In Europa serve una terza fabbrica SK Innovation
Entro il 2023 equivarrà alla capacità di una Gigafactory, la produzione totale annuale di celle per auto elettriche che il gruppo della Corea del Sud costruirà in Ungheria
SK Innovation investirà 1.300 miliardi di won, circa $1,17 miliardi, per costruire la sua terza fabbrica di celle per batterie di veicoli elettrici in Europa, resasi necessaria per far fronte alla crescente domanda che proviene dalla manifattura continentale. Lo ha affermato lo stesso gruppo coreano in una comunicazione ufficiale all’autorità nazionale che supervisiona la borsa.
SK Innovation, si legge nell’informativa, ha in programma di costruire la terza fabbrica in Ungheria come le due precedenti, in questo caso non più a Komarom ma nei pressi di Ivancsa, strategicamente collocata a pochi minuti di distanza da due fabbriche di gruppi clienti: Daimler e Ford.
La divisione delle batterie del conglomerato asiatico ha indicato che la capacità di Ivancsa sarà maggiore di quella dei due precedenti siti di Komarom, rispettivamente di 7,7 e 9 GWh. Il primo è già attivo, il secondo produrrà celle dall’inizio del 2022. I 10 GWh o più di capacità aggiuntiva di Ivancsa saranno disponibili fra due anni.
L’azienda prevede secondo il proprio business plan attuale di raggiungere una capacità globale di 85 GWh entro il 2023 e di 125 GWh per il 2025, mentre per il 2021 intende arrivare a 40 GWh. Il primo dei traguardi è stato già elevato di una decina di GWh di capacità rispetto a quello previsto solo un anno fa, quando a primavera SK Innovation aveva comunicato il raddoppio della capacità prevista per il sito produttivo in costruzione nel sud degli Stati Uniti destinato ad equipaggiare con 21,5 GWh di celle i modelli elettrici dei gruppi Ford e Volkswagen.
Per le fabbriche in Georgia SK Innovation ha dovuto accantonare investimenti per due miliardi e mezzo di dollari, in una fase in cui il suo gruppo ha terminato l’anno in rosso per 2.560 miliardi di won, dovuti non tanto al settore delle batterie (cresciuto molto specie in termini di ricavi) quanto al precedente core business storico della raffinazione, in crisi nell’anno della pandemia.
Peraltro un fattore importante dell’evoluzione della crescita di SK Innovation sarà l’esito nei prossimi giorni di un episodio non legato alla manifattura ma alla disputa legale con LG Energy Solution, su asserite irregolarità nella gestione della proprietà intellettuale.
In America la International Trade Commission deciderà chi ha ragione e chi torto il prossimo 10 febbraio, in un duello legale che il primo ministro della Corea del Sud Chung Sye-kyun ha definito come un episodio che lo ha messo in imbarazzo, dopo che come i predecessori ha tentato senza successo di portare i due rivali a una composizione dello scontro.