L’esordio dell’A6 E-Tron: nome familiare, ma nuovo pianale
A Shanghai Audi svela le prime immagini della grande berlina che andrà a prendere posto accanto al modello luxury convenzionale, ma per la prima volta basato sulla piattaforma PPE studiata con Porsche per le elettriche
Quanto ha quello che Audi ha appena presentato a Shanghai di un concept autentico? Di rivoluzionario non molto: quello che si vede nelle immagini del Salone Auto cinese è molto prossimo a rappresentare il modello che in un giorno non lontano apparirà nelle concessionarie dei quattro anelli.
Su strada si vedranno specchietti più utilizzabili di quelli della versione vista negli stand, sulle portiere ci aspettiamo di vedere delle maniglie, e soprattutto cerchi meno dispendiosi per l’energia elettrica della batteria di quanto non sarebbero quelli da 22″ che fanno scena e premiano l’estetica, ma affaticano troppo le celle.
Questa A6 E-Tron da 4,96 metri di lunghezza e larga 1,96 non rappresenta una novità elettrica come lo sono state E-Tron, Q4 E-Tron ed E-Tron GT: in questo caso Audi va a inserire una alternativa sostenibile in una gamma che fa già parte del suo portafoglio di modelli ed anzi rappresenta una delle principali cash machine di chi fa i bilanci di fine anno ad Ingolstadt.
Troppo rischioso pensare a una proposta solo elettrica per una clientela tradizionalista, hanno probabilmente considerato i manager tedeschi. Infatti, non a caso, per la A6 E-Tron fanno riferimento ad una evoluzione, piuttosto che a una rivoluzione.
E allora hanno deciso di non stravolgere quello che funziona, continuando ad offrire motori termici (peraltro sempre più frequentemente integrati da ibrido) ma usando un linguaggio estetico più aggiornato in questa grande berlina dalla silhouette che vira a forme da coupé.
Se il frontale era dominato finora dalla griglia single frame ora sono i lati del muso che si fanno notare, con fari affilati che evidenziano la calandra chiusa e grandi prese d’aria laterali. Un’aria che è estremamente importante per un’auto prestigiosa e lo è ancora di più quando occorre rinvigorire l’autonomia di marcia di un’elettrica.
Il Cx dell’A6 E-Tron concept dichiarato è di 0,22, molto positivo anche se non da record in questa fascia luxury, primato che appartiene all’appena presentata Mercedes EQS con 0,20. Un valore che potrebbe migliorare in altre versioni della marca dei quattro anelli: il modello presentato in Cina utilizzerà la piattaforma esclusivamente elettrica PPE, sviluppata in collaborazione con Porsche. Futuri modelli ad alte prestazioni, magari sotto le cure di Audi Sport, potrebbero fare meglio. Di certo la casa ha confermato che i primi modelli di produzione Audi basati sulla piattaforma PPE appariranno nella seconda metà del 2022.
Quanto a scheda tecnica del veicolo esposto a Shanghai, la casa non si è troppo sbilanciata in precisione, preferendo indicare valori di riferimento. Ad esempio sappiamo che la A6 E-Tron grazie a una batteria con capacità di circa 100 kWh arriverà a una autonomia misurata con standard WLTP di circa 700 chilometri, mentre potenze fino a 350 kW e coppia fino a 800 Nm consentiranno nelle versioni più sportive di accelerare da 0 a 100 km/h in meno di 4″.
Per il concept A6 E-Tron, ma soprattutto per le sue eredi che andranno in produzione, la struttura dell’impianto elettrico da 800V che abbiamo scoperto con Porsche Taycan ed Audi E-Tron GT significa che cariche ultra-veloci da 270 kW saranno possibili alle colonnine HPC, inserendo in dieci minuti l’energia che servirà alle celle per percorrere 100 chilometri.
Chissà se quando uscirà la versione stradale finalmente i progettisti avranno deciso di montare a bordo di serie anche il caricatore imbarcato da 22 kW per approvvigionarsi alle colonnine urbane AC più diffuse e pratiche per l’uso quotidiano.
Il responsabile dell’Exterior Design Philipp Römers ha indicato che nel suo settore la A6 E-Tron è al 95% delle soluzioni che saranno riportate nelle linee di montaggio (quelle in comune con FAW a Changchun, non sappiamo ancora quali per il mercato europeo e americano).
Non sono state invece ancora diffuse immagini degli interni: la cosa offrirà opportunità di ulteriori momenti di comunicazione e promozione del modello da qui al momento del lancio. Inoltre non è da trascurare il fatto che Audi e il gruppo Volkswagen in generale siano nel corso di una transizione radicale quanto a software ed interfacce. Pertanto è possibile o perfino probabile che solo quando il lavoro dello staff sarà ultimato, potremo scoprire le differenze.