DUE RUOTE

LiveWire diventa marchio elettrico del gruppo Harley-Davidson

Dopo lo spin-off della divisione e-bike Serial 1, la casa americana separa anche il reparto concentrato sulle due ruote elettriche: primo modello in arrivo a luglio

Harley-Davidson è riuscita a destare scalpore da quando ha iniziato a produrre due ruote a zero emissioni locali; adesso la casa del Wisconsin ha deciso di fare un passo ulteriore all’interno del piano industriale quinquennale battezzato dal CEO Jochen Zeitz The Hardwire Strategy e per riuscire ad essere un leader negli e-vehicle trasforma quello che era un modello, il primo elettrico, LiveWire in un marchio autonomo.

Il prossimo 8 luglio potremo vedere il primo modello della nuova gamma e anche capire come sarà differenziato dall’Harley-Davidson LiveWire che la casa americana ha lanciato all’EICMA 2018 e produce dal 2019, un modello che sarà sviluppato in coabitazione dal centro ricerche tradizionale di Milwaukee e dai LiveWire Labs aperti nella Silicon Valley. La nota stampa diffusa fa esplicitamente riferimento a un Virtual HQ, come dire che lavoro a distanza e possibilità offerte dalla digitalizzazione saranno la norma per la nuova società.

LiveWire opererà come una divisione indipendente, ma alcune aree di collaborazione con la casa madre appaiono destinate a consolidarsi, ad esempio in termini di acquisti, di logisitica, di fasi della manifattura. Lo scorso autunno Harley-Davidson aveva iniziato a ridefinire la strategia delle due ruote non convenzionali, creando una divisione, la Serial 1, dedicata alle e-bike.

La mossa in un settore sostanzialmente diverso da quello delle moto a motore convenzionale non ha destato particolare sorpresa, mentre più delicato appare dividere il marchio da una attività dalla grande crescita potenziale. L’amministratore delegato Harley-Davidson ed i suoi manager sembrano convinti dell’opportunità di separare la proposta più nuova e attuale relativa alle due ruote più sostenibili dal prodotto che si rivolge al nocciolo duro di una clientela particolarmente tradizionalista e non di rado anche ostile a quello che non brucia benzina.

Nell’automobile alcuni gruppi si stanno già misurando con la creazione di divisioni particolarmente o unicamente concentrati sul prodotto a zero emissioni locali: ad esempio Volvo Cars in collaborazione con la propria parent company Geely ha da tempo avviato le divisioni Polestar e Lynk & Co, connotandole non solo con una gamma elettrica ma in modo anticonvenzionale quanto a offerta, rete e tipo di vendite. Harley-Davidson a sua volta proverà alternative alla rete di concessionari quanto a vendite, che saranno ibride, ovvero in parte online e in parte tradizionali.

Credito foto di apertura: ufficio stampa Harley-Davidson