Renault valuta il cambio rapido delle batterie
Luca de Meo e manager francesi, un decennio dopo le Renault Fluence con cambio rapido delle batterie nella rete Better Place, ci pensano di nuovo: anche contro i cinesi
Lo ha annunciato a sorpresa lo stesso Luca de Meo, invitato alla prima giornata del Future of the Car Summit organizzato dal quotidiano Financial Times. Non si tratta dell’unica possibile revisione alla strategia del gruppo Renault: al contrario di quanto avvenuto finora, la casa francese e Nissan stanno valutando se procedere ad acquisti comuni di celle e moduli. Una cosa che, nonostante la lunga durata dell’Alleanza franco-giapponese, non è fin qui avvenuta per modelli come Renault Zoe e Nissan Leaf.
L’adozione della possibilità per la clientela Renault di ricorrere al cambio rapido dell’intero pacco batterie presso stazioni automatizzate, in grado di effettuare l’operazione nel tempo necessario per un rifornimento di carburante, molto meno di quanto occorra anche a vetture premium con sistemi elettrici 800V presso colonnine ad alta potenza HPC, non sarebbe una novità assoluta per i francesi.
La defunta startup Better Place all’inizio degli Anni ’10 aveva tentato di proporre la stessa soluzione, organizzando la propria rete per il cambio rapido di batterie alle Renault Fluence dei clienti. De Meo non ha ancora confermato che questo entrerà nell’offerta, ma solo che manager ed ingegneri la stanno esaminando con attenzione. Da un punto di vista del business, secondo l’amministratore delegato italiano, ci sono argomenti per separare la vettura elettrica dal suo “cuore”, la batteria.
La cosa curiosa è che Renault aveva un’offerta di noleggio della batteria della Zoe in alternativa al suo acquisto; ma è ormai scomparsa. Di fatto però, specialmente con i rapidi progressi della tecnologia delle celle, una preoccupazione che in misura crescente tocca i clienti dell’auto elettrica è proprio il deprezzamento della batteria.
Secondo dati pubblicati dall’agenzia Bloomberg in Cina, il primo mercato per l’auto elettrica, il 43% delle auto elettrificate poste in vendita usate nel primo trimestre 2021 aveva tre anni o meno: solo il 10% di auto convenzionali sono rivendute nell’usato così giovani. La ragione chiave, secondo il segretario del consorzio delle case auto nazionali CCPA Cui Dongshu, è la velocità di cambiamento della tecnologia delle batterie.
Per un grande gruppo la questione del deprezzamento e del calo di rendimento delle celle è meno un problema di quanto lo sia per un privato. La richiesta da parte del settore dell’accumulo fa ritenere che batterie meno gradite alla clientela dei veicoli passeggeri siano ancora ben viste da chi crea impianti di stoccaggio stazionario rispetto a celle nuovissime e più costose.
Si tratta del genere di argomenti che stanno instradando alcune case auto verso le opportunità del BaaS o Battery-as-a-Service, una nicchia che ad esempio sta attraendo NIO, proprio una delle case che hanno riaperto per prime l’offerta di cambio rapido delle batterie che ora sta vagliando Renault.
Come la rivale BAIC Blue Park (storico partner cinese Daimler) una cui stazione vedete nella foto di apertura, NIO ha aperto oltre 500 siti per il battery swap: cambiare tutta la batteria in modo automatico entro cinque minuti.
Grazie a un accordo con il colosso petrolifero Sinopec aprirà anche stazioni presso le pompe di benzina. In Norvegia, dove in estate inizieranno i primi test drive per la clientela, la società di William Li accanto ai primi saloni si occuperà anche di una rete di cambio rapido, dapprima nelle principali città.
Che Renault proceda o meno con l’adozione del cambio rapido delle batterie, de Meo ha anche confermato che per la filiera dell’auto elettrica saranno fondamentali i siti produttivi nell’Esagono, così ribadendo una centralità della Francia che ha spesso ribadito davanti alle istituzioni come al sindacato fin dal suo insediamento.