7 giorni di business che cambiano la mobilità: 17 – 23 maggio 2021
Il briefing della settimana: i nuovi accordi, investimenti e operazioni con protagonisti 24M, Air Liquide, BASF, BlueOvalSK, Daimler Truck, Didi Chuxing, Farasis, GAC, Geely, Mobileye, Mobile Drive, Toyota, ZF Friedrichshafen
17 maggio: il colosso del ride hailing DiDi Chuxing ha stretto un altro accordo mirato a realizzare veicoli a guida autonoma e il nuovo partner è Guangzhou Automobile Group, meglio noto come GAC Motor, la casa che realizza una delle auto elettriche oggi più popolari in Cina, la berlina GAC Aion S. I due gruppi stanno ancora discutendo se trasformare l’alleanza in una vera e propria joint venture. DiDi Chuxing ha iniziato a sperimentare corse di taxi guidati da computer (ma con supervisori a bordo) a Shanghai fin dal 2019, per poi allargare il campo collaborando anche con case occidentali, ultima della lista Volvo Cars. Le notizie iniziali non rivelano ancora se i due alleati prevedano di costruire veicoli elettrici studiati su misura o quasi per i servizi di taxi: peraltro insieme a un altro partner (anche questo della Cina meridionale: BYD) Didi ha già realizzato un veicolo su misura, la DiDi D1 che poi oltre alla versione studiata per gli autisti associati al servizio è stata proposta anche alla clientela dei normali veicoli passeggeri.
17 maggio: Daimler Truck AG ha scelto Air Liquide per la fornitura di idrogeno liquido destinato a rifornire i serbatoi dei prototipi di veicoli commerciali fuel cell attualmente sottoposti a collaudi. L’uso di idrogeno liquido invece che gassoso è stato deciso puntando sulla maggiore densità di energia del primo, che consentirà quasi di raddoppiare l’autonomia dei veicoli sottoposti a test di lunga durata. Il gruppo francese assicurerà il servizio direttamente presso i siti di prova selezionati da Daimler Truck AG, inoltre in parallelo Air Liquide continuerà a sostenere lo sviluppo di uno standard comune nel settore dell’idrogeno liquido in grado di facilitare la diffusione dell’infrastruttura specifica.
17 maggio: 24M Technologies chiude un round di finanziamento da $56,8 milioni che impiegherà per sviluppare la propria tecnologia di celle allo stato semi-solido. Nel novero degli investitori figurano diverse società giapponesi interessate alla startup americana nata da una costola della precedente società delle batterie A123 (poi inglobata dal gruppo cinese Wanxiang), tra cui Fujifilm, Kyocera ed Itochu. Il CEO Naoki Ota si è detto entusiasta non solo del completamento dell’offerta ma dei risultati commerciali del recente passato che sta incontrando un prodotto svelato per la prima volta nel 2015 e che sta raggiungendo una maturità industriale che ha richiamato molto interesse. Il contratto di maggior rilievo commerciale peraltro è stato siglato in Europa, con la scandinava Freyr che intende produrre batterie su licenza 24M a Rana, in Norvegia.
17 maggio: accordo trovato tra Farasis Energy e Geely per una nuova joint venture con un capitale di 1 miliardo di yuan, circa $155 milioni, il 65% del quale sottoscritto da Geely Technology. L’azienda opererà nei settori della ricerca, produzione e vendita di celle, moduli e sistemi per veicoli elettrici, di stoccaggio, dispositivi di ricarica legati alla tecnologia degli ioni di litio, inclusi componenti fondamentali come elettrodi, elettroliti e separatori. Geely contribuirà con capacità soprattutto gestionale e industriale, mentre Farasis ci metterà le competenze specifiche sulle batterie. L’accordo segue la premessa di un’alleanza resa pubblica a dicembre 2020, e si pone l’obiettivo di arrivare a una capacità a regime di 120 GWh, 20 Gwh dei quali già quest’anno. Essendo già primavera inoltrata sarebbe un traguardo straordinario: il primo impianto da 12 GWh dovrebbe sorgere a Ganzhou City, nella provincia dello Jiangxi. Per Farasis Energy, che aveva perso quote di mercato cinese nel recente passato, si tratta di un accordo che ne rafforza la capacità e passa da un partner che condivide un comune interesse alla collaborazione coi tedeschi di Daimler, che nel gruppo cinese detengono una quota azionaria.
