7 giorni di business che cambiano la mobilità del futuro: 22 – 28 febbraio 2021
Il briefing della settimana: i nuovi accordi, investimenti e operazioni con protagonisti Bolloré, Enovix, Fisker, Foxconn, Joby Aviation, Lucid Motors, Navya, Next.E.GO Mobile
22 febbraio: la startup degli autobus a guida autonoma Navya e il gruppo francese Bolloré firmano un accordo di programma, per il momento non vincolante, che dovrebbe portare alla realizzazione di un nuovo autobus elettrico ed autonomo da 6 metri. La filiale del gruppo bretone Bluebus che costruisce autobus spinti da batterie con elettroliti polimerici allo stato solido, intende fra adattare all’azienda lionese impianto di frenata e di sterzata dei propri veicoli, oltre ad equipaggiarli dei necessari sensori, chip e software, per collocare sul mercato veicoli ad autonomia avanzata. Navya ha da tempo abbandonato l’idea di realizzare shuttle autonomi in proprio, preferendo cercare partenariati come quello già realizzato col gruppo globale dei trasporti Keolis.
22 febbraio: Lucid Motors conferma le sue intenzioni di entrare a Wall Street rendendo ufficiale l’accordo di fusione con la società SPAC Churchill Capital IV Corp. del finanziere Michael Klein, che valuterà la startup circa $24 miliardi, il che renderà questa la fusione inversa più ricca da quando questo meccanismo è diventato popolare. L’equity coinvolto dall’operazione è di $11,75 miliardi, $2,1 miliardi dei quali proverrà da CCIV e altri $2,5 miliardi da una collocazione privata presso investitori selezionati (PIPE) che includono tra gli altri i fondi Black Rock, Fidelity Management e Franklin Templeton. Il giorno dell’annuncio la valutazione delle due società combinate ammonta a circa $64 miliardi, ma questo totale è cambiato rapidamente: il valore delle azioni CCIV si era infatti dilatato a dismisura dopo le voci trapelate sull’operazione a gennaio, che ne avevano repentinamente alzato la domanda a carattere speculativo. Anche dopo il perfezionamento dell’operazione, quale che sia la capitalizzazione effettiva a controllare Lucid Motors sarà ancora il maggiore investitore attuale ovvero il fondo sovrano dell’Arabia Saudita, con una quota del 62%.
22 febbraio: il produttore di batterie Enovix Corp. raggiunge un accordo con la società veicolo Rodgers Silicon Valley Acquisition Corp. per una quotazione che valuta la startup $1,1 miliardi. L’entità dei fondi che andranno a finanziare Enovix viene quantificata in $405 milioni, denaro utilizzato per avviare una linea pilota a Fremont, California, dove l’azienda intende realizzare celle con anodi al silicio. La società californiana promette anche una struttura diversa rispetto alle batterie tradizionali, evitando i jelly roll nei quali la concorrenza avvolge le lamine di elettrodi e separatori per realizzare invece strati di materiale posato con processi ad alta precisione in strutture di acciaio studiate appositamente. Enovix si propone di vendere inizialmente all’elettronica di consumo per poi entrare sul mercato delle auto elettriche dal 2025 con celle prodotte in una ulteriore fabbrica.
24 febbraio: giornata campale per Fisker in borsa dopo l’annuncio di un accordo di programma per costruire sulla piattaforma Foxconn Technology Group una nuova auto elettrica in oltre 250.000 esemplari a partire da fine 2023. Per Fisker, entrata a Wall Street mediante fusione inversa nel 2020 e che conta su una capitalizzazione di $5,26 miliardi si tratterà del secondo veicolo elettrico dopo il SUV Ocean, che sarà prodotto dalla fine del prossimo anno da Magna International in Austria. Il nuovo modello invece è per ora noto come Project PEAR, che in inglese è sì pera ma sta in questo caso per Personal Electric Automotive Revolution e sarà distribuito sui mercati di Nord America, Europa, Cina ed India. Pochi giorni dopo l’annuncio, il fondatore Henrik Fisker ha precisato inoltre che le sue auto non avranno batterie con elettroliti allo stato solido, che in passato erano state un pallino dell’imprenditore danese stabilitosi in America.
24 febbraio: una delle startup più quotate nel settore della Urban Air Mobility, Joby Aviation, conferma di aver trovato un accordo con la SPAC Reinvent Technology Partners per entrare in borsa. Joby, che tra gli investitori già alle sue spalle gruppi come Toyota ed Uber, perfezionerà entro la fine del secondo trimestre una transazione che la vedrà valutata $6,6 miliardi dalla società veicolo dietro a cui c’è tra gli altri il co-fondatore di LinkedIn Reid Hoffmann. L’affare include $910 milioni di capitale fresco che andranno a sostenere i progetti di sviluppo dell’EVTOL la cui commercializzazione è prevista per il 2024, $835 milioni dei quali provengono da un Private Investment in Public Equity) sostenuta da alcuni grandi fondi e nei quali non manca anche quello di Uber. Proprio il gruppo della mobilità alla fine dello scorso anno aveva venduto a Joby la divisione Uber Elevate, specializzata nel settore degli aerotaxi elettrici.
25 febbraio: la startup tedesca (ma controllata da investitori olandesi) Next.E.GO Mobile ha concluso con successo un round di finanziamento da €30 milioni che le consentirà di avviare la produzione della propria citycar elettrica a quattro posti Life come previsto dal business plan aziendale. Tra gli investitori che hanno partecipato al round della startup fondata dal Professor Günther Schuh oltre ai fondi sempre presenti in questi casi, spiccano alcuni personaggi noti come lo spagnolo Alejandro Agag, fondatore e chairman del Campionato Mondiale FIA di Formula E e l’attore Edward Norton, che ha una predilezione per le startup della tecnologia per collocare i propri capitali. Con il supporto ora assicurato a giugno nell’impianto di Aquisgrana inizierà la produzione dei primi 1.000 modelli in edizione limitata (ma comunque a prezzo abbordabile, in Germania €22.900) e nel frattempo l’organico sarà rimesso sulle linee a tempo pieno, laddove negli ultimi mesi la maggioranza era stata collocata in orari a tempo parziale.