L’alleanza dei contrari nello stile di Kia EV6
Il design del primo modello Kia basato sulla piattaforma E-GMP seguirà una strada radicalmente nuova rispetto a quello dei primi modelli elettrici puri del marchio coreano
Kia non è certo una neofita nel settore delle elettriche pure grazie alla presenza con i modelli E-Soul ed E-Niro. Ma per quei veicoli era una necessità la coabitazione progettuale e di produzione con modelli convenzionali, mentre la nuova EV6 rappresenta un nuovo capitolo dedicato ai veicoli a zero emissioni.
Pertanto non meraviglia che la casa coreana dopo aver rivelato i primi dettagli dedichi alle prime foto un accompagnamento che intende precisare la cifra di stile del nuovo arrivo. Karim Habib, il responsabile del design globale con un passato professionale in BMW, Daimler ed Infiniti, si è quindi speso per chiarire nella nota ufficiale e in video di accompagnamento la filosofia che supporta le linee di EV6: Opposites United, ovvero l’alleanza dei contrari, con ispirazione tratta dal mondo della natura e da quello dell’arte, in particolare dalla scultura.
I risultati sono confluiti nel primo modello al 100% elettrico della marca Kia ad appoggiarsi alla piattaforma E-GMP, il secondo dopo la Ioniq 5 nel gruppo coreano. Habib ha sottolineato come sia gratificante per un designer poter lavorare su un modello elettrico puro per la combinazione tipica di piattaforma piatta, passo lungo e sbalzi brevi, premesse a grande libertà nel tracciare linee.
Le scelte di stile hanno privilegiato un muso sfuggente sottolineato dalla fanaleria molto fine, col cofano che si allunga verso un parabrezza inclinato quasi come su una vettura di ambizioni sportive e che contrasta con superfici vetrate che proseguendo all’indietro si riducono ai minimi termini.
Essendosi concentrato particolarmente sullo stile, l’intervento Kia non ha rivelato particolari novità sulla scheda tecnica della EV6, che si accredita di pacchi batterie analoghi alle due opzioni della Ioniq 5: da 58 e da 72,6 kWh, in grado di sostenere un’autonomia fino a a circa 500 chilometri con ciclo WLTP.
Altrettanto significativa sarà la conferma della ricarica ultra-veloce grazie all’impianto elettrico da 800 volt che potrà quindi gratificare i clienti di soste molto brevi a colonnine HPC con potenze fino a 350 kW, finora limitati a pochi siti autostradali ma che cominciano a spuntare anche in ambito urbano.