18 maggio: due fornitori Tier1 presenti nello stesso contratto per i sistemi di sicurezza avanzati dei prossimi veicoli Toyota. Si tratta di Mobileye, appartenente al gruppo Intel, e di ZF Friedrichshafen. L’azienda israeliana si occuperà della fornitura di System-on-Chip EyeQ4 basati sui sensori di visione delle proprie telecamere ad alta risoluzione, mentre la società tedesca apporterà la tecnologia radar a medio raggio Gen21. Insieme i sensori dell’una e dell’altra contribuiranno alle funzioni della sicurezza e di assistenza alla guida di dispositivi come AEB per la frenata di emergenza, adaptive cruise control e mantenimento della corsia di emergenza, tipiche risorse dei sistemi ADAS di ultima generazione che a partire dal 2022 rientreranno obbligatoriamente nei rating della valutazione Euro NCAP.
18 maggio: Stellantis e Foxconn creano Mobile Drive, un partenariato incentrato sul software e capacità di connettività dei veicoli in cui la prima porta la sua esperienza nell’automotive, mentre il grande e storico fornitore Apple quella negli smart device, per accelerare lo sviluppo di quel software che è sempre più decisivo nel successo dei modelli commercializzati. Perciò la nuova joint venture paritaria punterà a essere presente in tutto quello che vedremo sugli schermi sempre più numerosi dei veicoli e sulla connettività che porta dati ed informazioni avanti e indietro sulle strade e nelle città. Sebbene l’idea di partenza è di installare i risultati del lavoro di Mobile Drive anzitutto sui veicoli che usciranno dalle linee di montaggio globali Stellantis, i partner intendono anche venderlo, se possibile, ad altri gruppi auto.
20 maggio: il gruppo BASF intende allargare la presenza nella fornitura di precursori e materiali attivi per catodi di batterie e per questo avvia una nuova joint venture con la cinese Shanshan, puntando a quote maggiori nel primo mercato globale di celle per veicoli elettrici. I tedeschi nel nuovo partenariato avranno un capitale del 51%, col restante 49% a Shanshan, per un investimento che, in milioni di euro, sarà a tre cifre, ha confermato un portavoce del gruppo. La produzione globale di materiali per catodi BASF nel 2022 dovrebbe raggiungere le 160 Kt, escluso quanto prodotto dalla joint venture; Shanshan in Cina ha attualmente quattro siti produttivi per una capacità prevista per il prossimo anno di 90 Kt. In Europa BASF sta a sua volta realizzando nuove fabbriche di questi materiali a Harjavalta, in Finlandia e a Schwarzheide, nel Brandeburgo.
20 maggio: Ford Motor Co. e SK Innovation firmano un accordo di programma che punta a creare una joint venture delle batterie battezzata BlueOvalSK. I coreani sono già partner della casa di Dearborn attraverso accordi di fornitura che riguardano le celle che saranno prodotte nei siti produttivi della Georgia attualmente in corso di realizzazione, e con produzione prevista dalla fine del 2022. Ma Ford prevede per il 2030 la necessità di una capacità globale di 240 GWh per i veicoli elettrici che saranno costruiti allora, di cui 140 GWh per il solo mercato americano. BlueOvalSK con un obiettivo di produzione di 60 GWh di celle l’anno sembra adeguata a coprire una buona parte del gap rispetto a quanto potrà uscire dalle linee della Georgia. L’inizio della produzione è indicato per metà decade, mentre non è ancora chiaro a quale tipo di tecnologia di celle il nuovo partenariato si applicherà, né dove nasceranno le nuove fabbriche.