permessi per operare a Londra, forse la metropoli più ambita tra quelle europee per questi servizi.

2 giugno: Nuvve e Romeo Power collaboreranno per integrare i protocolli di comunicazione bi-direzionale V2G della prima nei Battery Management System che la seconda propone ai clienti delle proprie batterie, per veicoli commerciali e passeggeri. La piattaforma Nuvve, più volte già collaudata sul campo dagli Stati Uniti alla Danimarca, consente di valutare e misurare in modo diabolicamente preciso i flussi di corrente delle reti elettriche e la disponibilità dei pacchi batterie di veicoli parcheggiati per integrarli nella rete per stabilizzare la frequenza ad esempio, senza intaccare la capacità delle celle di durare in modo appropriato. Integrare la tecnologia Nuvve in batterie Romeo Power consentirà anche alla clientela interessata, in particolare quella di flotte di veicoli elettrici, di integrare i veicoli nelle reti V2G con la possibilità di creare ricavi annuali senza intaccare le garanzie delle batterie rilasciate dal produttore, in questo caso Romeo Power. La cosa sarà particolarmente interessante per questo produttore che ha raggiunto un accordo per la fornitura di $234 milioni di valore di batterie con Lion Electric e con PACCAR per un importo non comunicato, con la possibilità di integrare gli uni e gli altri in reti in reti elettriche.

3 giugno: interessante accordo sui materiali per catodi annunciato tra Johnson Matthey e Nano One che andrà ad investire la prossima generazione di prodotto del gruppo chimico britannico. Da tempo Johnson Matthey prepara il lancio della famiglia di materiali ELNO, materiali ad alto contenuto di nichel per catodi, sui quali ora sarà applicata la tecnologia della startup canadese che mira ad applicare rivestimenti su scala molecolare per realizzare componenti cosiddetti single crystal di dimensioni uniformi piuttosto che pluri-cristallini come avvenuto nella maggior parte dei componenti di catodi finora. Vari studi (tra cui quelli del Professor Jeff Dahn e del suo team alla Dalhousie University) hanno osservato in più esempi che l’uniformità dei cristalli nei catodi migliora le prestazioni delle batterie, e il rivestimento di Nano One punta ad aggiungere a queste qualità anche caratteristiche di durata prolungata. Johnson Matthey si aspetta di ricare con la commercializzazione dei materiali ELNO un prodotto con caratteristiche di densità di energia all’altezza dei migliori prodotti con chimica NCM o NCA, e di produrli in un impianto in Polonia che aprirà nel 2024, fornendo materiali in grado di equipaggiare dall’apertura l’equivalente di 100.000 veicoli elettrici l’anno.

3 giugno: cinque mesi dopo l’annuncio di una nuova alleanza industriale, Renault e Plug Power battezzano la joint venture dell’idrogeno Hyvia. Detenuta al 50% dai due partner, la nuova azienda è presieduta da David Holderbach, manager che vanta oltre vent’anni di esperienza in funzioni strategiche prodotto e vendita nei mercati internazionali per il gruppo francese. Il nuovo partenariato sull’idrogeno tra gruppo francese e azienda americana darà origine entro breve tempo a quattro siti di ricerca e produzione sul suolo dell’Esagono, incluso nella fabbrica di Flins ancora oggi celebre per la linea dell’elettrica al 100% Zoe e che è stata inserita in programmi di ristrutturazione che vanno dal riciclo e retrofit alla produzione collegata ai sistemi fuel cell. Il primo esempio concreto del lavoro comune si vedrà su furgoni Renault Master commercializzate a partire da fine 2021 in Europa in tre versioni.

3 giugno: tra tanti fondi pensione e venture capital, le auto elettriche attirano ora anche il capitale delle celebrities almeno nel caso di Lunaz, una casa britannica fondata nel 2018 da David Lorenz che provvede al retrofit di modelli classici o super-classici, specie di marche al 100% British. Questo è il caso di David Beckham, che ha rilevato il 10% circa dell’azienda andando a far compagnia alle facoltose famiglie Rueben e Barclay. L’afflusso di denaro fresco consentirà alla società, che ha sede accanto alla celebre pista di Silverstone, di espandere l’attività arrivando ad aggiungere fino a 500 persone allo staff entro il 2024. Tra i modelli che vengono trasformati a zero emissioni attualmente Bentley Continental, Rolls Royce Phantom V e Range Rover.

Credito foto di apertura: ufficio stampa Tier