BATTERIE

Primo contratto per le celle di InoBat Auto

La startup slovacca ottiene un ordine per autobus elettrici dal produttore ceco SOR: realizzerà batterie su misura, in collaborazione coi partner di Wildcat Discovery Technologies

La startup slovacca delle batterie InoBat Auto ha ottenuto il primo contratto per la fornitura di celle: si tratta di un ordine proveniente dal costruttore di autobus ceco SOR, che ha in programma versioni elettrificate dei propri modelli per uso urbano ed intercity. SOR opera dal sito nella città di Libchavy e da 25 anni produce per il mercato nazionale e di 12 altri paesi europei.

Secondo le informazioni l’accordo prevede che InoBat e SOR collaborino alla ricerca e sviluppo connessa alla produzione ed implementazione dei moduli e pacchi batterie, nonché dei relativi sistemi di gestione, per celle con catodi dalla chimica tipo NCM.

Fin dalla fondazione InoBat si è prefissa di fornire prodotti a misura di cliente facendo ricorso al supporto di processi avanzati come l’high-throughput processing, un tipo di analisi scientifica diffusa in particolare nelle scienze bio-medicali che effettua test su numeri molto rilevanti di dati grazie a strumentazioni ad elevata automazione.

All’applicazione nel settore delle batterie ha contribuito il partner Wildcat Discovery Technologies, un’engineering e società di consulenza californiana che già lavora a stretto contatto con numerosi gruppi impegnati nella ricerca sulle celle (tra i nomi confermati quello di BMW) e che è stato uno dei primi a collaborare con InoBat da quando quest’ultima ha cominciato a emergere dall’ombra, come pure l’utility ceca CEZ.

Grazie a fondi propri, di istituzioni nazionali e internazionali come la Banca Europea per gli Investimenti, InoBat sta realizzando un centro ricerche e una linea di produzione da 100 MWh a Voderady, dove ha rilevato un sito industriale in cui si producevano TV. Raccogliendo altri fondi a partire dal 2024 InoBat si è prefissa di realizzare una fabbrica in grado di assicurare una capacità annua di 10 GWh. Quei fondi non dovrebbero essere un miraggio, considerato che InoBat è una delle aziende che hanno aderito all’IPCEI da €2,9 miliardi approvato all’Unione Europea a gennaio, un programma che consente di esentare i partecipanti dalle restrizioni sugli aiuti di stato.

Finora il fondatore e amministratore delegato di InoBat Marian Bocek aveva sempre fatto riferimento a un interesse per il mercato dei veicoli passeggeri, anche considerata la presenza densa di siti produttivi auto in Slovacchia; ma la richiesta vivace degli autobus e veicoli commerciali elettrici sta attirando ordini per numerose startup europee delle batterie, dalla tedesca Akasol alla scandinava Northvolt.

Credito foto di apertura: sito web InoBat Auto