AUTO

Via alla nuova piattaforma «open source» BYD a 800V

Nelle giornate espositive di Shanghai la casa cinese sta proponendo un nuovo pianale al 100% dedicato alle elettriche e due concept firmati da Wolfgang Egger: EA1 ed X Dream

Al Salone Auto di Shanghai BYD ha presentato il suo pianale specifico per massimizzare l’efficienza della propria Blade Battery, il concetto di batteria privo di moduli montato a iniziare dal modello Han EV. Si chiamerà E-Platform 3.0 e la casa di Shenzhen punta a sfruttarlo per veicoli che saranno in grado di arrivare ad autonomie fino a 1.000 chilometri (con standard NEDC?), e proprio come la concorrente Geely ha deciso di offrirla anche a terzi, come una sorta di pianale open source, mossa che è senz’altro mirata ad assorbirne meglio i costi di sviluppo.

Nelle note ufficiali in effetti si preme molto sul vantaggio offerto dalla standardizzazione dei componenti da integrare, di cui potrebbero servirsi tutti i gruppi o case auto che non abbiano ancora pesantemente iniziato a investire nell’elettrificazione della propria gamma.

Inutile dire che si tratta peraltro che quello dei pianali per elettriche è nel giro di pochi mesi diventato uno spazio affollato, perché non solo case auto tradizionali occidentali come Volkswagen dividono la loro piattaforma (la MEB ha già in Ford il primo cliente), ma lo stesso puntano a fare in Cina Geely; inoltre startup come l’israeliana REE si appoggiano a colossi Tier1 della fornitura come Magna International con le stesse mire.

Con la E-Platform 3.0 BYD non dimostra timori reverenziali: afferma una efficienza particolarmente elevata del suo powertrain, in grado di migliorare i consumi del 10%. La casa cinese da qualche tempo attiva in Europa non più solo con i veicoli commerciali elettrici ma anche con auto e SUV, ha rivelato per il pianale appena presentato la disponibilità di un impianto elettrico a 800V.

Una soluzione vista inizialmente su auto elettriche sportive quali Porsche Taycan ed Audi RS E-Tron GT e più recentemente su modelli coreani realizzati sulla nuova piattaforma concorrente E-GMP. Nel caso della vettura cinese i progettisti anticipano la possibilità di ricaricare in cinque minuti energia sufficiente a percorrere 150 chilometri. L’aspetto interessante della nuova E-Platform 3.0 sembra essere che è una novità l’abbinamento di celle a base ferrosa LFP e di un sistema elettrico a 800V.

Come noto una delle qualità meno controverse della Blade Battery e delle rivali cell-to-pack basate su catodi con chimica LFP è la loro sicurezza, anche a sforzi e solleciti di impatti molto rilevanti. Le celle peraltro anche senza moduli grazia alla progettazione integrata sono state accreditate di un contributo alla rigidità strutturale del nuovo pianale, fino a due volte quella dei precedenti BYD.

La casa non ha specificato quale sarà il primo modello ad uscire basandosi su questa piattaforma, ma a Shanghai ha presentato due concept dovuti alla matita dell’ex-Audi Wolfgang Egger: la compatta EA1, e l’X Dream, un SUV premium.

Il centro stile BYD diretto dall’ex-Audi Wolfgang Egger ha portato al Salone Auto di Shanghai il concept della compatta elettrica EA1 (credito foto: Auto Shanghai 2021 via NewspressUK)
Credito foto di apertura: ufficio stampa BYD Europe