Luca de Meo affida alla Spagna una ricca quota di ibrido
Le fabbriche Renault di Valladolid e Palencia saranno coinvolte a pieno titolo in cinque nuovi modelli ibridi E-Tech distribuiti tra segmenti B-SUV, C e D-SUV
In Spagna Luca de Meo questa settimana è stato insignito della Gran Croce dell’Ordine Reale di Isabella la Cattolica, che viene assegnato a personalità che favoriscono le relazioni tra la nazione iberica e il resto della comunità internazionale. Il manager italiano non ha solo ringraziato ma ha scelto la circostanza per per confermare che a iniziare dal prossimo anno Renault assemblerà cinque modelli ibridi E-Tech in Spagna.
L’assegnazione di questi modelli a siti spagnoli farà del paese uno dei poli più importanti del gruppo della losanga per quanto riguarda i segmenti elettrificati ed ibridi convenzionali. Oggi Renault produce già il crossover Captur a Valladolid e non lontano da lì a Palencia Mégane e Kadjar.
Due veicoli del segmento B-SUV a cui appartiene Captur saranno inseriti nelle linee di montaggio della fabbrica di Valladolid, che fabbricherà anche nuovi motori ibridi, mentre tre modelli rispettivamente dei segmenti C (quello a cui appartiene Mégane) e D-SUV (quello di Kadjar) entreranno nel sito di Palencia, con Siviglia impegnata con nuove trasmissioni.
L’avvio di queste nuove linee avrà luogo tra 2022 e 2024 con un contributo alla manifattura spagnola di oltre €12 miliardi di valore supplementare riversato nel PIL nazionale, a cui l’automotive compelssivamente contribuisce già per circa il 10%.
Il governo di Madrid commentando la notizia ha valutato che il piano industriale così aggiornato possa avere una ricaduta positiva sull’organico con circa un migliaio di posti stabili in più in un paese che da anni è ormai il secondo per manifattura auto alle spalle della Germania e che quindi si appresta a non soffrire ma a trarre benefici dalla svolta verso produzioni di modelli più sostenibili.
Né Renault né de Meo, impegnati in una radicale ristrutturazione del gruppo, hanno confermato per ora l’impatto sull’organico del piano per la Spagna. Forse anche per non mettere benzina sul fuoco nelle ristrutturazione in corso in Francia Renault che sta incontrando difficoltà col riassetto di siti come Caudan e Lardy.
La notizia data da de Meo segue di poche ore la conferma di Wayne Griffiths e dei manager SEAT che al sito produttivo della marca catalana a partire dal 2025 sarà affidata la realizzazione della gamma elettrica di piccole dimensioni realizzata su una variante molto compatta della piattaforma elettrica MEB. Una produzione molto ambita perché destinata a coprire le esigenze anche di altri marchi del gruppo e che a Barcellona per il 70° compleanno sono riusciti a riprendere dopo che un anno fa sembra destinata altrove.