Battesimo a Shanghai per il SUV elettrico EQB
Mercedes-Benz ha fatto tutto il possibile per rendere appetibile il cugino elettrico del GLB per il primo mercato globale, a cominciare dai sette posti di serie: per l’Europa le versioni nate in Ungheria avranno anche più autonomia
È davvero un periodo ricco di presentazioni quello attuale per le elettriche della divisione Mercedes-EQ: a tre mesi dal lancio della EQA e a distanza di pochi giorni soltanto da quella dell’ammiraglia EQS, la vigilia del Salone Auto di Shanghai è lo sfondo della presentazione del SUV a sette posti EQB.
Il segmento di questo nuovo modello è affine alla GLB, così come quello della Classe S è comune alla EQS, ma nel caso del SUV che si prospetta come particolarmente adatto a puntare al mercato cinese (nel quale oggi prosperano l’all electric NIO ES8 e l’ibrido plug-in Li One), il nuovo arrivo sembra avere più in comune con la versione convenzionale GLB, con cui condivide la piattaforma modulare e il passo di 2,83 metri, mentre molta tecnologia elettrica è più familiare ha chi conosce già le caratteristiche di EQA.
In quello che potrebbe essere il Salone Auto più simile di questo 2021 alla normalità fieristica precedente alla crisi sanitaria, l’EQB si affaccia in veste 350 4Matic: il che si traduce in un SUV dual motor e quindi trazione integrale, con potenza disponibile fino a 215 kW, mentre la batteria avrà una capacità netta di 66,5 kWh. Sì, identica a quella EQA, che nel caso di questo nuovo veicolo consentirà di spingerlo fino a 419 chilometri di autonomia misurata con standard WLTP (appena sette chilometri meno del SUV compatto), per un consumo medio di 19,2 kWh/100km.
Per il mercato cinese che sarà il battistrada nel riceverlo, la prima versione disponibile sarà quella con allestimento di fascia alta AMG Line, mentre in Europa, dove arriverà entro quest’anno, secondo le attese si vedranno varie alternative di potenza e capacità, inclusa una ad autonomia particolarmente generosa che evidentemente crescerà anche in abbondanza di celle.
La ricarica a massima potenza arriverà a 100 kW a colonnine DC, il che significa poter ripristinare l’80% della capacità in mezz’ora. Se si farà affidamento sul caricatore imbarcato AC la potenza di 11 kW non viene indicata, perché legata alle caratteristiche dell’infrastruttura disponibile al momento secondo la casa.
Ma a titolo indicativo sappiamo che nel caso dell’EQA per arrivare dal 10 al 100% della capacità occorrono 5,45 ore, che oltre ad essere il caso collegandosi a un wallbox appositamente allestito sarà il caso fermandosi a una colonnina diffuse nella maggioranza delle città italiane, dove quelle HPC sono una rarità.
Il corpo carrozzeria lungo 4,68 metri è imponente e spigoloso, e malgrado tutto l’EQB ha lo stesso Cx aerodinamico di EQA (0,28) sia pure con una sezione frontale di 2,53 m2 rispetto ai 2,47 del SUV compatto. Il che si spiega essenzialmente con l’altezza: 1,667 metri, quasi 50 mm più del fratello minore prodotto a Rastatt.
EQB nascerà invece a Kecskemét, in Ungheria, mentre da Pechino dove sorge la joint venture con BAIC arriveranno le unità per il mercato asiatico, per il quale i sette posti saranno di serie invece che opzione come in Europa.